Valguarnera: Sp4 una lunga storia infinita. Undici anni di calvario non sono bastati


Valguarnera. Adesso è ufficiale. Ieri mattina (martedì) il commissario del Libero Consorzio di Enna Margherita Rizza ha firmato l’ordinanza n. 1 con la quale ordina la chiusura del tratto della Sp4 dal Km. 12+115 al Km. 12+300, considerate le crepe e gli avallamenti formatisi in un tratto vicino la galleria Grottacalda. Non solo quindi un cartellone indicante il divieto di transito, ma adesso la situazione assume i caratteri dell’ufficialità. Il commissario però, declina ogni responsabilità civile e penale per eventuali danni a persone, animali e cose derivanti dalla mancata osservanza della presente ordinanza. Ed intanto già da stamane i 400 studenti pendolari di Valguarnera gireranno da Enna, sobbarcandosi quasi un’ora di viaggio contro il quarto d’ora attuale. Sulla chiusura disposta dal commissario del Libero consorzio fioccano pure le interrogazioni all’Ars. Il Movimento 5 Stelle, prima firmataria Elena Pagana, chiede al Presidente Musumeci e all’Assessore per le infrastrutture Falcone un intervento strutturale immediato e non interventi tampone per l’intera Sp4. La deputata PD Luisa Lantieri ha allertato lo stesso Musumeci e l’assessore Armao. Della situazione disastrosa in cui versa l’intera Sp4, una ventina di km. in tutto, ne avevamo parlato lo scorso 4 dicembre. Undici anni di calvario per un tratto di poche centinaia di metri, sempre nei pressi della galleria, non sono purtroppo bastati ed ecco che si apre un altro capitolo e chissà quanto si chiuderà. Essa, lungo tutto il percorso versa in condizioni veramente pietose: è piena di frane, buche, smottamenti, avallamenti, deformità e mancante di segnaletica orizzontale. Ricordiamo che si sta parlando di una delle arterie più importanti non solo della Provincia ma dell’intera Isola, in quanto collega l’autostrada CT- PA uscita Dittaino, con l’entroterra siciliano e la provincia di Ragusa oltre a condurre nelle zone turistiche di Villa del Casale e Morgantina. Lungo la Sp4 inoltre vi sono collocate aziende agricole e insediamenti abitativi. Una strada quindi particolarmente transitata da mezzi pesanti, pullman di turisti provenienti da altre città e di studenti provenienti da Valguarnera, Leonforte, Assoro che frequentano le scuole superiori di Piazza Armerina nonché da centinaia di ragazze che lavorano all’Outlet. Chiuderla così dall’oggi al domani senza colpo ferire, costituisce un danno enorme alla collettività e all’economia in generale, considerato che quelle crepe presenti sul manto stradale all’uscita della galleria che ne hanno determinato la chiusura, perdurano da quasi un anno e non dai ieri. Che cosa si aspettava ad intervenire prima? Si chiedono in tanti. Era logico aspettarsi che con la stagione invernale e le piogge, le condizioni del manto stradale peggiorassero. Ieri l’ingegnere Gaetano Alvano del Libero Consorzio di Enna ci diceva che non era stato possibile intervenire perché mancavano i fondi.

E’ pertinente chiedersi a questo punto cosa ci stiano a fare ancora le province, considerando che le strade di pertinenza sono tutte un colabrodo. Per non parlare poi della politica e della distruzione nel tempo di un intero territorio. Tornando sull’argomento visto che le cose sono tremendamente serie ci si chiede se non sarebbe opportuno che i sindaci di Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone, che sono i Comuni maggiormente interessati, convocassero i consigli comunali per una seduta congiunta al fine di concordare una forte mobilitazione. Si ricorda solo che da Valguarnera, la Sp4 rimane l’unica strada che in tempi accettabili, un quarto d’ora circa, conduce negli ospedali di Enna e Piazza e che permette a studenti, al personale scolastico, ospedaliero e di altri enti, raggiungere le sedi in tempi rapidi. E in ultimo, se non sarebbe più logico invece di chiudere la strada, distribuire il traffico su una sola carreggiata regolata da semafori, sempre che l’altra sia pienamente efficiente e percorribile. Potrebbe essere la soluzione più logica, in attesa che quel tratto venga completamente ristrutturato.

Rino Caltagirone