Enna – Piazza Armerina, operazione ‘Draci’: fermati 13 italiani e romeni, razziavano autocarri, escavatori, trattori e quad ad aziende agricole, durante i furti il principale esponente portava con sé il figlio di pochi anni – foto video


Enna: Operazione «Draci». Debellata dalla Polizia di Stato un’associazione a delinquere, votata soprattutto alla commissione di reati contro il patrimonio in ambito rurale – in particolare di furti di autocarri, di escavatori, di trattori e di quad – e formata da soggetti di nazionalità italiana e romena che avevano razziato in aziende agricole del territorio di Enna e delle province limitrofe, arrecando danni a numerose imprese per diverse decine di migliaia di Euro. Grazie all’azione degli Investigatori è stata recuperata parte della refurtiva, composta principalmente da numerosi mezzi da lavoro di ingente valore, e sono stati fermati tredici soggetti. Durante l’esecuzione dei colpi, il principale esponente del gruppo criminale portava con sé il figlio minorenne, di pochi anni d’età.

All’alba di stamane, giovedì 22 Novembre 2018, la Polizia di Stato – e, in particolare, la Squadra Mobile di Enna con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina -, a conclusione di una articolata e complessa attività investigativa – coordinata brillantemente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, nelle persone del Sig. Procuratore, dott. Massimo Palmeri, e dei Sostituti Procuratori dott.ri Giovanni Romano, Domenico Cattano ed Orazio Longo -, ha proceduto – con la collaborazione della Squadra Mobile di Catania, nonché dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dei Commissariati di Leonforte e Nicosia e di altre articolazioni della Questura di Enna – al fermo di 13 soggetti di nazionalità italiana e romena, facenti parte di un’associazione a delinquere votata alla commissione di reati contro il patrimonio in ambito rurale (e, più in particolare, di furti di autocarri, di escavatori, di trattori e di quad), i quali avevano razziato in aziende agricole del territorio di Enna e delle province limitrofe, arrecando ad imprese e ad alcune attività commerciali danni per diverse decine di migliaia di Euro. Grazie all’azione degli Investigatori, è stata recuperata parte della refurtiva, composta principalmente da numerosi mezzi da lavoro di ingente valore, e sono stati fermati tredici soggetti, ciò che ha permesso di fare luce su decine di “colpi”. Il principale esponente del gruppo criminale, poi, portava persino con sé, durante l’esecuzione dei furti, il figlioletto di appena pochi anni.

Sintesi dell’attività investigativa

L’attività investigativa ha consentito di acquisire importanti elementi probatori in ordine a diversi episodi di furto e di delineare le rispettive responsabilità penali dei sodali. In particolare, le indagini, svolte dalla Squadra Mobile con la collaborazione della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, sono state corroborate anche da attività tecniche (intercettazioni ambientali e telefoniche), dalla rilevazione dei dati gps dei veicoli utilizzati dai componenti del gruppo, dall’analisi dei tabulati di traffico telefonico delle utenze in uso agli stessi, dalla visione dei circuiti di videosorveglianza delle aziende agricole e della attività commerciali derubate o di altri sistemi pubblici, dall’analisi dei profili del social network “Facebook”, dall’acquisizione delle denunce delle vittime e da altre escussioni di persone informate sui fatti, nonché da numerosissimi servizi sul territorio. Le indagini sono, inoltre, consistite in mirati sopralluoghi, svolti soprattutto nei vari nascondigli utilizzati dal gruppo per occultare la refurtiva, nonché nel recupero di parte dei numerosi mezzi da lavoro rubati – principalmente trattori -, tutti di note marche e del valore anche di decine di migliaia di Euro ciascuno.

Fra i colpi messi a segno figurano anche degli episodi di furto perpetrati ai danni di un’azienda sottoposta a sequestro patrimoniale -preventivo- per il coinvolgimento (dell’azienda stessa e/o dei titolari) in reati di criminalità organizzata.

