Stavolta ha ragione! Sgarbi su incassi musei 2017: “dato di Aidone (43 mila euro) rivela che c’è un problema di conoscenza”

Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali in Sicilia, commenta i dati del 2017 relativi agli incassi in musei e parchi archeologici dell’Isola; i visitatori sono risultati 5 milioni e gli incassi 3 milioni di euro, entrambi in crescita rispetto al 2016. Tranne che per Aidone (incassi annuali passati dai 50 mila del 2016 ai 43 mila del 2017) nel cui museo archeologico è custodita la celebre «Dea di Morgantina» restituita alla Sicilia, dopo un lungo contenzioso, dal «Paul Getty Museum» di Malibù.

“Il dato negativo di Aidone – spiega Vittorio Sgarbi – rivela come infondate siano, oltre che pretestuose, le reazioni campanilistiche della comunità locale all’idea di trasferire, prima a Palermo e poi a Roma, la Dea di Morgantina, e peraltro in un lasso di tempo, tra ottobre 2018 e febbraio 2019, in cui, praticamente, non vi sono visitatori. Concordo sulla necessita di migliorare la viabilità che collega Aidone e Morgantina, ma spero che sia ormai chiaro che su Aidone vi è innanzitutto un problema di conoscenza. L’ipotizzato trasferimento a Roma, al Quirinale, della Dea, come fu a suo tempo per i Bronzi di Riace, significherebbe mostrare all’attenzione del mondo la Dea e dunque a richiamare ad Aidone migliaia di visitatori. Una semplice operazione di comunicazione, non uno scippo”

Ricordiamo che prima di Sgarbi – nel lontano 2012 – anche un giornalista di prestigiose testate nazionali, frequentatore di salotti televisivi, Gian Antonio Stella, quando venne invitato a parlare di Beni Culturali e della loro fruizione, citò Aidone e la Dea di Morgantina per esemplificare una situazione di cattiva fruizione del patrimonio culturale.
Quanto sopra premesso, finalmente, si accorge solo ora l’Assessore regionale Vittorio Sgarbi che c’è un problema di conoscenza su Aidone. Fiumi e fiumi di parole questa testata giornalistica ha speso negli anni, inascoltati (ma, è anche logico!) siamo stati dagli addetti ai lavori. Noi, poveri giornalisti di provincia, abituati solamente a fare confusione tra questo e quello, ci siamo fiondati a leggere, a studiare, a ripassare le norme, gli appalti gestiti per dare visibilità alla Dea di Morgantina (che fine ha fatto la bella cifra di 732.000 euro, i quattro progetti presentati dal Distretto turistico Dea di Morgantina alla Regione, nell’ambito dei fondi europei POR FERS 2007/2013. Questi finanziamenti avrebbero dovuto finalmente far uscire dall’anonimato il Distretto, che alla sua nascita nel 2011, aveva suscitato grandi speranze ed era stato visto veramente come il collante per creare sinergia tra tutti i centri interessati – ricchi di storia, di beni culturali e ambientali, tradizioni culturali e folkloristiche – e per promuovere un’offerta turistica di alto livello).
Ci piace ricordare tra le tante news pubblicate le seguenti:
(Distretto) Morgantina. Turismo a perdere! Foto presentazione a Londra e Mosca (per la serie: “I Controllori in viaggio con i Controllati” così dicono le malelingue)
CACCIA AL TESORO: Valle di Morgantina (Distretto. C’è veramente la valle …. di lacrime!)
L’ignoto distretto turistico “Dea di Morgantina”. Un disastro! Attività estate 2016: ZERO?
E’ sempre mancato quel salto di qualità che noi giornalisti, accigliati ed ulcerosi, non siamo riusciti a vedere. Si sperava che il tempo ci avesse smentito. Invece la realtà è sotto gli occhi di tutti. Ricordiamo che il giornale on-line ViviEnna è socio del Distretto della Venere di Morgantina (comunicazione di essere stati cacciati non ne abbiamo ancora ricevuta), una volta ci siamo permessi (apriti cielo!) chiedere di visionare i bilanci ed essere invitati a qualche assemblea! Chiediamo scusa –ripetiamo – se ci siamo permessi! Sul piano professionale addirittura ignorati dalle varie comunicazioni ufficiali inviate solo a quella stampa che sa fare bene il copia incolla.