Dai madonnari alla presentazione de “L’autista di Dio”: Nicosia capofila nelle arti e nella cultura

Nunc demum redit animus! Nicosia con piccoli gesti, ma con grande volontà e caparbietà che contraddistingue tutti i nicosiani, può e riesce a diventare capitale di cultura. Può e riesce a riprendere la leadership che altri vorrebbero con gesti più o meno sconsiderevoli e a volte volgari per la superbia con cui si mostrano. La bellezza ste nelle piccole e umili cose. Nella semplicità di un disegno e nell’effimero spettacolo dei Madonnari che hanno adornato la via principale del paese con le loro stupende opere. Con la loro arte, genialità e anche la loro disponibilità nel proporsi al pubblico durante il loro armeggiare tra gessetti, cancellamenti, colori e tutto quello che dal nulla, quasi per miracolo, porta all’arte sublime. Ma non finisce qui il variegato sabato nicosiano. Come avevamo dedicato un precedente articolo ai madonnari, così adesso parliamo del secondo evento culturale che qualche giorno fa avevamo dato la notizia invitando caldamente le persone a partecipare, ovvero la presentazione del libro “L’autista di Dio” di Giada Trebeschi. E il numerosissimo pubblico che ha letteralmente invaso l’androne comunale ha potuto assistere non alla classica presentazione di libro ma ad un’esperienza sensoriale veramente difficile da esprimere in poche righe. Respirare un’aria di anni ’30 e poi improvvisamente tornare nella nostra contemporaneità. In un sobbalzo. Anzi, velocemente. E la velocità, nonché la storia e quindi l’uso sapiente che ne fa l’autrice, sono stati i protagonisti della serata. Accanto a delle atmosfere create ad hoc per far entrare il pubblico dentro il libro, con anche figuranti vestiti con abiti che parevano uscire dal libro dell’autrice, incarnandosi nei personaggi descritti, sono stati creati interessanti momenti di scambio culturale e di interventi miranti a contestualizzare il testo. Maria Elena Costa, che ha “aperto le danze” con un meraviglioso flusso di eventi passati e presenti tra la fine degli anni ’30 e i primi nostri anni ’10, ha di volta in volta presentato i vari interventi. Primo fra tutti Gianfranco Miritello, appassionato di veicoli storici e rappresentante dell’associazione Veicoli Storici di Nicosia, che ha analizzato prima la storia dei percorsi storici della Mille Miglia e della Targa Florio, spostando poi l’attenzione verso i veicoli presenti nel testo della Trebeschi. Un viaggio nel viaggio in cui alla storia si associa una profonda conoscenza del veicolo in sé e della bellezza che reca la storicità e la forma dei veicoli del passato. Giovanni D’Urso, appassionato di storia locale, ha invece concentrato il suo intervento su un personaggio nicosiano, Stefano La Motta, prestato allo sport e che nelle corse automobilistiche ha perso la propria vita nel 1951. L’analisi, pur concentrandosi sulla figura di Stefano La Motta, non poteva non generalizzarsi all’intera famiglia, nobili baroni che hanno lasciato un’importante impronta a Nicosia e, perché no, in Sicilia. È seguito poi un intervento più “tecnico” quando con tecnico intendiamo l’analisi del testo e del contenuto, nonché l’analisi del pensiero dell’autrice, presente in sala e che ha disquisito assieme a Maria Assunta Spinelli. Il dialogo è stato sapientemente intervallato dalla lettura di brani scelti ad hoc e magistralmente letti e interpretati da Danilo Spitaleri. Insomma, un’apoteosi della cultura. Una vittoria del paese che sempre più si rialza nell’unione delle associazioni, siano la Confcommercio locale come l’Ecomuseo Petra D’Asgotto, entrambe molto attive e che regalano il loro tempo per creare qualcosa di pregevole e, perché no, di salvifico per Nicosia. Perché è dal turismo che possiamo e dobbiamo ripartire. È dalla conoscenza di noi stessi, del nostro tesoro e delle nostre potenzialità uniche nel nostro territorio che possiamo trarre la forza per andare avanti. Tutti insieme, associazioni e privati cittadini, con il sempre ausilio dell’Amministrazione, sempre attenta e presente, nonché disponibile nell’aiuto a tutte queste meravigliose iniziative, si può fare il grande balzo che riporterà Nicosia sempre più leader territoriale di Cultura.

Alain Calò