Aidone, convegno: “Il ruolo dell’informazione nella valorizzazione dei beni culturali”

Aidone. “La dea di Morgantina: come raccontarne la storia, la cultura il patrimonio artistico“. L’evento, promosso dall’ordine dei giornalisti di Sicilia, dal circolo democratico Cordova Scopazzo e dalla redazione di ViviEnna, con il patrocinio del Comune, ha focalizzato l’attenzione sulla valorizzazione del patrimonio culturale non solo di Aidone ma dell’intera Isola. L’intervento di diverse personalità del panorama culturale siciliano ha dato il giusto input alla delicata tematica dei Beni culturali e del ruolo dell’informazione nella promozione dei territori.

A moderare i lavori il giornalista Nino Costanzo, principale artefice dell’evento. A portare i saluti, il presidente del Circolo democratico di cultura “Cordova Scovazzo” Filippo Curìa che, “rispolverando” la provocazione di Vittorio Sgarbi di trasferire la statua pseudo-acrolitica, ha affermato: “Incontri come questo sono importanti per la difesa dell’inestimabile patrimonio culturale di Aidone, ma non solo, ad oggi poco valorizzato. Non possiamo permetterci che anziché valorizzarlo possa addirittura essere portato via”. Il sindaco Enzo Lacchiana ha, da un lato, esaltato il ruolo positivo della stampa “nella valorizzazione del patrimonio culturale di prim’ordine in un’area come la nostra che è uno dei bacini culturali più importanti della Regione Sicilia” – ha detto – ma c’è stata, dall’altro, una stampa che ha indugiato, ha rimarcato eventi negativi (viabilità proibitiva, esiguo numero dei visitatori), nella promozione della Dea e del nostro patrimonio culturale”. Sul ruolo dell’informazione è ritornato lo scrittore e giornalista Giuseppe Martorana del Giornale di Sicilia sottolineando come di beni culturali sulla stampa se ne parli poco e male. “Non ci sono nei giornali – ha commentato Martorana- sfide tali da invogliare il lettore a soffermarsi ed approfondire temi sui beni culturali”. Il critico dell’arte e docente Maria Rosara Bonanno ha ricordato le difficoltà di proporre alle redazioni giornalistiche articoli un po’ più approfonditi sui beni culturali di fronte al concetto di vendita di un’informazione sempre più essenziale, stringata. Il critico d’arte Battaglia La Torre Borgese ha fatto un excursus sull’esoterismo femminile dall’antichità fino al ‘900. L’architetto Enrico Caruso, già direttore del Polo museale di Aidone, che curò i dettagli del rientro della statua, ha criticato quella parte di stampa che, sui Beni culturali, informa in modo incompleto o riportando solo notizie negative. Il presidente dell’Università Kore Cataldo Salerno si è invece soffermato sull’importanza della divulgazione del bene culturale “perché se non si diffonde è come se non esistesse”- sostenendo come la valorizzazione dei beni culturali può e deve diventare anche un vantaggio economico per incentivare soprattutto i giovani a rimanere nel proprio territorio. Il direttore Carlo Alberto Tregua del Quotidiano di Sicilia ha affermato che con la cultura si può mangiare sovvertendo il luogo comune che “con la cultura non si mangia”, come sostenne l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti. “Si può mangiare-ha dichiarato -se c’è sinergia tra i vari settori: dalle infrastrutture all’ambiente, al turismo”. E sul ruolo dell’informazione, Tregua ha detto:” Essa ha il compito di informare, spiegare ma pure quello di formare i lettori. Il QdS, in quasi 40 anni, si è dedicato a fare inchieste, approfondimenti, per rivelare ai lettori gli intrighi sui reali motivi del perché le cose non si fanno o si fanno male. Perché i panni sporchi si lavano in piazza”.

Angela Rita Palermo