Inoltre, a riprova della abituale tendenza criminale dei componenti della banda, nel corso di varie azioni delittuose – quasi sempre perpetrate nottetempo – accadeva sovente che il principale esponente della banda – il FINARU – portasse con sé anche il figlio minore. Seppur di giovanissima età, il ragazzino appariva perfettamente a conoscenza dell’attività illecita del padre, come si evinceva da alcune conversazioni registrate, nelle quali diceva alla nonna – con ciò manifestando la volontà di rendersi utile al gruppo criminale – che lui preferiva stare col padre durante la notte, anziché rimanere a casa, perché dovevano «… lavorare per mangiare …», ed insisteva nel volere guidare i veicoli oggetto di furto, quasi fosse tutto un gioco.

Ad un certo punto, inoltre, il FINARU, allo scopo di eludere le investigazioni e recuperare altro denaro con la complicità di altri sodali, incendiava la propria autovettura – utilizzata per l’esecuzione dei “colpi” – la quale si era, per l’appunto, danneggiata significativamente (in particolare, al motore) nel corso della fuga successiva alla commissione di attività illecite. Fra l’altro, il FINARU aveva sporto denuncia presso gli organi di Polizia e già attivato la procedura di liquidazione del sinistro presso la Compagnia Assicurativa ove aveva acceso una polizza per tali danni, allo scopo di truffare la Compagnia stessa.

L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Draci”, vocabolo corrispondente alla traduzione in lingua romena della parola “Diavoli”, termine con cui i sodali indicavano la presenza di appartenenti alle Forze dell’Ordine durante la loro attività criminale e, in particolare, nel corso della messa a segno dei “colpi”.

I P.M. titolari delle indagini, ed in particolare i Pubblici Ministeri presso il Tribunale di Enna, valutati gli esiti dell’attività investigativa, emettevano decreto di fermo di indiziato di delitto a carico dei sottonotati soggetti:
Fermo di indiziato di delitto a carico di:

1. FINARU Madalin Ionut, rumeno, classe 1994, residente a Ramacca (CT);
2. MARINO Fabrizio, catanese, classe 1991, residente a Ramacca (CT) con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio;
3. DI STEFANO Alfio, catanese, classe 1983, residente a Ramacca (CT), con precedenti di Polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio;
4. DAN Georgian, rumeno, classe 1987, residente a Ramacca (CT);
5. BALSAMO Giuseppe, catanese, classe 1988, con Precedenti di polizia per reati contro il patrimonio;
6. CHINNICI Giuseppe Calogero, catanese, classe 1986, residente Paternò (CT);
7. DI BENEDETTO Loris Salvatore, catanese, classe 1998, residente a Ramacca (CT);
8. COMPAGNINO Angelo Samuele, catanese, classe 1995, residente a Ramacca (CT);
9. ILIE Dumitru, rumeno, classe 1985, residente a Ramacca (CT);
10. CURELLO Giovanni, catanese, classe 1997, residente a Ramacca (CT);
11. SANDU Mihaita, rumeno, classe 1984, residente a Ramacca (CT);
12. SCHEPIS Andrea Carmelo Cono, messinese, classe 1973, residente a Paternò (CT);
13. SCHEPIS Anthony, catanese, classe 1998, residente a Paternò (CT).

