Agira: Entroterre in Festival

Agira. A due anni dalla prima edizione ENTROTERRE in Festival torna con due imperdibili serate, il 22 e 23 Luglio.
E’ un festival culturale ispirato al territorio in cui si colloca, pura energia creativa e senso di appartenenza, dove entroterra non vuole essere solo un luogo fisico da vivere e osservare con nuovi occhi, ma anche e soprattutto un concetto, un luogo dell’anima, in cui ascoltare e raccontare la propria interiorità, il nostro essere più profondo.
Agira, con le sue chiese, le sue piazze, le sue strade di pietra sempre in salita, i suoi improvvisi scorci su panorami infiniti, la sua dolce e assolata campagna. A ospitare gli eventi e gli incontri sarà ancora Case al Borgo. Un albergo diffuso immerso nel borgo di Santa Maria nella parte alta del paese. Un luogo incantevole con un panorama unico, pervaso da un silenzio raro, un’atmosfera d’altri tempi.
Case al Borgo è un progetto di recupero e valorizzazione della borgata da tempo spopolata e in stato di semi abbandono con l’obiettivo di promuovere un’attività turistica di qualità, ispirata allo slow living.
Saranno chiamati a partecipare, incontrare e condividere, tutti coloro che riconoscono nell’entroterra una condizione favorevole al vivere lento e consapevole.
Un festival alla sua seconda edizione e quindi bisognoso di cure ed attenzioni particolari per garantirne il successo e la continuità.
Con questo spirito, il direttore artistico Filippo Mauceri, porta avanti il progetto Entroterre in Festival, aprendosi ad importanti collaborazioni. In questo solco collaborativo si innestano da quest’anno due importanti realtà culturali che insieme al direttore artistico garantiranno la qualità dei contenuti proposti, la Associazione Musicale Etnea e Mondo di Musica.
In questo contesto tra parole e immagini, musiche e silenzi, torneremo insieme ad osservare e ascoltare, per conoscere meglio il lato interno delle cose.
Questa seconda edizione di ENTROTERRE in Festival offre un programma ricco di interessanti novità e con alcune gradite conferme.
Nella serata di sabato 22 si comincia con un promettente gruppo locale i Tafalla Square, un gruppo musicale giovane ma che già ha saputo distinguersi per stile e originalità interpretativa, il modo migliore per apprezzare l’energia e la creatività del talento locale.
Uno splendido e poetico video introdurrà Giuseppe Di Bella e Enrico Coppola un duo ennese che regalerà un breve assaggio della loro interessante e originale ricerca, fare rivivere i testi della scuola poetica siciliana da cui la lingua e la letteratura italiane sono nate.
Si arriva quindi al gran finale, con il coinvolgente e appassionante Gaspare Balsamo, fra i migliori interpreti del “Cunto”, la narrazione epica, la recitazione con le voci dell’opera dei pupi. In questo caso ‘U Ciclopu, Giufà e Firrazzanu. Da non perdere.
Nella serata di domenica 23 si comincerà al tramonto gustando e apprezzando una accurata selezione di prodotti del territorio tutelati dai presidi Slow Food e cucinati da un rinomato Master Chef con l’aiuto di Angela, cuoca del Food and Beverage di Case al Borgo.
Darà il via allo spettacolo Alessandra Formica, una giovane cantautrice leonfortese che già da anni ormai vive e studia a Roma. Nel suo interessante curriculum artistico spicca la partecipazione al Festival di Sanremo 2017 con il cantante Sergio Sylvestre. La sua è una voce davvero intensa e sicura che saprà regalare grandi emozioni.
A seguire la proiezione di un piccolo grande film “L’orto degli Dei” di Giuseppe Calabrese. Girato nel territorio dell’entroterra siciliano, il film è un atto di amore e di consapevolezza che passa dall’elegia sulla vita a contatto con la Natura alle rispettose riflessioni sull’esistenza di uomini che hanno il coraggio di rifiutare la civiltà dei consumi e il business a volte spietato e insalubre di alcune grosse filiere alimentari per vivere in modo radicalmente diverso. Un chiaro riferimento anche alla filosofia di Slow Food che poco prima ha presentato i suoi presidi alimentari.
La serata prosegue con un interessantissimo artista ennese, Davide Campisi, percussionista di grande talento che con i suoi tamburi a cornice ha dato vita ad una ricerca di suoni, ritmo lingua e tradizione. Il risultato è una comunicazione musicale basata su ritmo e voce che concilia più forme espressive: da quella più ancestrale dei tamburi a cornice che accompagnano il canto, a quella più moderna della batteria, arrivando ai suoni contemporanei di chitarre e basso.
Quello di Biagio Guerrera che seguirà è un nuovo canzoniere siciliano, una raccolta di versi ma anche di canti, arrangiati insieme ad alcuni dei protagonisti della nuova scena musicale isolana .Ci proporrà un estratto del suo progetto Amàri. L’Amare è pervaso, sì, dall’Amore, ma contiene in sé anche la quotidianità, l’odore e i dolori di una vita sola e di tante. Ecco allora cos’è Amàri: poema e canto di una vita sola e di tante.
Si arriva quindi al momento clou della serata, il concerto dei LAUTARI un gruppo che da circa 30 anni si muove nel solco della tradizione popolare con un progetto in continuo rinnovamento che punta alla ricerca e alla rielaborazione di canti siciliani ma anche alla composizione di canzoni inedite nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali. Gli elementi del gruppo sono polistrumentisti e cantanti di lunga esperienza il cui approccio alla musica è essenzialmente acustico, con un’attenzione particolare per il suono degli strumenti tradizionali: mandolino, mandola, mandoloncello, chitarra classica, chitarra acustica, contrabbasso, fisarmonica, organetto, piva, flauti e percussioni.

ENTROTERRE 22-23-30 LUGLIO 2017
SABATO 22 LUGLIO AGIRA-CASE AL BORGO
Ore: 21.00
Tafalla Square “Musicaria”
Giuseppe Di Bella-Enrico Coppola “Il tempo e la voce”
Gaspare Balsamo in Cunto “ ‘U Ciclopu, Giufà e Firrazzanu”
DOMENICA 23 LUGLIO AGIRA –CASE AL BORGO
Ore: 19.30
Slow Food Enna “Tavola con Vista”
Ore: 21:00
Alessandra Formica “Canzoni”
Giuseppe Calabrese “L’orto degli Dei” (proiezione)
Davide Campisi “Badr”( Luna Piena)
Biagio Guerrera “Amàri” poesie e canti
Lautari “Picchì nuatri semu musicanti e storie ni sapemu tanti e tanti”