Aidone, evento su “La Dea di Morgantina: il ruolo del giornalista a tutela della territorialità”

Sgarbi: La Dea di Morgantina “isolata” ad Aidone

Aidone. Secondo la Bibbia (esclusi i Vangeli) “Tutto quello che viene dalla terra, tornerà nella terra”.
I fiumi più profondi, disse Quinto Curzio, sono quelli che scorrono con minor rumore, ossia chi più fa, meno parla. Ex abrupto, il prof. Vittoro Sgarbi, cicero pro domo sua, sostiene che la Dea di Morgantina ad Aidone è isolata. “Roma locuta, causa finita”.
Bisogna nascere o re o pazzo (per poter fare ciò che si vuole), dice un proverbio antico. Sgarbi impazzito, delirium tremens, semina il panico per le vie di Aidone. Poi, pur di non imboccare la SS. 288 (la strada statale Madonna della Noce – Bivio Iannarello), si è fatto “ammazzare”.
Lasciamo gli scherzi e veniamo al serio; in Italia ci sono troppi assessori, ecco perché mancano turisti.
A questo punto le cose, il Circolo democratico “Cordova Scovazzo” ha deciso di organizzare sui propri locali un evento su “La Dea di Morgantina: il ruolo del giornalista a tutela della territorialità”.
Tale manifestazione viene organizzata con l’intendimento di favorire la conoscenza dei luoghi che uniscono alle bellezze naturali un immenso patrimonio artistico, alla cui valorizzazione è interessata oltre la città di Aidone, con il suo patrimonio storico-artistico-culturale, la Città dei Mosaici con tutto il circondario, e, soprattutto, di sensibilizzare le sorde Autorità competenti sulle problematiche di Morgantina, ignorata dalle carte geografiche e appena sfiorata dalle guide turistiche.
Comunque, secondo Orazio “Tutto ciò che è sotto terra, tornerà alla luce col tempo”.

Nino Costanzo