Alternanza Scuola – Lavoro, esperienze ed opportunità per gli allievi dell’Alberghiero di Centuripe

I percorsi di alternanza scuola-lavoro generano benefici per l’impresa, che può formare un giovane secondo le proprie esigenze; per lo studente, che acquisisce esperienza e competenze specifiche per il mercato del lavoro; per la scuola, che ottimizza l’efficienza del percorso formativo; per il sistema territoriale, cui è assicurato un ritorno in termini di professionalità diffusa. Su questi principi si basa la progettualità messa in campo dall’Istituto Alberghiero di Centuripe.
Gli allievi delle classi terze e quarte sala, cucina ed accoglienza turistica hanno continuato il percorso scolastico avviato l’anno scolastico passato, ed emerge che proprio questo tipo di formazione nei più rinomati hotel e ristoranti siciliani, frequentati da clientela internazionale, favorisce l’ingresso degli allievi nel mondo del lavoro.
Le aziende che hanno ospitato gli studenti sono: Città del mare di Terrasini (PA), Rocca dei Saraceni di Regalbuto, Daidone Bar – Pasticceria e Ristorante di Catenanuova e il Kento Park Hotel di Centuripe.

La formazione nei vari reparti dell’albergo (ricevimento, sala, bar, cucina, pasticceria), ha permesso agli studenti, seguiti dai vari capi servizio e dai docenti tutor didattici, di crescere sia dal punto di vista umano che professionale. Se è ancora presto per valutare appieno l’impatto dell’Alternanza scuola-lavoro ai fini di un più facile e veloce inserimento nel mercato occupazionale, è invece possibile verificare gli effetti, sui percorsi formativi, della più recente normativa scolastica.

Ci muoviamo a partire da una situazione che, per quanto riguarda gli Istituti Professionali, è in generale abbastanza favorevole – ha dichiarato il Preside del Fortunato Fedele Prof. Serafino Lo Cascio – secondo rilevazioni Istat 2016, nonostante la crisi, i diplomati che provengono dai percorsi più professionalizzanti hanno i tassi di attività più alti: il 90,2% per chi esce da un Istituto Professionale.

Lo stesso può dirsi per gli esiti riguardanti l’inserimento nel mercato del lavoro: i tassi di occupazione sono, infatti, i più elevati (62,6% contro una media del 43,5%) e quelli di disoccupazione i più bassi (29,9% rispetto alla media del 33,4%).

Sicuramente, una intelligente politica scolastica di integrazione fra i saperi (quelli teorici e quelli pratici) e fra i settori (quello della scuola e quello dell’impresa) non può che migliorare questo trend, confermando la validità e la spendibilità di un diploma come quello alberghiero”.