Un caffè con Giovanni Carlisi, presidente Rotaract Club di Nicosia A.S. 2017/2018

Chi ha seguito, durante questi mesi, la cronaca di Nicosia, ha sicuramente notato che molti eventi sono stati promossi dal Rotaract club di Nicosia. La cosa che salta subito all’occhio è la varietà degli stessi eventi, che spaziano da una campagna di sensibilizzazione alla presentazione di libri o ad uno spettacolo di inclusione per citarne solo alcuni. La curiosità è quindi immensa di conoscere questa realtà associativa. Rispettando la ferrea regola di un caffè, abbiamo deciso di incontrare il Presidente di questo club service, Giovanni Carlisi, che ci ha dedicato del tempo per questa chiacchierata.

Finalmente abbiamo questo incontro. “Finalmente”, perché chi ha letto la cronaca degli eventi promossi da questo club avrà sicuramente tanta curiosità e vorrà conoscere chi sta dietro a tutto ciò. Allora partiamo dalle origini: che cosa è il “Rotaract”?

Il Rotaract è un club service ed include ragazzi di età compresa fra i 18 e 30 anni. Il Rotaract non nasce a Nicosia, è infatti presente in tutto il mondo da 50 anni, ma ci arriva nel 2014. In linee generali è un’associazione che si occupa di service, dove per service si intende mettere a disposizione del prossimo e della comunità dove si opera le proprie capacità. Questo si esplica attraverso l’organizzazione di convegni, conferenze, attività di prevenzione, promozione culturale e chi più ne ha più ne metta. L’unico limite è l’immaginazione. È un club dove il singolo socio cresce e si evolve come persona, ma non lo fa da solo ma all’interno di gruppo di ragazzi che condividono gli stessi ideali e gli stessi obiettivi.

Bene, queste sono le origini, ora passiamo al “locale”. Perché sì, nella generalità possiamo vedere il Rotaract come qualcosa di internazionale e quindi tanto di cappello, però parlando di Nicosia e del nostro territorio, che cos’è il “Rotaract club di Nicosia”?

Il Rotaract qui a Nicosia rappresenta per tutti noi soci una scommessa. Come ho detto prima, il Rotaract è un club presente in tutto il mondo. I soci del nostro club sono ragazzi che per studio o per lavoro si sono dovuti allontanare da Nicosia, e questo poteva anche significare poter frequentare o iscriversi in un club delle grandi città. Noi, invece, in totale controtendenza ai nostri coetanei abbiamo voluto scommettere su noi nella nostra città, abbiamo voluto credere e puntare sulle nostre radici. Abbiamo in questi anni fatto tante piccole iniziative che hanno sempre mirato a migliorare e a valorizzare Nicosia agli occhi di chi viene da fuori, ma anche, e soprattutto aggiungerei, agli occhi dei nicosiani. È quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo durante i nostri anni sociali: credere ancora in Nicosia e nella voglia di fare per il paese degli stessi nicosiani.

Tu, evitiamo i formalismi, hai ricoperto, per l’anno sociale, che è partito dal primo luglio 2017 e si concluderà il 30 giugno di quest’anno, la carica di Presidente del Rotaract club di Nicosia. Bè, prima di chiederti che cosa è stato fatto, la domanda sorge spontanea. Chi te lo ha fatto fare? La nostra generazione è “costretta” ad emigrare e tu invece investi il tuo tempo a Nicosia. Perché?

Scappare quando le cose vanno male è facile. Restare e credere nella rinascita del nostro paese è più difficile, ma non impossibile. Amo Nicosia, è la terra dove sono cresciuto e dove ho i miei più cari affetti. Nonostante per motivi di studio vivo a Catania da 5 anni, dove mi hanno anni fa proposto di entrare in uno dei Rotaract locali, nel momento in cui si incominciò a parlare di Rotaract a Nicosia non ho avuto fin da subito dubbi. Il club mi ha offerto la possibilità non solo di tenere stretti i legami con la mia terra, mi ha quasi dato una “scusa” per tornare più del solito. Ma la cosa che più mi ha spinto a puntare sul Rotaract è la possibilità di far conoscere il mio paese al resto del distretto e del mondo intero. Ho scommesso su me stesso e sul mio paese. Non potevo fare scelta migliore.

