Piazza Armerina. Condannato perché riconosciuto colpevole di maltrattamenti alla convivente

Piazza Armerina. In più occasioni aveva maltrattato la convivente, facendole mancare i mezzi per vivere, ingiuriandola con epiteti quale “cane rumena”, minacciandola di morte con coltelli, di impiccarla o di buttarla nella diga Olivo, percuotendola, anche durante la gravidanza, cagionandole lesioni: inoltre, minacciando il padre, tentando di violarne il domicilio, il Gup del Tribunale di Enna, Luisa Maria Bruno, ha condannato M.M. difeso dall’avv.Alberghina, alla pena di due anni e mesi due di reclusione e pagamento delle spese processuali. E’ stato, altresì, condannato al risarcimento dei danni dalla parte civile, difesa dall’avv. Sinuhe Curcuraci.