Stato di agitazione lavoratori Consorzio di Bonifica di Enna

Enna. Da sei mesi non percepiscono il pagamento degli stipendi ma continuano a lavorare lo stesso. Si tratta dei lavoratori, circa 180 , che operano all’interno del Consorzio di Bonifica di Enna. Nonostante gli incontri tra i rappresentanti sindacali e la direzione del Consorzio di Bonifica la situazione rimane di assoluta precarietà e lo stato di agitazione attuale potrebbe sfociare in giornate di sciopero. La prossima settimana ci sarà un incontro tra i rappresentanti sindacali per decidere quali azioni di lotta bisogna attuare per essere ascoltati dall’assessorato all’agricoltura visto che la situazione si aggrava di giorno in giorno e soprattutto conoscere quali sono i programmi futuri dell’assessorato per migliorare la situazione generale e cercare di pagare una parte delle spettanze arretrate che ora sono diventate una somma consistente. Sostanzialmente tutti i lavoratori stanno assolvendo al loro compito lavorativo, nonostante siano abbandonati a se stessi, raggiungono i posti di lavoro mettendo a disposizione il proprio mezzo ed anche a proprie spese, le continue sollecitazione al direttore Fabio Bizzini sino ad ora non hanno trovato accoglienza per cui si vive nell’incertezza. Nonostante questa situazione quasi caotica perché si vive alla giornata ma in mezzo alla delusione ed alla contestazione i lavoratori continuano ad assicurare il loro lavoro e a dare acqua agli agricoltori soci del Consorzio per evitare che possano essere penalizzati i terreni coltivati. Le piogge torrenziali di questo mese di agosto stanno imponendo degli interventi maggiori per evitare che i terreni stessi diventino solo fango ed anche degli interventi laddove si possono registrare degli smottamenti. “Abbiamo la necessità di conoscere quale è il nostro futuro – sottolinea Luca Giummulè responsabile del settore per conto della Cisl – non si può vivere in queste condizioni. Così non offriamo un bel servizio ai nostri lavoratori ed agli agricoltori. Necessario ed urgente un incontro con il direttore Bizzini per cercare di avere delle risposte chiare e decise”.