E ora, dopo le varie speculazioni filosofiche, utili senz’ombra di dubbio come preambolo alla parte “più interessante” perché più concreta, passiamo al dunque: che cosa è stato fatto durante quest’anno?

Quest’anno sociale ho avuto l’onore di presiedere il club ed insieme ai soci abbiamo ad inizio anno dettato quelle che sarebbero state le linee da seguire e dalla prima riunione abbiamo deciso di puntare sulla valorizzazione turistica e culturale del nostro paese e sul tema della prevenzione e sensibilizzazione di malattie comuni. Il primo tema si è sviluppato attraverso sette attività, a prima vista tutte slegate fra loro, ma che hanno avuto nel momento in cui sono state concepite tutte la stessa finalità: valorizzare Nicosia agli occhi di chi viene da fuori e per i nicosiani stessi. Il tutto è iniziato ad agosto con l’adozione di una parte della piazza “Santa Maria di Gesù”, luogo in cui noi giovani passiamo le serate e i momenti di svago, insieme al nostro Interact e al nostro Rotary, attraverso la cura del verde, ed è qui che è stato piantato un albero di ulivo inerente al progetto del Rotary “Plant a tree for each rotarian” in occasione della visita del Governatore John De Giorgio, e la pittura delle panchine, tutte con diversi temi tra cui la pace e la lotta alla mafia (panchina dedicata a Falcone e Borsellino). Giorno 9 settembre è andata di scena la seconda edizione del Rac in Ramble di Nicosia. Diversi soci del distretto hanno potuto ammirare diverse bellezze della nostra città tra cui il tetto ligneo, la cattedrale di Nicosia, la basilica di Santa Maria Maggiore e gli affreschi della chiesa di San Vincenzo. Il tutto concluso con un pranzo a base di soli prodotti tipici, appunto per valorizzare anche questa parte del nostro patrimonio. A fine ottobre attraverso una lotteria di beneficenza avvenuta il nostro Rotaract è riuscito ad acquistare tre insegne turistiche che sono state apposte agli ingressi del paese riportanti la scritta “Benvenuti a Nicosia – città dei ventiquattro baroni e dei due Cristi”, non solo in italiano, ma anche in inglese e soprattutto nel nostro dialetto, altro patrimonio importantissimo della nostra cultura. Le stesse targhe sono state consegnate all’amministrazione comunale il 2 marzo. Questa attività ha anche sancito l’inizio del Marzo col Rotaract, in cui è stato nostro assoluto piacere avere come ospite la prof.ssa Gangitano, scrittrice di poesia in dialetto gallo-italico, che ha piacevolmente intrattenuto noi e gli oltre 40 ragazzi presenti all’iniziativa con la lettura di alcune sue opere, sottolineando infine l’importanza di non far scomparire il nostro dialetto, ma anzi di continuarlo a tramandare di generazione in generazione. La valorizzazione culturale e turistica è continuata con la “Riunione dei Due Cristi” ultima attività del Marzo col Rotaract, attività che ha visto la proiezione di due cortometraggi realizzati da due ragazzi nicosiani, di cui uno è il nostro socio ha mirato a far conoscere al pubblico che ha assistito alla riproduzione dei due film la storia e le tradizioni che si celano dietro il Padre della Misericordia e il Padre delle Provvidenza, i due famosi “Cristi” oggi collocati rispettivamente nella chiesa di Santa Maria Maggiore e nella cattedrale di San Nicola. Questo evento ha rappresentato un importante evento storico; era dal 1954 che i due Cristi non si trovavano nella stessa attività culturale, visti gli antichi dissapori tra i due quartieri dove i crocifissi oggi sono collocati che costrinsero l’allora vescovo ad emanare una bolla che sanciva difatti la loro divisione. Con “Cultura Arti e Mestieri”, concorso fotografico “social” che ha mirato, attraverso le foto dei ragazzi che hanno partecipato da tutta la Sicilia, a valorizzare monumenti, paesaggi, antichi mestieri e tutto ciò che sia legato alla cultura della nostra terra. L’intento era quello di promuovere tutte queste bellezze, farle conoscere e far ricredere ai giovani partecipanti che tutto quello che c’è di bello nella nostra disgraziata terra è ancora vivo e merita di essere conosciuto. Ultima ma non per importanza, il nostro club ha nel mese di Dicembre partecipato al contest Ignote Bellezze presentando come opera il crocifisso del Padre della Misericordia. Avendo vinto tale concorso nel mese di Marzo, ci siamo impegnati, sotto richiesta del parroco della chiesa dove è conservato il crocifisso, a far ristrutturare degli antichi candelabri presenti nella struttura del Cristo stesso, e venerdì 29 giugno concluderemo il nostro anno proprio con un convegno ad hoc dove saranno presenti persone da tutta l’isola che potranno ammirare il Crocifisso in tutta la sua bellezza.

