Giornata mondiale dell’acqua. Vale anche ad Enna?

Papa Francesco: ”acqua bene di tutti che deve essere tutelata”

Come era prevedibile, conoscendo i nostri interlocutori, la fatturazione di marzo contempla ancora la voce partite pregresse – conguagli 2005/2010.
L’ATI ha sospeso, con verbale approvato giorno 14 marzo 2017, immediatamente esecutivo, quando già Acquenna aveva predisposto la fatturazione del bimestre. Tutto ciò non deve allarmare gli utenti, visto che si tratta di un fatto puramente contingente per un duplice motivo: 1° se Acquenna lo avesse fatto volutamente sarebbe da paragonare al mafioso di turno che vedendosi rifiutato il pagamento del pizzo continua ad esercitare un elemento di ritorsione, appunto, il reiterare la bollettazione delle partite pregresse; 2° il perseverare in una bollettazione illegittima ormai conclamata dalle diverse sentenze, per altro esecutive, dei Giudici di Pace e soprattutto nel disattendere una disposizione dell’ATI, organismo di controllo del suo operato, così come da statuto, porrebbe il gestore in una posizione di violazione di dispositivo dell’organo di controllo in contrapposizione degli obblighi di cui alla convenzione sottoscritta.
Pertanto, essendo un fatto puramente contingente, possiamo tranquillamente ipotizzare che per la prossima bollettazione Acquenna non inserirà le partite pregresse per i prossimi sei mesi o forse più, in attesa di accertare l’illegittimità dei pagamenti delle partite pregresse a carico dei cittadini che ricordiamo hanno stipulato con i precedenti gestori (Comuni, EAS, Consorzi) contratti di servizio a corrispettivo, vale a dire il cittadino paga una tariffa in base al consumo di acqua effettuato. Le partite pregresse non rientrano nei consumi. Detto ciò allora i cittadini tutti possono tranquillamente scorporare l’importo delle partite pregresse, attraverso la compilazione di un bollettino postale dopo aver sottratto le partite pregresse e la relativa IVA. Il gestore, rispettando gli obblighi scaturenti dalla convenzione e, soprattutto, rispettando la volontà dell’ATI e per essi dei comuni rappresentati dai sindaci, in ossequio alla volontà popolare dei 180.000 cittadini della provincia di Enna, non fattureranno più la voce partite pregresse.


Pippo Bruno, delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum