Ex Provincia Enna: GCIL grave situazione economica, su 67 strade provinciali, 42 sono chiuse al traffico veicolare

Su iniziativa della FP CGIL di Enna è tenuta l’assemblea dei dipendenti della ex provincia per discutere della grave situazione economica dell’Ente e della stabilizzazione dei lavoratori precari. Giovanni La Valle Segretario Generale di Enna ha introdotto i lavori esprimendo forte preoccupazione in merito alla tenuta finanziaria dell’Ente.
“In assenza di nuovi trasferimenti temiamo che l’Ente non riuscirà a garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti e i servizi da assicurare ai cittadini. Il Segretario La Valle ha espresso anche dubbi e perplessità in merito alle procedure di legge per procedere alla proroga dei contratti ai 100 precari in servizio presso L’Ente che svolgono i servizi per la collettività”.
Sono seguiti gli interventi dei dipendenti sia di ruolo che precari, i quali hanno espresso tutto il loro malumore per la vertenza delle ex province che ormai si trascina da anni senza vedere alcuna soluzione. Non vorremmo essere costretti a salire di nuovo sui tetti per rivendicare il legittimo pagamento degli stipendi ha detto una lavoratrice. I cantonieri (precari) hanno lanciato il grido di allarme sulla parziale manutenzione della rete stradale della provincia di Enna.
Su 67 strade provinciali, 42 sono chiuse al traffico veicolare. Il numero dei collaboratori stradali impegnati con contratto a 20 ore settimanali non è sufficiente per garantire la sicurezza ai cittadini.
I lavori sono stati chiusi dalla Segretaria Regionale della FPCGILSicilia Clara Crocè, la quale ha detto: “In tempi non sospetti abbiamo fatto presente al governo regionale che lo stanziamento in finanziaria (113 milioni di euro, 22 milioni in più rispetto a quanto stanziato nel 2017 dal precedente governo) non era sufficiente a garantire gli stipendi ai lavoratori fino al mese di dicembre del 2018 e ha chiesto quali misure di conoscere quali misure intendesse mettere in campo per rimpinguare le risorse, a partire dal mese di luglio. L’Assessore Grasso alla richiesta ha risposto che: ”Il governo è consapevole che sono necessari 220 milioni di euro per il funzionamento delle ex province per tutto il 2018 e che in fase di assestamento di bilancio provvederà a impegnare ulteriori risorse per assicurare gli stipendi ai lavoratori.
Proprio domenica – ha continuato Clara Crocè – la Giunta Musumeci si è riunita ad Enna, per decidere anche sullo stanziamento delle risorse da destinare alle ex province. Purtroppo ho appreso, ha detto la Crocè, che il governo non ha a disposizione le risorse necessarie. Secondo quanto riferito dallo stesso Assessore Grasso; ”Il dialogo avviato con il governo nazionale non ha portato ai risultati sperati. Nonostante impugnativa alla legge di bilancio e 4 riunioni con i rappresentanti del governo nazionale si è avuto risposta. Il disavanzo che le ex province hanno è determinato proprio dal prelievo forzoso”.
“E’ chiaro, ha continuato Clara Crocè, che in assenza di risposte nei prossimi giorni con i colleghi di CISL ed Uil avvieremo la mobilitazione dei lavoratori. Del resto il 30 agosto 2018 abbiamo inviato una richiesta unitaria di incontro indirizzata anche all’Assessore all’economia Gaetano Armao. Non possiamo accettare questo stillicidio che oramai sta portando alla demotivazione il personale delle ex province”.
In merito alla stabilizzazione del personale precario, la Segretaria ha affermato che da tempo vengono chieste delle soluzioni in merito alla questione delle stabilizzazioni dei precari delle città metropolitane, dei liberi consorzi e dei comuni dissestati”.
“Aspettiamo la convocazione del tavolo per i comuni dissestati e le ex province – ha concluso Clara Crocé – fermo restando che qualsiasi ostacolo frapposto alla proroga dei contratti dei precari, sarà contrastato dalla FP CGIL”.