La Rsa Villa Maria di Leonforte è di nuovo al centro di importanti polemiche

La Rsa Villa Maria di Leonforte è di nuovo al centro di importanti polemiche. Una denuncia ai carabinieri di Enna è stata presentata dal figlio di un assistito, che ha visto ridurre, a suo parere immotivatamente, il ricovero dell’anziano genitore affetto da morbo di Alzheimer. La denuncia ha interessato tre medici e un assistente sociale. I termini della querela sono meglio esplicitati in un nostro articolo assai letto e molto commentato. Villa Maria da tempo soffre di un gap incolmabile: la domanda di aiuto e assistenza nel territorio dell’entroterra siciliano aumenta costantemente, ma i letti a Villa Maria rimangono vuoti per mancanza di richieste.
Le richieste vengono respinte? Ignorate?
Ritenute non adeguate ai parametri di Villa Maria e adeguate invece ai parametri delle realtà private?
Cosa succede nelle segrete stanze? Quali ragioni impediscono alla commissione di ritenere idonei i richiedenti aiuto? Troppo o troppo poco malati.
Troppo o troppo poco adeguati al ricovero sostituito da assistenza domiciliare trimestrale e non sufficiente. Di recente al dott. Iudica, commissario straordinario dell’Asp di Enna, è stato domandato cosa la sanità ennese intendesse offrire ai tanti malati di Alzheimer e cosa si intendesse fare di realtà come Villa Maria. La risposta è stata “Studieremo” ma Villa Maria non verrà attenzionata in merito. Il reparto di malattie neuro degenerative rimane vuoto sebbene i malati aumentano.
Secondo il dott. Iudica il sostegno economico destinato ai caregiver, le persone che assistono malati in casa, ha spinto verso la defezione dei centri di assistenza e cura, ma i molti malati che non usufruiranno dell’aiuto economico verranno penalizzati. Studi anche queste anomalie dott. Iudica i molti familiari costernati dalle mancate risposte della sanità pubblica le saranno grati.