Amministrative. A Leonforte la campagna elettorale è partita…

A Leonforte la campagna elettorale è partita… in sordina. Pettegolezzi, “si dice”e “curtigghiu” interessano i paesani, che al solito “murmuriu” alternano desiderata e “ciarmunia”.  Nel segreto di stanze “pontiere”si consumano avvicinamenti, apparentamenti e improbabili intese. Giovedì  scorso però la nebbia si è squarciata e un nome è emerso. Il già assessore Francesco Rubino ha comunicato la propria disponibilità e noi, curiosi dei destini tavachini, gli abbiamo rivolto qualche domanda.

Il documento di giovedì è una dichiarazione di candidatura o un tentativo di scuotere le acque chete?

Il documento vuole proporre un progetto serio, plurale e propositivo per la nostra città.  La campagna elettorale è iniziata da tempo e ad aprire le danze  è stato il sindaco in carica, che  col  comizio di qualche tempo fa, di fatto palesava la sua ricandidatura.

Il problema è che la si fa al chiuso o, peggio, di nascosto, cercando di far quadrare pesi e contrappesi, oppure via etere per chi ha la fortuna di disporre di un brand attualmente di successo. Le recenti elezioni regionali e nazionali ci dicono: niente piazze, tranne rare eccezioni, niente strade, niente bandiere, niente porta a porta, niente confronti pubblici. Resiste solo il mercato del venerdì prima delle votazioni. Tutto questo non è un bene ed anche in tal senso ho sentito il bisogno di condividere apertamente un mio pensiero. Per quando riguarda le candidature: sono candidabile, non candidato.

 

Si è detto o solo letto che Leonforte è il paese dell’autocandidadura. Lei si è autocandidato?

La mia è una testimonianza di passione  per la  politica, intesa come amore per il mio paese.  Politica  di cui chiaramente non ho l’esclusiva. Ne sono stato distante quasi 5 anni, e non perché senza ruoli, ho fatto politica più dall’esterno che dall’interno, ma per un fisiologico riposo da un lato e dell’altro per vicende giudiziarie che ho subito in qualità di ex assessore. Per ragioni di opportunità ho aspettato in religioso silenzio la conclusione della vicenda e dato che l’epilogo, con sentenza di piena assoluzione è arrivata circa tre mesi fa, che in cuor mio non ho mai dubitato, mi ha restituito  agibilità pubblica, ho ripreso, appunto, quella pratica che coltivo dall’adolescenza, adesso con più consapevolezza e con una impostazione diversa che giovedì ho voluto rendere pubblica: favorire un progetto comune di persone volenterosi, appassionate e variegate che fanno squadra per una gestione migliore del  governo cittadino.

 

Il suo Progetto Comune vuole scalzare il PD di Sinatra?

Il verbo scalzare non mi piace, sa di superbia e questo “peccato” non mi appartiene per cultura e stile, l’attuale sindaco è  legittimato da democratici meriti elettorali. Dopodiché, il suo mandato è in scadenza, il 10 giugno si vota ed io desidero impegnarmi operosamente non contro lui  o altri, se permette ho un concetto di impegno politico un po’ più elevato, ma a favore di un’idea diversa di città: più consapevole, più solidale, più intraprendente, più acculturata. Poi sta nell’ordine delle cose avere posizioni e visioni opposte e contrastanti, per quanto mi riguarda all’insegna del rispetto e del confronto civile.

 

A chi si rivolge il suo Progetto Comune, chi saranno i suoi interlocutori?

Come il nome indica è aperto a tutti e non è personale. Chiunque avverta  il desiderio o la necessità di discontinuità da un lato e dall’altro ha da proporre idee e programmi realizzabili, ha da mettere a disposizione faccia, tempo e fatica, ha esperienza positiva o positiva freschezza, il tutto sotto  l’ombrello di valori e principi inderogabili, a favore di una mission comune: Leonforte.

 

I temi che propone quali sono?

Chiaramente dentro questo progetto ci sono già idee metabolizzate, soluzioni pensate e proposte studiate ed approfondite e che non appartengono solo a me. Insieme ad altre persone che già collaborano a questo progetto  c’è l’idea di stilare un programma/contratto aperto e partecipato attraverso una seria campagna di ascolto.

 

Alla luce dei risultati del 4 marzo non crede che i giochi siano già fatti a favore del M5S?

Se lo pensassi non mi permetterei di distrarre i miei concittadini. Credo che il M5S sarà un competitor ostico al pari di altri che a presto si paleseranno. E’ un fatto incontestabile che godano dell’onda lunga degli ultimi risultati regionali e nazionali. Non condivido alcune loro proposte ed altre, invece, si, ad esempio mi piace la proposta del reddito di cittadinanza così come concordo sulla riduzione dei costi della politica. Aggiungo che non può che far bene alla democrazia l’ampliamento dell’offerta politica, per fortuna non siamo in Egitto o in Turchia. Ognuno esporrà i propri programmi, ci metterà la propria faccia e cercherà di far valere i propri buoni propositi durante la campagna elettorale già in itinere.

Grazie Francesco Rubino, naturalmente questo spazio è aperto ai candidati che vorranno fruirne.


Gabriella Grasso