Convalidato l’arresto dei tre rumeni autori di numerosi furti a Piazza Armerina

Nicu Teodor Natanael

Ghidu Vasile

Lazslo Miklos

Il Gip presso il tribunale di Enna ha convalidato l’arresto e la detenzione in carcere dei tre rumeni Miklos Laszlo di 38 anni, Vasile Ghidu di 28 anni e Teodor Natanel Nica di 26 anni. I tre rumeni vengono ritenuti, sulla base di indagini svolte da parte degli agenti della squadra Mobile, diretta dal vice questore, Gabriele Presti, e degli agenti del commissariato di Piazza Armerina, diretti dal dottor Carrubba, coordinati dal Sostituto Procuratore dottor Domenico Cattano, bloccandoli mentre si stavano preparando per l’ennesima rapina ai danni dei coniugi armerini Concetto Falciglia e Concetta Buzzone, titolari di un negozio di frutta e verdura in via Mazzini, che erano stati già rapinati il 30 novembre. I tre rumeni sono stati autori di tanti furti e rapine, rubavano di tutto dai quadri, ai gioielli, da indumenti intimi per bambini e ragazzine, alle grondaie in rame delle case di campagna. Nelle loro abitazione è stato trovato di tutto, erano il terrore delle zone periferiche di Piazza Armerina. Nel corso della conferenza stampa il Procuratore Palmeri, il questore Romeo, il sostituto Cattano, il vice questore Presti e il commissario Carrubba hanno significato come i tre facevano razzie ovunque e comunque pur di avere prodotti da smerciare ma preferivano le rapine ai negozianti in quanto trovano di avere subito del denaro liquido; avevano anche dei collegamenti con chi era disposto ad acquistare quello che avevano rubato. Il coordinatore del gruppo era Miklos Laszlo, che conosceva bene il territorio dove operare, mentre il più pericoloso dei tre era Vasile Ghidu, “l’uomo dagli occhi di ghiaccio” definito dagli agenti, e le loro vittime preferite erano commercianti ed agricoltori anziani che non avevano la forza di potersi ribellare alle loro violenze. Gli investigatori hanno escluso che i tre rumeni abbiano potuto partecipare alla rapina della farmacia di Catenanuova, il loro campo d’azione era esclusivamente la periferia di Piazza Armerina che conoscevano molto bene.