TAR Catania: indagato il giudice Dauno Trebastoni di Piazza Armerina

Il giudice del Tar di Catania Dauno Trebastoni è indagato per il delitto di corruzione in atti giudiziari unitamente ad alcuni avvocati, tra i quali Amara e Calafiore. La notizia è stata confermata dalla Procura di Catania dopo la notizia della perquisizione effettuata dalla Guardia di Finanza negli uffici giudiziari del Tribunale amministrativo etneo, diffusa oggi dal quotidiano online Live Sicilia. La perquisizione – tiene a precisare l’ufficio della Procura – ha riguardato esclusivamente il magistrato indagato.
Trebastoni è tra i protagonisti di almeno due vicende che hanno caratterizzato la giustizia amministrativa a Siracusa: su Fiera del Sud più volte è intervenuto sulla vertenza che riguarda la conferenza dei servizi di Fiera del Sud e il contenzioso con il Comune e la Regione e sulla vicenda delle 71 villette di Epipoli.
La Guardia di Finanza si è anche recata nello studio del noto avvocato Attilio Toscano. Anche Toscano è indagato quindi nella maxi inchiesta sulla corruzione giudiziaria condotta dalla Procura di Catania. Toscano, assieme ad Amara, è indagato parallelamente al Tribunale di Siracusa per aver concorso nella bancarotta fraudolenta già contestata agli amministratori di fatto e di diritto della Sai 8 Spa.

Il sottoscritto Avv. Sinuhe Curcuraci, del Foro di Enna, in relazione agli articoli pubblicati nei giorni scorsi, riguardanti la perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Catanianell’ufficio del dr. Dauno Trebastoni presso il TAR di Catania, su espresso incarico del medesimo magistrato rappresento quanto segue.
Il dr. Trebastoni è certo di poter dimostrare la propria totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati, e ha già fornito, e continuerà a fornire, la sua totale collaborazione alla Procura, nella consapevolezza che gli ulteriori accertamenti che egli stesso auspica, e che stimolerà, non lasceranno alcun dubbio sul di luioperato.
Da Magistrato, che per definizione crede nella giustizia, ribadisce la piena fiducia nell’operato della Magistratura.