Recenti fatti di cronaca hanno suscitato forte sgomento nella categoria, che si è sommato allo stato di frustrazione che i segretari degli enti locali vivono da qualche anno a questa parte. Questo è quello che emerge dall’incontro avuto nella sede municipale iudicense, nei giorni scorsi, con il dott. Luigi Rocco Bronte (nella foto), segretario comunale nelle sedi di Nicolosi e Castel di Iudica, nonché componente del direttivo nazionale dell’Unadis (Unione nazionale dei dirigenti dello Stato). Il dott. Bronte ha sottolineato che l’Unadis, in una richiesta di incontro inviata al ministro dell’Interno, alla fine dello scorso mese di aprile, a firma della rappresentante nazionale dott.ssa Maria Concetta Giardina, ha fatto rilevare come “L’illusione di una legge anticorruzione che sembrava voler rafforzare il ruolo del segretario comunale si è ben presto trasformata in profonda delusione, per essere diventato capro espiatorio di ogni malaffare perpetrato nell’ente locale. In un contesto di caccia alle streghe dilagante, che coinvolge tutti gli attori del mondo della Pubblica amministrazione, che siano politici o dirigenti, veniamo additati come i primi responsabili dell’inefficacia delle misure anticorruzione, perché non avremmo sufficientemente vigilato o addirittura denunciato i casi di corruzione presenti negli enti locali. Ci risulta davvero difficile credere che un sostituto procuratore o un pubblico ministero non comprenda che un segretario comunale, nominato dal sindaco, da questo revocabile o sostituibile senza nessuna motivazione alla scadenza del mandato, non può assolutamente incidere sugli eventuali fatti corruttivi presenti nell’ente”. Ha, altresì, il dirigente sindacale, richiamando la nota inviata, evidenziato “I piani anticorruzione possono funzionare e produrre effetti solo dove non servono! Ed anche laddove i segretari, andando oltre il proprio ambito di competenza, hanno denunciato possibili casi di malaffare, sono stati ben presto isolati e allontanati dall’ente. I segretari non si sottraggono al dovere di vigilare sull’organizzazione, di adottare piani anticorruzione e di attivare i controlli interni, ma da anni ormai denunciano, a gran voce ma inascoltati, che queste misure non sono assolutamente efficaci per combattere la corruzione. I segretari non sono e non possono essere ritenuti responsabili del cattivo funzionamento di un sistema che presenta gravi ed evidenti falle”. Ha continuato il componente dell’esecutivo dell’Unadis “Ad aggravare la situazione di forte malessere infatti c’è anche il fatto che i segretari comunali, a seguito della soppressione dell’Agenzia autonoma, sono gestiti dall’Unità di missione che fa capo al ministero dell’Interno, dal cui Consiglio direttivo sono stati del tutto estromessi i rappresentanti della categoria (a differenza di altre carriere pubbliche). Questo fa sì che i segretari, privi di diretti riferimenti istituzionali, sono oggi relegati ad essere solo destinatari di provvedimenti elaborati dallʼUnità di missione nellʼambito del dipartimento per gli Affari interni. Provvedimenti che si sono caratterizzati, con sorprendente accanimento, per una marcata revisione in peius di istituti di matrice contrattuale ovvero normativa, intervenendo con circolari su materie quali lʼorganizzazione delle convenzioni e lo status economico, suscitando forti dubbi di legittimità”. Ha, inoltre, sottolineato il rappresentante sindacale “Per questo riteniamo sia urgente rivedere l’articolazione della nostra gestione, le funzioni attribuite all’Unità di missione, con particolare riferimento alla competenza ad intervenire su aspetti riservati a fonti normative o contrattuali, ai criteri (oggi indefiniti) di assegnazione degli scavalchi nelle numerose sedi vacanti, al supporto necessario che le prefetture devono dare ai segretari nell’ambito delle attività che questi svolgono per garantire la conformità alla legge dell’azione amministrativa”. Ha concluso l’esponente sindacale “Per tali ragioni esprimiamo forti preoccupazioni per il nostro futuro e per il sistema delle autonomie locali”.
ALFIO AGATI