Morgantina-Aidone: tanto rumore per nulla? Ma meglio il rumore che il silenzio e l’indifferenza

Due articoli in questi giorni hanno riportato alla ribalta Morgantina e il suo Museo sui giornali regionali e sulle testate locali, e certo non per decantarne le bellezze. Mi (non è corretto scrivere in prima persona, lo faccio obtorto collo, per la chiamata in causa nei due articoli) aveva colpito una nota su Facebook del 27 novembre scorso (riportata poi in un articolo di Flavio Guzzone su La Sicilia del 29) di tale Tonino Palma, pubblicata anche sul giornale on-line Vivienna, scopro essere un imprenditore di Enna, Coordinatore del Tavolo del partenariato della Sicilia Centrale.  Il signor Palma era giustamente scandalizzato dalle condizioni di degrado in cui ha trovato Morgantina  e, insieme ad altri turisti indignati, ha fatto le giuste rimostranze, anche in forza del biglietto pagato. Avendo letto la nota e trovandola quanto mai veritiera, l’ho condivisa sul mio profilo Facebook, introducendola con il brevissimo messaggio (“Purtroppo non si può non concordare, una storia vecchia di degrado che in questi ultimi due anni ha raggiunto il suo momento più basso! Meriti e onori di questa situazione si perdono nei rimbalzi di responsabilità che si palleggiano assessorato regionale, soprintendenza, direzione del sito…tutti colpevoli, nessun colpevole e intanto la situazione continua a peggiorare!”) che la redazione di Vivienna ha inserito in calce all’articolo citato. Ieri, ancora su Vivienna, mi sono ritrovata citata in una lettera aperta, firmata dal critico d’arte  Paolo Battaglia La Terra Borgese e pubblicata su varie testate on line, per colpa o merito di quel commento estemporaneo, che non pretendeva certo di essere un editoriale sulla problematica che mi sta molto a cuore e sulla quale avrei potuto dire tantissimo. Non mi va di rispondere alle insinuazioni contenute nella lettera, potrebbero farlo tutti gli articoli che negli anni ho scritto sulla materia dove non mi sono mai nascosta dietro un dito e ho scritto quanto potevo documentare senza abbandonarmi a sfoghi retorici e ad accuse sterili e strumentali. Ma accolgo la provocazione per fare il punto sulla situazione di degrado e di non gestione dei nostri beni culturali come ho fatto innumerevoli volte, a costo di sembrare stucchevole. È  superfluo parlare delle condizioni di Morgantina ben descritta in quell’articolo.

Parto dalla denuncia colta dal critico d’arte Battaglia La Terra Borgese circa la gestione degli ultimi due anni, tanti quanti ne sono passati dalla riorganizzazione del dipartimento dei BB.CC. in Sicilia del 2016, una riforma che rispondeva a criteri di mera riduzione della spesa. A seguito di questo è stato creato il Polo museale di Piazza Armerina, Aidone ed Enna comprendente  al suo interno i due parchi della Villa del Casale e di Morgantina, previsti ma non ancora istituiti. La realizzazione del polo ha relegato Morgantina ed Aidone in una posizione marginale, ancelle povere del sito principale, la Villa Romana, con un responsabile distante dalla quotidianità e dalle problematiche  del sito archeologico e del museo. Sono venuti a mancare anche quei rapporti di confronto e collaborazione che singoli ed associazioni avevano positivamente intrattenuto con i precedenti dirigenti. Si è creato un gelido distacco tra la popolazione e la gestione dei suoi beni culturali. Da una parte  quella stessa popolazione che è stata protagonista nelle lotte per il recupero ed il rientro dall’America dei capolavori trafugati, che ha dimostrato di essere sempre pronta a difenderli e che vive oggi la profonda delusione del rilancio economico e culturale mancato. Dall’altra parte una gestione burocratica e lontana che rivendica la proprietà esclusiva dei Beni Culturali, che sono cosa loro, della Regione, della Soprintendenza, del Polo museale, e lascia ai territori il ruolo di meri contenitori  privi anche del diritto di parola. Il dottore Battaglia rimprovera l’inerzia della popolazione, la verità è che quest’ultima si illude di essere depositaria di tanta eredità, ma in effetti è costretta ad ammirarla da lontano, come un’estranea, con le mani legate.

Ora veniamo a sapere che con un D.A. a firma dell’Assessore Tusa è stato istituito il Parco Archeologico della villa del Casale di Piazza Armerina comprensivo dei siti che ricadono nei territori comunali di Piazza Armerina, Pietraperzia e Mazzarino. Cosa sarà di Aidone in attesa dell’istituzione del parco di Morgantina? Riacquisirà quel pochissimo di autonomia  che l’aveva vista protagonista nella stagione dei Rientri, quando  Aidone aveva visto arrivare tutti i papaveri regionali e nazionali  prodighi di promesse mai mantenute? Avrà un dirigente tutto suo o dovrà condividerlo con Enna e chissà con chi altri? Vorremmo illuderci che la  creazione del Parco, che speriamo non tardi troppo,  con una gestione illuminata possa finalmente dare al sito ed al museo l’attenzione che merita e magari attirare quegli sponsor che il critico d’arte auspica. La nostra piccola storia, a tutti il livelli, ci ha insegnato che purtroppo al peggio non c’è mai fine, che quando ci sembra di toccare il fondo questo si apre per mostrarne uno ancora più profondo.  Abbiamo seguito attraverso gli organi di informazione le visite che l’assessore regionale Tusa ha fatto in molti dei siti che ricadono sotto la sua competenza e la risonanza che hanno dato agli stessi. Ci auguriamo che la prossima meta sia Aidone e Morgantina, che possa innamorarsene e farsene carico per trovare le soluzioni più idonee.

Franca Ciantia

news collegate:

1) Paolo Battaglia La Terra Borgese scrive una lettera aperta alla città di Aidone
2) Contestano i turisti in visita a Morgantina e al Museo di Aidone


A dimostrazione dell’amore della prof.Ciantia per la Sua terra nativa linkiamo uno solo dei tanti video da Lei prodotti (il primo in gallo italico, il secondo in lingua italiana):