Sequestrate 250 piante di marijuana nelle campagne di Enna, due catanesi sorpresi ed arrestati da Carabinieri Nicosia – foto e video

I Carabinieri del Comando della Compagnia di Nicosia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, portano a termine un’altra operazione antidroga.
Questa volta a cadere nella rete sono stati due catanesi incensurati PRIVITERA Giuseppe, classe 1983 e FLORA Antonino, classe 1989. I due gestivano un terreno di ben 250 piante di cannabis nella contrada Iazzo Vecchio del Comune di Centuripe, altezza compresa tra 1 e 2 metri, robuste ed in avanzato stato di maturazione. L’operazione è scaturita da una prolungata attività di osservazione e di controllo sul territorio dei Carabinieri della Compagnia di Centuripe e dello quadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” .
I Carabinieri nel corso di un rastrellamento individuavano una coltivazione posta all’interno di un terreno demaniale. All’interno dell’area vi erano 250 piante di cannabis, alte da 1 a 2 metri circa, mature, apparentemente abbandonato.
Subito dopo il rinvenimento della piantagione, sono iniziati i servizi di osservazione dei Carabinieri durati un paio di settimane, fino quando nel corso della nottata, i militari, appostati a debita distanza, hanno visto giungere presso l’area interessata i due uomini a bordo della propria autovettura che si dirigevano verso la piantagione adoperandosi alla cura delle piante.
I due coltivatori, bloccati dai Carabinieri, non opponevano resistenza e venivano condotti presso la Caserma del Comando Compagnia di Nicosia per le incombenze di rito.
Dopo le incombenze di rito gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Enna, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Enna.
L’intera piantagione è stata posta sotto sequestro per i successivi accertamenti di laboratorio che determineranno la quantità di principio attivo della sostanza.
Gli interessi economici sono notevoli: si stima che la piantagione, a completa maturazione, avrebbe fornito un ricavo netto di circa 300 euro a pianta, calcolabile pertanto in oltre 75 mila euro.
Ulteriori indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità in carico ad altri soggetti.
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