Condannata allevatrice di Piazza Armerina, otto mesi 200 euro di multa e pagamento spese processuali

Un’allevatrice di Piazza Armerina, G.S. di 47 anni, difesa dagli avvocati Bellone e Lo Furmo è stata condannata dal giudice monocratico Giuseppe Tigano, ad otto mesi di reclusione, a 200 euro di multa ed al pagamento delle spese processuali con la concessione di attenuanti generiche in quanto ritenuta responsabile di avere indotto all’errore l’Agea sulla effettiva sussistenza di un rapporto di affitti di fondi rustici procurandosi contributi agricoli per 251 mila euro, di avere con più azioni criminose, con artifici e raggiri consistiti nel formulare false dichiarazioni indurre in errore l’Ispettorato Agrario regionale sulla effettiva sussistenza di un rapporto di affitto di fondi rustici dal 2009 al 2013, mentre di altri reati sempre relativi all’affitto di terreni è stato assolta perché il fatto non costituisce reato. La stessa allevatrice aveva attestato anche lo smarrimento di tre ovini, ma poi nel corso di un controllo da parte dei veterinari dell’Azienda sanitaria gli ovini erano stati ritrovati all’interno della stessa azienda, e la stessa aveva anche denunciato falsamente al Distaccamento Forestale lo smarrimento di un ovino, anche questo poi ritrovato. Da parte della Forestale c’è stata un’attenta indagine che ha consentito di chiarire tutta la situazione per quanto riguarda gli animali.