Stato di agitazione del personale del Consorzio di Bonifica 6 Enna

Una consistente rappresentanza dei dipendenti del Consorzio di Bonifica 6 Enna in data 13 novembre 2018 in orario pomeridiano, di non lavoro, si sono riuniti nei locali del comune di Leonforte decidendo di proseguire lo stato di agitazione, in considerazione della immutata preoccupante situazione lavorativa i cui versano.
Le motivazioni di tale protesta pacifica sono da addebitare al profondo e grave disagio che i dipendenti vivono, già da diverso tempo, per lo stato di incertezza lavorativa che determina in ciascuno una profonda preoccupazione per il proprio futuro lavorativo e, soprattutto, sono ormai esasperati dalla persistente mancata corresponsione degli emolumenti mensili.
Allo stato odierno i dipendenti avanzano oltre 3 mensilità di stipendio (l’ultimo stipendio percepito risale ad Luglio 2018) e non si è nelle condizioni di prevedere se e quando questa situazione potrà sbloccarsi, normalizzando il pagamento degli emolumenti mensili.
Infatti, la grave situazione economico-finanziaria in cui versa il Consorzio, a causa della drastica riduzione del finanziamento regionale sancita dalle ultime Leggi finanziarie della Regione Siciliana, crea a nei dipendenti uno stato di profonda preoccupazione in quanto gli stessi sono di fatto privati di ogni certezza circa la corresponsione degli emolumenti e sul prosieguo delle normali attività lavorative degli uffici consortili.
Del resto, la mancata approvazione dei documenti finanziari (Bilancio di Previsione 2018/2020, Conto Consuntivo 2016 e 2017) non può e non deve pregiudicare i trasferimenti regionali ex L.R. 49/81 finalizzati esclusivamente al pagamento degli stipendi.
Il permanere di questa situazione, con il mancato pagamento delle spese fisse ed obbligatorie, tra le quali lo stipendio ai dipendenti, potrebbe anche causare gravi danni economico-erariali.
Nonostante le suesposte criticità che attanagliano e continuano a travagliare il Consorzio di Enna e nonostante le varie difficoltà personali e familiari, i dipendenti continuano a svolgere il nostro lavoro con assiduità, dedizione e abnegazione garantendo, con regolarità, tutti i servizi.
Per quanto evidenziato viene chiesto, con voce unanime, quanto segue:
– che si proceda immediatamente alla corresponsione di tutte le mensilità di stipendio arretrate;
– che si proceda nell’immediato futuro a trovare soluzioni che consentano il regolare pagamento degli emolumenti mensili, mettendo fine alla cronica condizione di ritardo nei pagamenti;
– di essere rassicurati sul proprio futuro lavorativo.
Proprio a causa del profondo e grave disagio che stanno vivendo già da diverso tempo, i dipendenti sono disposti a mettere in atto ogni e qualsiasi attività di protesta pacifica, compresa l’occupazione di tutte le sedi consortili, pur di sollecitare l’intervento della Regione Siciliana a risolvere la grave situazione del Consorzio, nonché a porre in essere quelle azioni legali necessarie al recupero delle proprie spettanze e alla tutela dei propri diritti.
Le soluzioni potrebbero esserci, ma sicuramente è indispensabile una forte presa di coscienza da parte della politica e dell’Assessorato Agricoltura, prima che il grave stato di esasperazione del personale consortile possa determinare ingenti problemi di ordine pubblico.

Sulla questione in una nota la Flai Cgil Sicilia, col segretario regionale Tonino Russo, replica al presidente nazionale dell’A.N.B.I.(associazione nazionale bonifica), Massimo Gargano, che in un’intervista al Tg2, ha reso dichiarazioni secondo le quali, alla fine, la colpa dell’illegalità e dell’incuria nel territorio sarebbe dei lavoratori dei Consorzi di bonifica. “Ciò non corrisponde al vero- scrive Russo- , è vero invece che in Sicilia non esiste una programmazione che prevede l’impiego dei lavoratori dei Consorzi di Bonifica in lavori di ripristino e sistemazione di alvei fluviali, né tanto meno in opere di contrasto al dissesto idrogeologico. Quasi sempre si preferisce dare in appalto a ditte private queste lavorazioni”. Russo aggiunge che “il dott. Gargano sicuramente ignora peraltro che all’interno dei lavoratori della bonifica siciliana vi sono tutte le professionalità, le competenze e l’esperienza decennale di operatori che sono nelle condizioni di intervenire in tutto il territorio regionale in opere di sistemazioni idraulica del territorio, solo se la politica mettesse in essere progetti e risorse finanziarie in tal senso”. E specifica che “laddove i corsi d’acqua e le dighe sono gestite direttamente dai Consorzi di Bonifica, vengono fatte correttamente e puntualmente le manutenzioni e tutti i lavori di sistemazione idraulica necessari, infatti in quei luoghi non ci sono stati disastri perché i lavoratori dei Consorzi di Bonifica sono le vere sentinelle del territorio e, proprio per questo, punto di riferimento del mondo agricolo”.
Detto questo, l’esponente della Flai sottolinea le criticità del settore : 25 anni di commissariamento, l’ultima legge di ri forma non applicata,la precarietà del lavoro, con soli 581 lavoratori a tempo indeterminato sul totale di 1.906. “Gli stagionali rileva sono dunque 1.325 e di questi ultimi i 2/3 lavorano solo per 3 mesi l’anno e sono impegnati nella campagna irrigua a servizio delle aziende agricole per l’erogazione dell’acqua, per la manutenzione degli impianti e la gestione del servizio e solo nel periodo estivo. Tanto che, quando sono accaduti i noti fatti drammatici legati all’esondazione di fiumi, questi lavoratori erano già quasi tutti licenziati” .C’è inoltre “la frammentazione delle competenze con i Consorzi di Bonifica in Sicilia vigilati e direttamente dipendenti dall’Assessorato all’Agricoltura, mentre i fiumi sono di competenza dell’Assessorato Territorio ed Ambiente e Protezione Civile, mentre la gestione di quasi tutte le dighe è di competenza dell’Assessorato alla Energia”. “Il comparto può dare dunque un grande contributo contro il dissesto idrogeologico- conclude- se messo nelle condizioni di funzionare al meglio e di questo la responsabilità è della politica e delle sue tante inadempienze”.