BALSAMO G

CHINNICI G

COMPAGNINO A

CURELLO G

DAN G

DI BENEDETTO L

DI STEFANO A

FINARU M

ILIE D

SANDU M

MARINO F

SCEPIS C

SCHEPIS A

rispettivamente indagati in ordine ad seguenti episodi delittuosi:

1) FINARU Madalin Ionut, MARINO Fabrizio, DAN Georgian, SCHEPIS Carmelo Andrea Cono e SCHEPIS Anthony,
per il reato di cui agli artt. 112 comma 4 e 416 comma 1, 2 e 3 c.p., perché si associavano tra loro allo scopo di commettere i delitti di furto aggravato e ricettazione di cui ai capi che seguono e ripartire tra loro gli utili da ciò derivanti, ed in particolare:
FINARU Madalin Ionut e MARINO Fabrizio, in qualità di capi, costituivano, organizzavano e dirigevano la predetta associazione avente base operativa in Ramacca (CT) ed operante nel territorio delle province di Enna, Catania e Caltanissetta, organizzando la perpetrazione materiale di furti di mezzi agricoli, escavatori, autoveicoli ed attrezzature varie per l’attività agricola e per l’attività d’opera finalizzata alla successiva vendita degli stessi e ripartizione degli utili da ciò derivanti, intrattenendo personalmente i rapporti con ulteriori esecutori materiali, gestendo la custodia temporanea dei mezzi agricoli oggetto di furto presso luoghi individuati allo scopo e curandone la fase successiva di vendita in favore di terzi acquirenti;
DAN Georgian, partecipava attivamente alla predetta associazione garantendo la propria presenza costante sui luoghi di perpetrazione dei furti, impossessandosi, quale esecutore materiale, dei mezzi agricoli, degli autoveicoli e degli altri beni oggetto di furto e fornendo supporto logistico in qualità di “palo” al fine di impedire l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.
SCHEPIS Carmelo Andrea Cono e SCHEPIS Anthony vigilavano presso i luoghi in cui erano custoditi gli automezzi agricoli, gli escavatori, gli autoveicoli e le attrezzature per l’attività agricola provento di furto, avvisavano il FINARU in ordine all’eventuale presenza di forze dell’ordine, procacciavano eventuali clienti interessati all’acquisto dei predetti automezzi e svolgevano attivamente compiti di intermediazione per la conclusione delle operazioni di vendita.
Accertato in Enna nel mese di novembre 2018

2) FINARU Madalin Ionut, MARINO Fabrizio, CHINNICI Giuseppe Calogero DI BENEDETTO Loris e COMPAGNINO Angelo Samuele
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 escavatore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Enna nel mese di gennaio 2018

3) FINARU Madalin Ionut, MARINO Fabrizio, BALSAMO Giuseppe
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 trattore e di n. 1 trincia legna, per un ammontare complessivo di circa 35.000,00.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità, di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Assoro (EN) nel mese di febbraio 2018

4) FINARU Madalin Ionut e MARINO Fabrizio
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro e con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 trattore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Paternò (CT) nel mese di luglio 2018

5) FINARU Madalin Ionut, MARINO Fabrizio, DAN Georgian
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5, 110, 112 comma 4, 624 bis comma 1 e 3 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 telefono cellulare, n. 3 padelle, kg 15 circa di pasta, n. 30 monete da 500 lire ciascuna ed euro 10,00 in monete, mediante introduzione in un edificio destinato in tutto a privata dimora, quale l’abitazione di proprietà della predetta persona offesa, sita in Piazza Armerina (EN).
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Piazza Armerina (EN) nel mese di agosto 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 autocarro.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità, e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Adrano (CT) nel mese di agosto 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 trattore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità, e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Riesi (CL) nel mese di agosto 2018

per il reato di cui agli artt. 56 comma 1, 61 n. 5, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con il minore con altri soggetti ancora non identificati, in orario notturno, compievano atti diretti in modo non equivoco a commettere il delitto di furto di n. 1 trattore, evento che non si verificava per cause indipendenti dalla loro volontà.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Riesi (CL) nel mese di agosto 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 martello demolitore del peso di kg 100 munito di pompa idraulica e di n. 2 rampe in alluminio entrambe.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Riesi (CL) nel mese di agosto 2018