Per quel che riguarda la seconda linea che abbiamo scelto di seguire, il nostro club ha mirato a raggiungere quest’altro obiettivo con altre attività come: donazioni di sangue all’AVIS e sensibilizzazione sulla donazione stessa. Mentre ad inizio anno solo due soci donavano, adesso il club può vantare sei soci che hanno deciso di intraprendere la strada delle donazioni del sangue. In collaborazione con l’AVIS di Nicosia inoltre nel mese di dicembre tutti i soci sono stati presenti nella sede della stessa associazione dove il dott. Fiscella ci ha potuto sensibilizzare sull’importanza della donazione. Giorno 13 gennaio, presso il liceo Fratelli Testa di Nicosia, abbiamo organizzato un incontro con i ragazzi del quarto e quinto anno. La scelta di queste due classi è stata fatta non a caso visto che queste sono state individuate in quanto presenti ragazzi che hanno da poco o che dovranno conseguire la patente di guida. È stato tra i relatori del convegno Salvatore Ferro, istruttore di guida, che ha illustrato quelli che sono i  diversi pericoli stradali. Ed un grande messaggio c’è stato dato da Roberta Macrì, l’altra ospite del convegno. Lei anni fa è stata proprio coinvolta in un incidente stradale che le ha tragicamente tolto l’uso delle gambe. “Il coraggio e l’ardire” è il libro scritto da suo padre Giovanni, che è stato vincitore del concorso artistico-letterario “Duecento Nicosia Diocesi” dove noi siamo stati lo scorso anno sociale tra i partner organizzatori. Entrambi, attraverso i propri punti di vista sull’accaduto, hanno raccontato la vicenda che gli ha cambiato la vita, sensibilizzando in maniera profondissima tutti i ragazzi che hanno partecipato. Nello stesso pomeriggio presso l’androne del Palazzo di Città sempre insieme a Roberta abbiamo invece affrontato di fronte ad un pubblico più adulto, con membri di alcune associazioni culturali nicosiane e ad alcuni componenti della giunta comunale il tema delle barriere architettoniche. Dopo un’esposizione delle stesse opere che Roberta sta realizzando a Barcellona Pozzo di Gotto, abbiamo fatto provare a chiunque ha voluto un percorso ad ostacoli su sedia a rotelle da noi realizzato per appunto far comprendere come un semplice gradino o la più piccola buca possa celare un enorme ostacolo per chi è costretto ad affrontarlo su una sedia. A fine giornata abbiamo avuto l’onore di riconoscere Roberta come socia amica del nostro club. Altra attività è stata quella che abbiamo chiamato PRESERV…IAMOCI: svolta durante il marzo col Rotaract, in gemellaggio con il club di Bagheria, i due club si sono resi protagonisti nelle proprie città di un’opera di sensibilizzazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, in particolare AIDS/HIV, gonorrea e sifilide. Attraverso la distribuzione di preservativi e di dépliant informativi, realizzati in collaborazione all’università di Medicina e Chirurgia della facoltà di Catania, i soci dei club hanno partecipato attivamente ponendo delle domande a tutti gli intervistati e qualora essi avessero risposto in maniera corretta avrebbero ricevuto un preservativo altrimenti attraverso la spiegazione di quel quesito, quindi dopo essere stati informati anche su come prevenire e diagnosticare le malattie, gli sarebbe stato comunque dato. A Nicosia più di 350 ragazzi sono stati coinvolti nell’iniziativa. Ultima iniziativa di questo nostro secondo progetto è stata l’organizzazione di uno spettacolo di beneficenza organizzato insieme all’istituto fratelli Testa. Giorno 16 marzo, come terza attività del Marzo col Rotaract, sia di mattina che di sera è andato di scena questo spettacolo che ha visto come protagonisti ragazzi normodotati ed altri diversamente abili (se proprio così vogliamo definirli). Il primo spettacolo svoltosi di mattina ha visto come pubblico i ragazzi dell’istituto A. Volta, mentre la sera lo spettacolo è stato aperto al pubblico. Durante proprio la seconda manifestazione Roberta Macrì è stata nuovamente nostra ospite per portare il suo messaggio di sensibilizzazione e di speranza. L’intero ricavato della giornata ci ha permesso di finanziare l’acquisto di un defibrillatore che è stato donato alla comunità di Santa Maria Maggiore ancora scoperta nella “mappa cardioprotetta” dell’AVIS nicosiano. Da anni, infatti, l’AVIS sta cercando di rendere Nicosia un paese cardioprotetto. L’obiettivo non è stato solamente quello dell’acquisto di un defibrillatore, ma soprattutto quello di sensibilizzare il pubblico a non discriminare il prossimo anche se “diverso”, ma anzi di accettarlo visto che differenza appunto non esiste.

