Piano regolatore di Barrafranca: passati 31 anni ed otto sindaci

Difficile e complicata la situazione del Piano regolatore di Barrafranca, il cui studio è iniziato nel 1987, sono già passati, quindi, ben 31 anni e si sono alternati ben otto sindaci. Allo stato attuale è fermo e non si riesce a capire quando potrà essere ripreso per il completamento perché la situazione finanziaria è grave. Il comune è sull’orlo del dissesto finanziario, da quasi cinque anni è tutto fermo, sono stati cambiati tre professionisti architetti incaricati, l’agronomo è deceduto, è rimasto solo il geologo, ma allo stato attuale difficile che si possa riprendere lo studio. “In linea generale – dichiara il sidanco Fabio Accardi – il PRG potrebbe essere completato, perché mancano soltanto lo studio particolareggiato della zona C (area di espansione residenziale) e della zona D (area industriale e terziario). Si doveva realizzare la Vias (Valutazione impatto ambientale strutturale, ma dare un incarico sarebbe costato molti soldi che non ci sono. Volevamo portare avanti il Prg ma la situazione finanziaria ci ha bloccato ogni volta che volevamo riprendere il lavoro. Cercheremo di farlo con tutto il nostro impegno ma la situazione non è delle più facili perché tutte le nostre iniziative, il nostro impegno viene bloccato dalla mancanza di fondi”. Dunque una situazione veramente incerta, caotica incrementata anche dalla confusione che esiste a livello regionale. Invece sui PRG è necessario che la Regione crei una linea diretta e semplice, tra comune e regione, in moda da consentire al comune di muoversi con una certa tranquillità, senza essere ostacolati dalla burocrazia farraginosa siciliana, solo così si potranno avere dei piani regolatori approvati in breve tempo così come avviene nei comuni del nord (tempo di approvazione massimo un anno).