6) FINARU Madalin Ionut, DAN Georgian
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 escavatore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Villarosa (EN) nel mese di agosto 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quali, in particolare, n. 1 trattore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Castel di Iudica (CT) nel mese di settembre 2018

per il reato di cui agli artt. 61 n. 2, 110, 112 comma 4, 424 comma 1 e 2 c.p., per avere, in concorso tra loro, con altro soggetto non ancora identificato, appiccato il fuoco all’autovettura di proprietà dello stesso FINARU Madalin Ionut, così cagionandone il successivo incendio.
Con le aggravanti di avere commesso il reato per eseguire il reato di cui al capo seguente.
In Ramacca (CT) nel mese di settembre 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quali, in particolare, il registratore di cassa contenente la somma di euro 800,00 presso un esercizio commerciale.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Caltagirone (CT) nel mese di novembre 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quali, in particolare nonché n. 1 scambiamonete per “slot machine” contenente la somma di euro 6.000.00.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità, di aver determinato a commettere un reato un minore di anni diciotto e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Caltagirone (CT) nel mese di novembre 2018

per il reato di cui agli artt. 56 comma 1, 61 n. 5, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, , in orario notturno, compievano atti diretti in modo non equivoco a commettere il delitto di furto di n. 1 autocarro, evento che non si verificava per cause indipendenti dalla loro volontà.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Caltagirone (CT) nel mese di novembre 2018

7) FINARU Madalin Ionut
per il reato di cui agli artt. 367 c.p., per avere affermato falsamente essere avvenuto il reato di furto della propria autovettura.
In Ramacca (CT) nel mese di settembre 2018

8) FINARU Madalin Ionut, MARINO Fabrizio, DAN Georgian, DI STEFANO Alfio
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quali, in particolare, n. 1 autocarro.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Catenanuova (EN) nel mese di agosto 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quali, in particolare, n. 1 escavatore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Catenanuova (EN) nel mese di agosto 2018

9) FINARU Madalin Ionut, DAN Geogian
per il reato di cui agli artt. 56 comma 1, 61 n. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, in orario notturno, compievano atti diretti in modo non equivoco a commettere il delitto di furto presso un distributore di carburante, evento che non si verificava per cause indipendenti dalla loro volontà.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Caltagirone (CT) nel mese di agosto 2018

10) FINARU Madalin Ionut, DAN Georgian e CURELLO Giovanni, ILIE Dumitru per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quali, in particolare, n. 1 trattore n. 2 QUAD.
In Villarosa (EN) nel mese di ottobre 2018

11) FINARU Madalin Ionut, DAN Georgian, SANDU Mihaita
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 trattore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Mazzarino (CL) nel mese di novembre 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 2, 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 autocarro, contenente n. 648 cassette in plastica, automezzo poi adoperato per eseguire il furto commesso in Mazzarino (CL) n. 1 trattore.
Con le aggravanti di avere commesso il reato per eseguire il reato di cui al capo che precede, di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Paternò (CT) nel mese di novembre 2018

per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 112 comma 4, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 1 trattore.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Enna nel mese di novembre 2018

12) FINARU Madalin Ionut, DAN Georgian, SANDU Mihaita e ILIE Dumitri
per il reato di cui agli artt. 61 nn. 5 e 7, 110, 624 e 625 comma 1 nn. 2 e 5 e comma 2 c.p., perché, in concorso tra loro e con altri soggetti ancora non identificati, si impossessavano, in orario notturno, della cosa mobile altrui sottraendola a chi la deteneva al fine di trarne profitto per sé o per altri, quale, in particolare, n. 3 trattori.
Con le aggravanti di avere profittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, di avere, in un delitto contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver commesso il fatto con violenza sulle cose da parte di tre o più persone.
In Enna nel mese di novembre 2018