Tutte queste attività sono state condite da altre attività che ogni anno cerchiamo di confermare indipendentemente da quelle che sono le linee scelte. Giorno 11 novembre abbiamo deciso di trascorrere il nostro San Martino organizzando una raccolta alimentare dove tutto il cibo che la gente ha deciso di donarci è stato devoluto alla Caritas locale. Giorno 24 dicembre, infine, la vigilia di Natale è stata trascorsa alla casa di riposo “barone Bernardo Di Falco” dove abbiamo allietato i vecchietti ospiti della struttura con canti e balli e la classica giocata tombola tutti insieme.

A fronte di tutto, come giudichi l’operato dell’intero club Nicosiano? Ovviamente non rispondere come Presidente ma come Nicosiano.

Le due cose, non stranamente, coincidono. Per affrontare al meglio questo anno ho voluto prima di tutto ragionare come nicosiano che come presidente. Sono felicissimo che insieme a tutti i ragazzi sia condivisa l’idea di non abbandonare Nicosia e di provarla a valorizzare con piccoli interventi che nel tempo speriamo diventino sempre più grandi. Da nicosiano sono fiero che giovani ragazzi nicosiani puntino e credano ancora nelle proprie radici.

 Come prevedi si evolverà il club di Nicosia? In parole povere, che cosa vorresti dire ai tuoi successori e a tutti quelli che per un motivo o per l’altro vorrebbero far parte di questo club?

Quest’anno siamo riusciti a portare il club di Nicosia ad essere eletto come migliore club del distretto 2110 (Sicilia e Malta) attraverso tutte le attività che abbiamo realizzato. Ottenere un tale riconoscimento non deve spaventare chi mi succederà, ma anzi deve spingerlo ancora di più ad alzare l’asticella, portando il club a mantenersi per gli anni futuri tra le eccellenze del distretto. Per chi volesse far parte del club dico solo una cosa: vedete il Rotaract come un’opportunità di crescita personale, non guardatelo come un gruppo di ragazzi in giacca e cravatta seduti attorno ad una tavola. Vedeteci come chi crede ancora in Nicosia, non vogliamo chiuderci ed essere un club elitario. Da anni cerchiamo e abbiamo ottenuto la collaborazione di diverse associazioni. È vero ognuno di noi ha provato e sta provando nel suo piccolo a cambiare Nicosia, ma se tutti ci unissimo in un obiettivo comune le cose realizzabili sarebbero più grandi. In fondo il nostro motto quest’anno ha detto: #DoItTogether!

 Ringraziando Giovanni Carlisi per questa interessante chiacchierata, vi salutiamo e vi diamo appuntamento al prossimo incontro (con annesso caffè!).

Intervista a cura di
Alain Calò editorialista ViviEnna