Assoro. Consiglio comunale: contrarietà a realizzazione ed esercizio impianto energia rinnovabile produzione biometano

Il presidente del Consiglio comunale di Assoro, Vincenzo Capizzi, in merito alla realizzazione ed esercizio di nuovo impianto di energia rinnovabile in contrada Piana Comune – Agro di Assoro, ha trasmesso agli organi di stampa l’ O.D.G. approvato all’unanimità dal consesso civico, la contrarietà per la realizzazione dell’opera in progetto.

Si riporta integralmente la copia dell’ordine del giorno:

Visto il progetto per la realizzazione e l’esercizio di un impianto ad energia rinnovabile per la produzione integrata di biometano in c.da Piano di Comune – Fg 54 part.lle 55 e 147 presentato dalla ditta AGATOS ETNEA srl, così come illustrato dal Sig. Responsabile Settore III – Gestione del Territorio;
Considerato che il biometano, l’energia elettrica e termica prodotte scaturiscono dalla digestione anaerobica di rifiuti e che nel sito in questione, annualmente, saranno utilizzati fino a 500.000 T di rifiuti provenienti da tutta la Sicilia;
Considerato altresì che:
• per la realizzazione dell’opera in progetto, in zona agricola, risulta necessario sottrarre superfici alla produzione vegetale agraria di qualità ed eccellenza nonché realizzare opere di urbanizzazione e strutture che non potranno essere dismesse al momento dell’esaurimento dell’attività produttiva, senza lasciare danni ed alterazioni permanenti al territorio; risulta pertanto palese che dette infrastrutture non possono avere carattere temporaneo, poiché la lunga durata dell’impianto (30 anni) comprometterà in maniera irrimediabile e irreversibile l’economia del territorio, per cui si ritiene in essere una vera e propria variante al P.R.G. di cui questo C.C. rivendica la competenza.
Evidenziato che:
• la produzione di energia alternativa non è l’unica finalità dell’opera in progetto in quanto si prevede la produzione di materiale recuperati dai rifiuti, forse prevalente rispetto alla prima;
• trattasi di impianto, per i volumi di rifiuto trattati, riveste valenza regionale e non locale;
• la rete viaria di accesso al sito risulta inadeguata in considerazione dell’enorme traffico veicolare pesante (circa 400 mezzi in entrata/uscita);
• la proposta progettuale presentata risulta fortemente impattante per l’intero territorio che si caratterizza per:
• agricoltura tipica del territorio con coltivazione di prodotti di pregio: cereali, olivi, agrumi, foraggere, pesca di Leonforte IGP, fava larga di Leonforte (coltura tradizionale riconosciuta dal MIPAF);
• insistono attività quali agriturismi, allevamenti e stabilimenti per la produzione e la lavorazione di carni e prodotti caseari;
• la presenza nell’area di impianto di fabbricati denominati: Masseria Buonasera e Masseria Piana di Comune già individuati come beni di pregio storico ambientale così come successivamente riconosciuti dal D.A. 139/’98, stante le peculiari caratteristiche di pregio storico degli stessi ed ambientale dell’area circostante;
• la presenza a circa 150 m dal perimetro dell’impianto del fiume Dittaino;
• orografia del bacino a monte capace, in caso di eventi meteorici eccezionali di convogliare enormi masse d’acqua con fenomeni inondativi che nel recente passato hanno causato ingenti danni a cose e strutture nonché perdita di vite umane;
• la vulnerabilità dal punto di vista sismico;
Visto il D.M. 10.09.2010 che prevede delle limitazioni alle autorizzazioni di impianti alimentati da fonti rinnovabili in presenza di colture agroalimentari di qualità e di particolare pregio paesaggistico-culturale;
Considerato che la realizzazione e l’esercizio dell’impianto in questione possa interferire e compromettere negativamente le finalità produttive, ambientali e di elevato pregia agroalimentare dell’intero territorio circostante;
Evidenziato altresì il mancato coinvolgimento del consesso civico, quale organo di indirizzo e governo del territorio, da parte del soggetto promotore dell’iniziativa progettuale onde comunemente individuare, assieme a professionalità locali e parti sociali, eventuali siti ritenuti più idonei per la realizzazione di opera similare di dimensioni ridotte tali da favorire l’autoconsumo o comunque l’utilizzo di materie prime del territorio;
Sentite le preoccupazioni di numerosi operatori economici che operano nel territorio, le organizzazioni di categoria circa i potenziali danni materiali ai prodotti agroalimentari ed all’esercizio delle loro attività imprenditoriali e l’eventuale danno di immagine verso produzioni agricole di qualità riconosciute dal Ministero delle Politiche agricole.
Esprime formale contrarietà circa la realizzazione dell’opera in progetto nel sito individuato per le motivazioni già espresse ed in assenza di una variante al PRG deliberata in sede di C.C.
Decide di coinvolgere i C.C. dei Comuni vicini in modo da condividere il contenuto del presente o.d.g. e da mandato all’A.C. di:
1) coinvolgere le A.C. di Leonforte, Valguarnera, Enna, Nissoria ed Agira (comuni vicini al sito d’impianto) nonché quelle dei Comuni vicini all’alveo del fiume Dittaino, sensibilizzandole circa le problematiche di natura ambientale ed igienico-sanitarie scaturenti dall’esercizio di detto impianto o nel caso di malfunzionamenti, guasti o sversamenti accidentali o a seguito di eventi eccezionali;
2) Si invita il Sindaco a creare un gruppo di coordinamento con i Sindaci dei Comuni sopracitati e informare S.E. il Sig. Prefetto di Enna per manifestare lo stato di preoccupazione della popolazione e assumere tutte le iniziative necessarie per contrastare l’iniziativa del suddetto impianto;
3) informare l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità (Servizio III) nonché tutti gli Enti coinvolti nella conferenza dei servizi decisoria indetta;
4) Si invitano le forze politiche ad intervenire presso le Autorità competenti: Presidente Regione, Ministro Agricoltura, Ministro Ambiente, Commissione Ambiente Camera Deputati