Aidone. Approvato tra le critiche dell’opposizione il piano finanziario del servizio di raccolta dei rifiuti

Aidone. Con sei voti favorevoli della maggioranza e quattro contrari (tre del gruppo di opposizione “Noi Aidone”, e un voto del gruppo “Per Aidone” del presidente del consesso Sebastiano Chiarenza, che non sostiene più la maggioranza), è stato approvato il Piano finanziario del servizio di raccolta dei rifiuti. Dettagliata la relazione del dirigente dell’Area Tributi, il rag. Filippo Minacapilli, sui costi annuali del servizio, sul recupero somme nei confronti dei soggetti sanzionati, accertati e portati al coattivo, per l’anno 2009, e con l’azione di accertamento ferma al 2010 e 2011. Il Comune dovrebbe ancora incassare circa 2 milioni di euro. Le motivazioni addotte dal gruppo Noi Aidone a non approvare il Piano finanziario vanno “dal maggiore costo rispetto al passato: da 612 mila euro (anno 2016) si passa ad un Piano di 730 mila euro (2017), cioè 120 mila euro in più a fronte di minori utenze rispetto al passato, la qual cosa graverà sulle famiglie per il 30% in più, cioè il pagamento in media della somma di 60/70 euro in più a nucleo con una persona.

Inoltre: minori o inesistenti servizi (lavaggio cassonetti e strade, differenziata al minimo)”. Per il presidente Chiarenza si tratta di “un Piano che graverà sui cittadini e per questo chi lo approva deve assumersene la responsabilità”. La maggioranza, di contro, sottolineando che “si sono fatti i salti mortali per contenere al massimo il Piano”, ha evidenziato che l’amministrazione “si è trovata a dover gestire questo delicato momento, con i tanti problemi quotidiani legati al servizio di raccolta dei rifiuti (mezzi vetusti, gasolio che manca, lavoratori sfiduciati) ed è in prima linea per poter assicurare alla cittadinanza un servizio che dovrebbe garantire l’Ato, in liquidazione. Obiettivo: quello di uscire dall’Ato”. Tra le voci che incidono maggiormente sul Piano certamente quella relativa al personale, circa 525 mila. Il dilemma è se mantenere l’organico attualmente in dotazione (10 operai a fronte dei 7 che consentirebbe la legge). Per Noi Aidone gli interventi da fare sono l’eliminazione delle consulenze esterne del comune di Aidone e azioni amministrative per aiutare le fasce più deboli. In tal senso, la maggioranza ha confermato che le fasce più deboli già vengono aiutate ad adempiere alle scadenze di pagamento con azioni come il baratto amministrativo o il servizio civico. La delicatezza del momento però è tale che se continuano le difficoltà, si sarà costretti a ritornare in consiglio per rivedere nuovamente il Piano.

Angela Rita Palermo