Campagna di scansioni 3d alla Villa del Casale di Piazza Armerina e al museo di Aidone

Avviato un progetto che prevede le scansioni tridimensionali e la digitalizzazione del complesso archeologico della Villa del Casale e di una selezione delle collezioni esposte presso il Museo Archeologico Regionale di Aidone.
L’iniziativa si deve al Center for Virtualization and Applied Spatial Technologies (Cvast) della Università della South Florida, diretto dal prof. Michael Decker, in collaborazione con i dipartimenti di Scienze umanistiche, di Ingegneria civile e Architettura e di Matematica e Informatica dell’Università di Catania e con il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e il Polo regionale di Enna con il suo direttore l’arch. Giovanna Susan, che hanno sposato il progetto proposto dal Cvast. I modelli 3D, realizzati al fine di contribuire alla conoscenza e disseminazione del patrimonio archeologico siciliano, una volta ultimati, saranno donati ufficialmente al Polo regionale di Enna e consultabili sulla Digital Library dell’Università della South Florida.
Venerdì scorso, circa 70 studenti dei tre dipartimenti etnei coordinati dalle docenti Mariarita Sgarlata (Disum), Cettina Santagati, Mariateresa Galizia e Graziana d’Agostino (Dicar) e Filippo Stanco (Dmi), insieme ad alcuni studenti dell’Ateneo che stanno conducendo un tirocinio internazionale presso il prestigioso centro americano, hanno preso parte a una giornata di attività didattiche sul campo. L’attività, coordinata dalla dott.ssa Elisa Bonacini, project manager del progetto e faculty affiliated al Cvast, è stata condotta in collaborazione con il prof. Davide Tanasi, Assistant Professor del Cvast, che ha accompagnato il gruppo, introducendo le tecniche di scansione e rilievo tridimensionale e le finalità del progetto. Dopo essersi alternati nella visita guidata alla Villa del Casale, il prof. Jeffrey Du Vernay e il dott. James Bart McLeod del Cvast hanno spiegato nel dettaglio le tecniche e i software di scansione ai nostri studenti, mostrando in anteprima le porzioni della Villa e dei mosaici già scansionate.
Al Museo Archeologico di Aidone, è toccato alle ricercatrici del Cvast dott. Myriam van Walsum, la dott.ssa Christina Hotalen, la dott.ssa Laura Harrison e la dott.ssa Michelle Assaad illustrare le tecniche e i software di scansione e di rilievo fotogrammetrico adottate per alcuni reperti della collezione, mostrando anche in questo caso in anteprima alcuni modelli tridimensionali in via di elaborazione. Sono state selezionate varie tipologie di oggetti provenienti dagli scavi di Morgantina, ceramiche e terrecotte figurate, ma anche antefisse architettoniche.

Quella appena realizzata è la prima di numerose altre attività che saranno condotte in collaborazione con il Cvast, nelle more della definizione di un accordo più generale fra l’Università di Catania, la University of South Florida e il Dipartimento regionale dei Beni Culturali. Nelle prossime settimane saranno presentati in via preliminare i primi risultati di questa campagna di scansione.