Valguarnera: incontro istituzionale tra l’assessore regionale ai rifiuti Pierobon ed alcuni sindaci della provincia

Valguarnera. Comuni al collasso per l’alto costo e cittadini inferociti, personale amministrativo che non trova ancora collocazione, raccolta differenziata che non raggiunge in tutti i Comuni gli obiettivi preposti, le Ssr che sono un colabrodo, mega-discarica in fase progettuale. Il grido d’allarme è stato lanciato sabato sera da parecchi sindaci della provincia di Enna durante la riunione tenutasi nell’aula consiliare del Comune di Valguarnera. Presenti i sindaci di Piazza Armerina Nino Cammarata, di Barrafranca Fabio Accardi, di Aidone Enzo Lacchiana, di Catenanuova Carmelo Scravaglieri, il presidente della Srr nonché sindaco di Nissoria, Armando Glorioso e il parlamentare nazionale Andrea Giarrizzo.

Ospite d’eccezione l’assessore regionale al ramo Albero Pierobon che ha argomentato scientemente il nuovo Piano ordinario sui rifiuti, approvato da poco dalla Regione Siciliana e il cui suo primo obiettivo è far decollare la differenziata. “La gestione dei rifiuti in “Sicilia- ha detto l’assessore trevigiano- è stata improntata negli ultimi due decenni all’emergenzialismo. Questa anomala condizione giuridico-amministrativa protrattasi per lungo tempo, ha fortemente limitato il nascere e l’affermarsi di una gestione in linea tecnica, economica e amministrativa, improntata all’evoluzione dell’ordinamento europeo, nazionale e regionale. Speriamo ora di aver voltato pagina anche se rimane ancora molta strada da percorrere”. Uno dei cardini del piano è sicuramente la raccolta differenziata per la quale l’assessore auspica che si raggiungono livelli accettabili in tempi brevissimi. In alcuni comuni ha raggiunto percentuali elevate, come a Valguarnera ove la sindaca Francesca Draià è stata orgogliosa di comunicare che il suo Comune ha raggiunto punte, intorno al 70%. “Debbo essere grata ai miei concittadini –ha esordito- anche se inizialmente le bollette avranno un costo più elevato, nel medio termine ci sarà un abbassamento per tutti, grazie anche agli incentivi economici”. Il sindaco di Barrafranca Accardi ha riferito che nel suo Comune nel 2016 venivano accatastati più di 1000 tonnellate di rifiuti, dopo 2 anni e mezzo con la differenziata hanno raggiunto il 50%. Ma il problema maggiore è costituito dai 60 lavoratori amministrativi che ancora non è noto dove dovranno transitare. “Gli Ato- ha proseguito Accardi- hanno lasciato molti debiti ai Comuni e Barrafranca è un comune in dissesto. Invito l’assessore a predisporre un tavolo regionale per dare ordine ad un sistema che fa acqua da tutte le parti”. Forte preoccupazione per la ventilata mega-discarica di cui si parla e che riguarderebbe Agira, Centuripe, Regalbuto e Catenanuova. Diversi i campanelli d’allarme lanciati dai rispettivi sindaci di questi Comuni. A farsi interprete sabato, del malcontento generale il sindaco di Catenanuova Scravaglieri e diversi attivisti del comitato “no discarica” presenti in Aula. “Presso il Comune di Centuripe –ha detto Scravaglieri è stato presentato un progetto per una mega-discarica. Nel territorio c’è forte allarme e la politica su questo fronte è stata latitante. Chiediamo all’assessore cosa c’è di vero”. Pierobon anche se non si è sbottonato più di tanto sull’argomento, ha riferito lapidariamente che ad oggi non c’è alcuna azione concreta, per cui i cittadini possono state tranquilli. Il presidente della Srr Glorioso ha fatto una cronistoria del sistema rifiuti in provincia: Alcuni decenni addietro- ha riferito- il canone da pagare era inserito nei bilanci comunali ed il costo era 1/3 dell’attuale. Con Cuffaro nacquero gli Ato e tutto diventò un carrozzone politico-clientelare. Da noi successivamente si optò per una società consortile che era imprenditrice e controllante. Dico solo che dal 2004 ad oggi si sono accumulati oltre 100 milioni di debiti. Qualcuno si aspettava che fosse la politica regionale ad appianare il tutto, ma non è stato così e di questo scempio siamo tutti responsabili”. Ciononostante comunica Glorioso, sotto la mia presidenza abbiamo approvato la dotazione organica, ricollocando 340 persone ed affidando il servizio in house, rimangono da collocare solo 60 persone che sono gli amministrativi e che spetta ai Comuni assorbirli”. Nino Cammarata sindaco di Piazza Armerina, il cui servizio rifiuti appartiene al distretto di Caltanissetta ha sottolineato come nel suo Comune ci siano lavoratori che non percepiscono indennità da due anni con gravi ripercussioni familiari. Lacchiana ha chiesto all’assessore notizie su un impianto finanziato per il suo Comune. Un altro delicato problema sollevato dal sindaco Draià è stato quello relativo alle difficoltà da parte dei consigli comunali ad approvare i piani economici finanziari. Netta la risposta dell’assessore: “i consigli comunali- ha risposto- sono liberi di approvare o meno, se ci sono discrepanze sui numeri saranno i revisori dei conti a controllarne la veridicità”. Il parlamentare Giarrizzo infine, facendosi interprete della preoccupazione degli abitanti della zona nord, Agira, Centuripe, Catenanuova e Regalbuto ha detto che i nostri territori rappresentano un bene da salvaguardare e che il M5S è a disposizione del governo regionale per qualsiasi problema attinente al tema rifiuti.

Rino Caltagirone