idone. La Dea di Morgantina prende “anima e voce” con le parole degli studenti del Cordova

Aidone. “Non portatemi di nuovo via da qui! Proprio ora che finalmente, dopo tanto viaggiare, sono di nuovo nella mia terra!” La Dea di Morgantina prende “anima” e voce attraverso le parole e la sensibilità degli alunni dell’istituto comprensivo “F. Cordova”, diretto da Lidia Di Gangi. L’idea paventata dall’assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi su una tournée siciliana e nazionale della Statua non piace neanche a loro. “La presenza della Dea al museo di Aidone costituisce motivo di vanto e orgoglio per tutti” – affermano gli alunni della classe V A della scuola Primaria coordinati dall’insegnate Rosalba Atturio. “Quando è arrivata al museo di Aidone tutti sono stati concordi nel pensare che la Statua della Dea “doveva” essere esposta nel luogo d’origine, come del resto ci sembra corretto per qualunque capolavoro”. Lo scalpore della “trovata” di Sgarbi ha destato l’attenzione degli studenti di Aidone che hanno voluto esternare le loro preoccupazioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al governatore della Sicilia Nello Musumeci. “Vi chiediamo di aiutarci affinchè questo progetto senza senso non abbia seguito – scrivono-. Da quando la Statua è qui ad Aidone è diventata per noi un elemento “inseparabile” della nostra identità e portarla via significherebbe svuotare il nostro bellissimo museo del suo reperto più significativo, mettere in pericolo un reperto fragilissimo, ma anche strappare un pezzo della nostra storia, della nostra terra e del nostro futuro”. Per gli alunni, la Dea rappresenta il loro passato, ma anche la speranza su cui costruire il” futuro” nella loro terra e ai massimi organi chiedono interventi sulle infrastrutture per poter potenziare il numero di visitatori ad Aidone. Alle loro voci, si aggiungono quelle dei loro compagni della scuola media, che, coordinati dal prof. Leonardo Zagardo, evidenziano ai due esponenti istituzionali come “il rientro della Dea era stato motivo di grandi speranze per gli Aidonesi ed anche se queste sono state in parte deluse, si continua a sperare che la sua presenza, insieme a tutti gli altri importantissimi reperti, possa contribuire a far rivivere e ripopolare il loro bellissimo paese”. La proposta di Sgarbi di un possibile trasferimento del reperto viene ritenuta impensabile perché la statua è realizzata con un materiale abbastanza tenero e soggetto a danneggiarsi visto anche il peso e le dimensioni considerevoli. “Insomma- concludono gli studenti della scuola media- noi crediamo che questa proposta, oltre a comportare dei rischi per il preziosissimo reperto, sia un ulteriore colpo, forse definitivo, all’economia di Aidone che, non riuscendo più a vivere di agricoltura, può trovare la soluzione solo nello sviluppo del turismo. Ciò potrà avvenire con alcuni sforzi lavorando sulla viabilità e sulla pubblicità trasformando questo luogo meraviglioso in un posto di richiamo per tutti i turisti che avranno il piacere di venire a visitare la Dea, gli altri reperti ma non solo”.

Angela Rita Palermo