Enna. Iniziato il passaggio di 73 lavoratori dall’Ato Rifiuti a nuova società EcoServizi

Enna. Da alcuni giorni è iniziato il difficile ed importante passaggio dei lavoratori dall’Ato Rifiuti alla nuova società rifiuti, presieduta da Armando Glorioso, sindaco di Nissoria. Una procedura che si sta effettuando alla presenza dei rappresentanti sindacali ed il primo operaio che ha firmato questo trasferimento alla SRR è stato l’ennese Gaetano Catalano, che è stato assegnato subito alla EcoServizi, che gestirà raccolta e smaltimento dei rifiuti nel capoluogo ennese. Sono 73 gli operai che, alla presenza del sindaco Glorioso, dell’avvocato Di Mauro per l’Ato, Santo Castagna, amministratore di EcoServizi e i sindacalisti Di Vincenzo e Taranto hanno assistito a questi passaggi. Passaggi che continueranno anche nei mesi di agosto e settembre. “ Dopo sette anni dalla nascita della legge n 9 del 2010 – dichiara Armando Glorioso – inizia la sua materiale applicazione. Una legge osteggiata a causa della modifica apportata dalla legge regionale n 3 del 2013, che ne ha profondamente modificato la struttura, introducendo le Aro”. “Fortunatamente non ci sono state gravi crisi igienico-sanitarie in questi anni, in nessun comune della provincia – ha proseguito il sindaco Glorioso – Enna Euno in liquidazione, grazie anche alla responsabilità di molti suoi dirigenti, quadri e impiegati, nonché dei netturbini, ha assicurato contro ogni avversità il suo prezioso servizio”. Dal luglio del 2016 il CdA (Glorioso, Venezia e Bevilacqua) ha iniziato il materiale cambiamento. “In un anno – chiarisce Glorioso – siamo riusciti ad ottemperare a tutti gli obblighi che scaturivano dalla riforma del 2013 con l’introduzione delle Aro, ambiti di raccolta ottimale di dimensione comunale o intercomunale, obbligatorie per legge”.

“Adesso – conclude Glorioso – continueremo nel rispetto degli accordi sindacali al transito del resto dell’equipaggio per troppo tempo lasciato sul ponte mentre alcuni tra gli ufficiali della politica e dell’azienda meditavano se le scialuppe di salvataggio fossero state sufficienti o no a salvare tutti. Abbiamo corso il rischio che durante questa stupida attesa e calcolo tutti affondassimo e si continuassero a produrre ogni giorno altri debiti. Adesso entro i prossimi due mesi contiamo di traghettare tutti i 429 dipendenti nel nuovo sistema dei rifiuti che è costituito da numerose società comunali in house o in appalto, mentre una parte andrà a gestire gli impianti attraverso la partecipata società di scopo. Sono soddisfatto del risultato raggiunto dal nostra CDA, di avere ridato dignità, serenità e speranza per il futuro a questi primi 73 veri naufraghi della vecchia politica clientelare. Spero nella collaborazione dei sindacati per portare a termine l’evacuazione di tutta la nave e nell’appoggio dei colleghi sindaci che finora non è mancato”.