Valguarnera. Il ritorno di fiamma del sindaco Draià su dismissione portafoglio comunale dell’Ente Parco Floristella – Grottacalda, ha riacceso le polemiche e i riflettori

Il ritorno di fiamma del sindaco Draià e della sua Giunta sulla ventilata dismissione dal portafoglio comunale della partecipata “Ente Parco Floristella- Grottacalda”, ha riacceso le polemiche e i riflettori, facendo intervenire uno dei protagonisti della battaglia dell’anno scorso, Angelo Bruno che invia una lettera aperta alla nostra redazione:  

Angelo Bruno

“Il mio impegno politico e sociale è stato sempre caratterizzato dalla sensibilità verso il mondo della cultura e dell’arte, proprio per questo un anno fa decisi di scendere in campo per la tutela dell’ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda. Un anno fa la nostra città ha difeso con le unghie e con i denti la propria storia contro la decisione scellerata di fuoriuscita dall’ente parco decisa dalla Giunta Draia. Battaglia, che con buona pace del Sindaco, la comunità ha vinto a testa alta. La delicata questione sembrava essere stata largamente chiarita ma oggi con la delibera n. 125 del 17 novembre scorso, creata dalla stessa Giunta, si ritorna in una situazione imbarazzante e senza alcun precedente. Questi amministratori forse continuano a chiamarlo “consorzio” ma l’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda è un ente di diritto pubblico della regione siciliana e come tale non può essere ricompreso tra le società partecipate da alienare. Oggi, proprio come un anno fa, resto in campo perché inevitabilmente le preoccupazioni, che mi hanno sempre accompagnano, sono state ancora una volta avvalorate da una gestione della cosa pubblica non solo miope ma anche presuntuosa, mostrando nelle decisioni in ambito culturale, poca competenza e preparazione insufficiente. La nuova delibera che interessa l’Ente Parco Floristella, è una scelta che offende non solo la cultura del nostro paese ma soprattutto la storia di molti uomini, che hanno perso la vita o la salute in quelle miniere che rappresentano inevitabilmente la storia più tragica ma allo stesso tempo più significativa della nostra comunità. Mi sento offeso nel dovere leggere, dietro ogni decisione che limita la cultura in questo paese, una motivazione economica o legata a interessi politici che si prospettano all’orizzonte, ancora una volta dopo un anno la giunta comunale si dimostra lontana dalla città che amministra. Non bastano più i gesti simbolici caro Sindaco, non è più sufficiente camminare a piedi scalzi e a mani nude. Serve coraggio, concretezza e un’ampia visione amministrativa, soprattutto in campo culturale. Il consenso, a volte, dura quanto una notte d’estate: al mattino non resta che il ricordo dell’ennesima occasione perduta e su Floristella lei ha già perso un anno fa. Quindi cambi rotta, oppure dimostri che l’alto valore della moralità che supera di gran lunga ogni ruolo istituzionale. Manterremo i riflettori accessi sull’Ente Parco e dimostreremo ancora una volta, al sindaco e alla sua compagine politica, che non abbiamo nessuno intenzione di fare cancellare la nostra storia con un colpo di spugna. Siamo ancora qui per difendere l’ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda e per difendere la nostra città. Le battaglie sociali e culturali si vincono insieme, per questo chiedo ancora una volta alla mia Città di unirsi come ha fatto un anno fa”.

Angelo Bruno