Dea Morgantina: paura ad Aidone che il progetto di Sgarbi possa proseguire anche senza di lui

Aidone. C’era molta attesa per l’incontro informativo organizzato dall’amministrazione comunale con la cittadinanza, dopo la missione a Palermo del sindaco, che ha incontrato i dirigenti della Regione in merito allo spostamento della Dea. In realtà, i funzionari, confermando la volontà dell’assessore Sgarbi ed in attesa delle valutazioni della Commissione scientifica, hanno spostato l’attenzione sugli interventi da realizzare in Aidone. Nella relazione introduttiva del vicesindaco Zagara Palermo, sono stati elencati gli interventi che la Regione ha in vista per Aidone. Oltre all’ingresso diretto all’agorà di Morgantina, già anticipato da Sgarbi nella sua improvvisata visita ad Aidone lo scorso 6 gennaio, il biglietto unico Aidone-Morgantina-Villa Romana del Casale-Piazza Armerina, le cui somme spettanti sono da vincolare alla manutenzione ordinaria del sito; la ristrutturazione dell’ex chiesa di san Domenico, che il comune ha avuto in comodato d’uso, dal Fec per 19 anni, e che nei piani dell’amministrazione dovrebbe diventare un prestigioso auditorium; l’ampliamento dell’ex plesso scolastico Torres Trupia che il comune ha ceduto all’Assessorato regionale – museo di Aidone- per la realizzazione di sale museali. Infine, il rifacimento dell’importante strada statale 288. “Abbiamo ascoltato le proposte dei dirigenti regionali – ha dichiarato Zagara Palermo – confermando come l’amministrazione non ha cambiato di un punto la sua posizione (di contrarietà ndc) sullo spostamento della Dea, ribadendo che Aidone pretende queste misure”. Interventi che, in questo intenso dibattito sulla vicenda, alla platea, sono sembrati sospetti, una sorta di “do ut des” da parte della Regione. Dettagliato l’intervento della prof. Concetta Oliveri, consulente culturale del Sindaco, per la quale “ci sarebbe una regìa occulta, un capriccio di Palermo dietro il progetto di Sgarbi di voler spostare la Dea di Morgantina al Salinas e poi al Quirinale. Sgarbi sarebbe l’uomo giusto al momento giusto per riproporre l’idea di quella tappa che la Dea di Morgantina, nel viaggio di ritorno dal Getty, doveva effettuare, ma che poi fu accantonata per paura dei rischi di depauperamento in cui poteva incorrere il prestigioso reperto”. “Allora Palermo l’occasione la persa – ha ribadito inoltre Oliveri – ed ora si vuol rendere effettivo quel programma. La verità potrebbe essere che, nell’anno in cui Palermo è stata eletta Capitale della cultura, bisogna dare visibilità ad un museo come il Salinas, che, con un reperto così rilevante, farebbe il botto degli incassi”. Il convincimento è che il progetto di Sgarbi possa proseguire anche senza di lui ed è per questo che le ragioni del no dell’intera comunità di Aidone, sullo spostamento della statua, vale per Sgarbi e per chi ci sarà dopo di lui. Fondamentale sarà il parere della Commissione scientifica nominata dal Ministero ai Beni culturali che dovrebbe garantire una valutazione super partes. Dall’assemblea, diverse le proposte per evitare questo scippo e dare risposte, prima del 4 marzo, all’idea, non ancora abbandonata dalla Regione, del trasferimento della Dea: una class action, un processo di danno temuto, ma anche di danno reale d’immagine, “che arriva anche da certi mezzi di informazione”- ha sottolineato la prof. Oliveri – di un museo che invece viene apprezzato dai visitatori che ogni anno non sono pochi”. C’è anche la petizione on line che ha raggiunto 11 mila firmatari evidenziando come la questione non sia sentita solo a livello locale. Sicuramente, la speranza di quei commercianti che auspicavano un grande sviluppo economico con l’arrivo della Dea e degli tesori, è sempre più vanificata. Lo ha anche specificato il primo cittadino nell’intervento conclusivo, dicendo: ”Noi abbiamo un compito preciso ed è quello di far sì che questa grande speranza di sviluppo economico arrivato con la Dea venga portata avanti, lavorando per migliorare le infrastrutture, la ricettività, e guardando a tutto quello che di buono può arrivare ad Aidone con le leggi regionali, i fondi strutturali, ecc.”. Sulla questione della Dea, il sindaco ha affermato: ”Rutelli diceva che se si dovesse dare un valore economico alla Dea è di 32 milioni di euro. Per noi la statua ha un valore superiore. Pensare al suo spostamento non mi piace. L’idea vera la esprimerà Musumeci. In questo momento ho interlocuzioni a 360 gradi con varie forze ed esponenti politici tra cui Cuffaro e Burtone che so essere vicini a Musumeci. La mia funzione è di proteggere la mia comunità muovendomi nel rispetto delle altre istituzioni. Ho contattato il presidente della Repubblica che ha detto di non essere interessato allo spostamento della Dea. Ricordiamo che il proprietario legale della Dea è la Regione Sicilia-Assessorato ai Beni culturali – ma noi ne siamo i proprietari morali, storici. Un diritto reale di proprietà comunque non si può esercitare in termini capricciosi ma di iniziative di sviluppo, di promozione, ed io farò di tutto affinchè il governo regionale – quella che era una grade speranza – ci aiuti a concretizzarla e che Aidone abbia uno sviluppo turistico importante”.

Angela Rita Palermo