13) SCHEPIS Anthony e SCHEPIS Carmelo Andrea Cono
per il reato di cui all’art. 110 e 378 comma 1 c.p., perché, dopo che era stato commesso il furto di un escavatore, SCHEPIS Anthony, in concorso e dietro istigazione di SCHEPIS Carmelo Andrea Cono, aiutava FINARU Madalin Ionut ad eludere le investigazioni dell’Autorità, atteso che, effettuando alle ore 10,55 una chiamata verso l’utenza in uso al FINARU, avvisava quest’ultimo in ordine alla presenza di un’autovettura dei Carabinieri nei pressi di un caseggiato rurale posto nelle vicinanze di Ramacca (CT), luogo in cui veniva rinvenuto e sequestrato il predetto escavatore oggetto di furto.
In Ramacca (CT) nel mese di agosto 2018

14) SCHEPIS Carmelo Andrea Cono
per il reato di cui all’art. 378 comma 1 c.p., perché, dopo che era stato commesso il furto di n. 1 autocarro, contenente n. 648 cassette in plastica, ed era stato commesso il furto di n. 3 trattori, rispettivamente, nonché di n. 2 carrelloni, , aiutava FINARU Madalin Ionut ad eludere le investigazioni dell’Autorità, atteso che, effettuando verso l’utenza in uso al FINARU, avvisava quest’ultimo in ordine alla presenza di soggetti appartenenti alle forze dell’ordine nei pressi di un capannone posto nelle vicinanze di Belpasso (CT), luogo in cui venivano rinvenuti e sequestrati i predetti automezzi oggetto di furto.
In Belpasso (CT) nel mese di novembre 2018

per il reato di cui agli artt. 81 cpv. e 648 comma 1 c.p., perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, s’intrometteva nel fare acquistare a terzi soggetti al momento non identificati cose provenienti da delitto, quali gli automezzi agricoli, gli escavatori, gli autoveicoli e le attrezzature per l’attività agricola oggetto di furto di cui ai capi precedenti.
In Ramacca (CT) dal mese di agosto 2018 al mese di novembre 2018;

Gli indagati sono stati arrestati in esecuzione del suddetto decreto di fermo ed associati a varie Case Circondariali dell’Isola. L’operazione, particolarmente complessa, ha visto il coinvolgimento di circa un centinaio di Poliziotti – appartenenti, oltre che alla Squadra Mobile di Enna e al Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, anche alla Squadra Mobile di Catania, nonché all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ai Commissariati di Leonforte e Nicosia e ad altre articolazioni della Questura di Enna ed anche del Comando Compagnia Carabinieri di Palagonia – ed in particolare della Stazione Carabinieri di Ramacca – i quali, su delega dell’A.G. procedente, hanno eseguito anche numerose perquisizioni nei domicili e nei locali nella disponibilità degli indagati, che hanno consentito di raggiungere i seguenti risultati:
• rinvenimento e sequestro di un trattore, marca Goldoni, compendio di furto, di una cartuccia per arma da guerra, di 180 grammi di marijuana, 61 grammi di hascisc, tre bilancini di precisione ed un ulteriore bilancia, nonché materiale per il confezionamento dello stupefacente in dosi, all’interno un locale nella disponibilità del FINARU, che veniva contestualmente arrestato in flagranza di reato anche per questo episodio delittuoso.
• Sequestrate penalmente – per detenzione abusiva, 697 c.p. – nr. 221 cartucce cal. 9×21 per pistola nonché ritirate amministrativamente – per perdita dei requisiti richiesti dal T.U.P.P.S. – nr. 5 fucili da caccia e sportive, 1 revolver, 1 pistola semiautomatica e della polvere da sparo, carico di uno dei fermati.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, nelle persone del Sig. Procuratore, dott. Massimo Palmeri, e dei Sostituti Procuratori dott.ri Giovanni Romano, Domenico Cattano ed Orazio Longo, ha coordinato brillantemente le indagini ed ha illustrato i particolari dell’operazione nel corso di una Conferenza Stampa tenutasi stamane nell’Auditorium “Falcone e Borsellino” del Palazzo di Giustizia di Enna.