Leonforte. Università Popolare: all’odg rimodulazione giunta e sanità

Leonforte. Sono ricominciate le lezioni all’Università Popolare. Durante le vacanze natalizie molte cose sono successe a Leonforte e dunque i temi trattati, nell’incontro di lunedì, sono stati parecchi e tutti di stretto interesse. La rimodulazione della giunta e della struttura organizzativa del comune. Nomi già presenti nella precedente amministrazione sono ricomparsi e nomi cari ai vertici dell’attuale sanità ennese pure. Turnover in nome dell’anticorruzione e della buona amministrazione, si spera. Cambiamenti che permetteranno di cominciare a governare un paese in crisi cronica, che discute dei sacchetti per la differenziata a carico dell’utenza e dell’annosa questione del Ferro-Branciforti-Capra, in attesa di definitivo ricollocamento nella rete sanitaria regionale ancora in fieri. Molto si è discusso del caso Villa Maria, delle risposte non date e del destino di malati e operatori, si è anche accennato alla costruzione di una nuova grande struttura ambulatoriale privata nei pressi di via Dei Cento Comuni e si è concluso con il pensionamento dell’ultimo primario di medicina generale, il dottore Mario La Porta. Le testimonianze dei migranti argentini, lette dalla professoressa Maria, hanno ricordato agli astanti il 28° anniversario del gemellaggio Leonforte/Paranà. Il sindaco Barbera ha in occasione dell’evento salutato i nipoti dei migranti leonfortesi. Migranti economici dei primi anni del secolo scorso, che oggi la Meloni di Fratelli d’Italia (il partito del primo cittadino leonfortese) racconta come invasori destabilizzatori di tradizioni e cultura nostrane. I Castrogiovanni, i Salamone, i La Porta, che nel primo decennio del 1900 partirono “perché gli andava” trovarono certo ostilità e enormi difficoltà, ma i loro discendenti oggi fanno la classe dirigente della terra che abitano perché di terroni il mondo è pieno.

Gabriella Grasso