Aidone. Riconoscimenti per l’archeologa Serena Raffiotta per il suo contributo al recupero della Testa di Ade

Aidone. Altri due importanti riconoscimenti per Serena Raffiotta, l’archeologa che di fatto ha contribuito alla restituzione della Testa di Ade. Venerdì scorso, l’archeologa, che vive a Enna, ha ricevuto il premio ‘Eccellenza siciliana’ da parte del Lions Club Catania Etnae e domenica, 2 luglio, ad Adrano, il premio ‘Filippo Reale’ da parte del Comitato adranita per la cultura con la seguente motivazione:“Per l’impegno profuso per il ritorno della Testa di Ade a Morgantina”. Riconoscimenti che vanno ad accrescere la lunga lista di quelli già conseguiti da Raffiotta, in poco tempo, tra cui, quello del dicembre scorso, ‘Person of the Year 2016’ da parte dell’Osservatorio Internazionale Archeomafie o, nel gennaio scorso, il Premio ‘Donna dell’Anno 2016’ da parte dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interculturale della Diocesi di Piazza Armerina oppure, nel marzo scorso, l’encomio solenne da parte del sindaco di Palermo Leoluca Orlando o il Riconoscimento da parte della Corte d’Appello di Caltanissetta e della Scuola Superiore di Magistratura di Caltanissetta. Tutti a testimoniare l’importante attività della Raffiotta che, con la pubblicazione, nel 2007, di un catalogo di terrecotte figurate da Morgantina, tra cui un frammento di ricciolo blu, ha consentito l’attribuzione certa al sito archeologico e il rimpatrio in Italia della ‘testa di Ade’, appartenente a una pregevolissima statua di culto fittile di età greca ellenistica raffigurante il dio barbuto degli Inferi, trafugata alla fine degli anni Settanta da San Francesco Bisconti e acquisita nel 1985 dal Getty Museum di Malibù. L’autrice di questo studio e della pubblicazione, l’archeologa Serena Raffiotta, appunto, è diventata l’emblema di questa scoperta importante dando di fatto il via all’attività di restituzione della scultura. Di diritto, dunque, il nome della testa di Ade viene associato a quello della Raffiotta. Laureata e specializzata in archeologia classica, Raffiotta ha preso parte a campagne di scavo in Italia e all’estero, lavorando a progetti di ricerca in siti archeologici della Sicilia tra cui: Solunto, Siracusa, Centuripe, Catania, Montagna di Marzo, Vassallaggi. Particolarmente significativa la sua esperienza a Morgantina, sito a cui dedica quasi esclusivamente l’attività di ricerca, prestando più volte la propria consulenza al Museo archeologico regionale di Aidone, di recente coinvolta anche in un progetto di catalogazione dei reperti esposti.

Collabora con la Missione archeologica americana a Morgantina. Come collaboratrice di fiducia della Soprintendenza di Enna, da alcuni anni, presta la propria consulenza ad enti pubblici e a privati per attività di archeologia preventiva. Si occupa anche di didattica dell’antico, collaborando con scuole di ogni ordine e grado per progetti culturali di valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico siciliano. Di recente ha intrapreso l’attività di guida turistica, dedicandosi ad un progetto di turismo archeologico nel cuore antico della Sicilia. Sulla storia del trafugamento e recupero della ‘testa di Ade’ l’archeologa ha svolto un’incessante e dettagliata attività di informazione in occasione di numerosissimi incontri culturali e conferenze, in varie città della Sicilia e dell’Italia. Il prossimo prestigioso appuntamento, è, per settembre prossimo, a Parigi, presso la sede centrale dell’Unesco, per un intervento sulla Testa di Ade e Morgantina in occasione di un incontro dedicato al tema “I giovani e i musei” al quale il club Unesco di Enna è stato invitato a partecipare.

Angela Rita Palermo