Elezioni regionali in Sicilia, Angelo Parisi ha scandalizzato gli indignati cronici

Alla vigilia del 5 novembre il candidato pentastellato ai rifiuti, Angelo Parisi mette in ordine il sistema e ridà credibilità a pupi e a pupari. “Incredibile” “Vergognoso” “Inaccettabile” twittano o postano gli scandalizzati della rete, che mai hanno osato dire cosa sulle sconcezze virali. Gli odiatori seriali della Boldrini hanno condiviso il post della presidente declinando persino al femminile l’articolo; i sacerdoti del pensiero unico, che non disdegnano l’offesa ad personam, si sono detti sconcertati e quelli che usano “competenza” come mantra hanno preferito ignorare gli studi e le dimostrate capacità dell’ingegnere leonfortese nel campo delle rinnovabili, in nome degli equilibri di potere che incaricheranno un portatore di voti non necessariamente esperto nel campo. Angelo Parisi ha scandalizzato gli indignati cronici, che ogni mattina riversano fiumi di odio sui social aizzando i pagatori di canone contro Fazio e i maschi oppressi dall’imperante dominio femminile contro la presidente della Camera. Il paradosso è che fra gli insospettati impresentabili, i nostalgici degli “idoli mafiosi” e gli estimatori degli indagati per mafia, il più “puzzoso” è risultato lui: l’ingegnare hater. Sereni siciliani queste elezioni porteranno all’Assemblea regionale gli amici degli amici perché questa è la real politik: coalizioni antitetiche ma necessarie allo status quo e un presidente che vanta di non essere mai stato colpito da alcun procedimento penale, cosa evidentemente non comune fra i politici locali e nazionali.
EVVIVA!

a cura di Gabriella Grasso