Valguarnera: opposizioni chiedono convocazione Consiglio per drastica riduzione delle imposte comunali

Valguarnera. I gruppi consiliari “l’Altra Voce per Valguarnera” e “Forza Italia” lanciano un appello a tutte le forze politiche presenti in Consiglio e alle istituzioni locali, per una riduzione delle imposte comunali. A tale riguardo hanno richiesto una convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale, presentando due mozioni e formulando delle proposte che dovranno essere deliberate entro il 30 marzo, termine entro il quale dovrà essere predisposto il documento di programmazione finanziaria per l’anno in corso. La prima prevede una riduzione progressiva dell’IRPEF che garantisce un risparmio alle fasce più deboli della popolazione con una soglia di esenzione totale dell’imposta per i redditi fino a 6mila euro ed una riduzione del 40% per i redditi fino a 20mila euro. Per le due forze di opposizione, la progressione dell’aliquota garantirà una riduzione della tassazione per tutte le fasce di reddito. “La sostenibilità della proposta- scrivono in una nota- è garantita dal pensionamento di diversi dipendenti che ha permesso, nel corso delle annualità 2015 e 2016, una riduzione della spesa corrente dell’Ente pari a circa 200mila euro.” La seconda mozione presentata prevede una riduzione della Tari (Tassa sui Rifiuti) per le utenze non domestiche per l’anno 2018. “La proposta –sostengono- parte dalla considerazione che la crisi sta mettendo a dura prova il tessuto economico produttivo locale e l’elevata pressione tributaria non consente di provvedere al sostentamento quotidiano degli operatori economici. Per tali motivazioni riteniamo di fondamentale importanza che l’Amministrazione Comunale s’impegni a prevedere, in sede di approvazione di bilancio, un sistema di agevolazioni tributarie finalizzate a sostenere i commercianti, gli artigiani e gli operatori economici presenti sul territorio valguarnerese.” Nel dettaglio le agevolazioni proposte prevedono una riduzione percentuale della tassa sui rifiuti per varie utenze non domestiche; nello specifico è prevista una riduzione del 25% per gli “studi professionali”, del 20% per “ristoranti, pizzerie, pub, parrucchieri, barbieri, bar”, del 40% per “negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolibrerie, carrozzerie, autofficine, elettrauti, panifici, macellerie, pizzerie da asporto”, del 50% per “attività artigianali tipo botteghe e falegnamerie. La proposta di agevolazione- secondo i calcoli effettuati dai due gruppi- sarebbe finanziata interamente dalla fiscalità generale dell’ente e non comporterebbe nessun aumento della Tari per le utenze domestiche. “Siamo fortemente convinti- concludono- che gli operatori economici e i cittadini devono essere supportati con azioni concrete come la riduzione dell’imposizione fiscale. Continuare ad impegnare ingenti somme di denaro per finanziare le feste ed elargire consulenze esterne tramite affidamenti diretti non contribuisce ad incrementare lo sviluppo del territorio e indebolisce la sostenibilità delle casse comunali. Ricordiamo inoltre che tali proposte sono condivise, oltre che da gran parte della collettività e del sistema produttivo, da varie organizzazioni locali come il Comitato Cittadino, il Movimento Cinque Stelle e l’associazione “Insieme per Cambiare”. Per le considerazioni esposte rivolgiamo un appello alle forze politiche presenti in Consiglio Comunale, nella speranza che l’alto senso di responsabilità delle figure istituzionali si concretizzi nell’approvazione di tali proposte le quali, certamente, serviranno ad alleviare la difficile condizione economica delle categorie sociali interessate.”

Rino Caltagirone