Ato Rifiuti Enna. Presidente SRR Glorioso: Lavalle (CGIL) è corresponsabile, lavoratori non fatevi abbindolare

In riferimento alle dichiarazioni del segretario della funzione pubblica della, CGIL Giovanni Lavalle,  relativa alla situazione di attuazione degli adempimenti previsti dalla legge 9 del 2010 e di competenza della società di regolamentazione dei rifiuti, SRR, cui attribuisce gravi responsabilità (vedi notizia al link https://www.vivienna.it/2019/02/11/cgil-scrive-ad-assessore-regionale-e-prefetto-sui-disservizi-della-gestione-dei-rifiuti-in-provincia-di-enna/?fbclid=IwAR36_GPUtk1_iDtj3vDLASYgk1uVf_E07PHFffoaKpCI9LVlM9jwWL7_Gp0) 

arriva a tamburo battente la risposta del Presidente della SRR Armando Glorioso.

“Le accuse fatte da Giovanni Lavalle alla SRR sono infondate e ingenerose .  La SRR  in due anni e mezzo ha fatto quello che non era stato fatto nei precedenti 8 anni. Centinaia di famiglie hanno finalmente trovato la stabilità e ogni Comune si é reso autonomo  rispetto al mostruoso ATO Enna EUNO SpA, raggiungendo livelli di raccolta differenziata tra i primi in Sicilia. Restano ancora vero 60 persone, e forse meno, da occupare , considerato che alcuni hanno chiesto il congedo.  Questo è dovuto alla lentezza con cui alcuni lavoratori anziani stanno andando in pensione rispetto alle previsioni e per quanto riguarda gli amministrativi al fatto che alcuni Comuni non vogliono gli amministrativi , tra questi proprio il Comune di Villarosa , dove La Valle ha molta influenza!

Le difficoltà citate sono state evidenziate e sono sotto osservazione da parte della SRR che ha inoltrato le dovute denunce  agli organi competenti,  ai quali non si può certo sostituire. Vedi per esempio la denuncia  fatta, nei giorni scorsi, per la presenza nei cantieri  di lavoratori fuori bacino. Troppo comodo per chi come Giovanni Lavalle è stato corresponsabile, insieme ad altri e alla politica in generale,  dell’affollamento di lavoratori e la creazione del vecchio carrozzone ATO,  ora fare la parte del difensore dei lavoratori. Giovanni Lavalle ora intende lavarsi la coscienza con questi comunicati e sproloqui facendo finta di essere un difensore dei lavoratori. Invito i lavoratori a non farsi abbindolare da chi fa finta di difenderli. Il CDA della srr può anche andarsene subito a casa , ma si avverte che  qualora dovesse cessare la sua attività, una mancanza di continuità  non farebbe che danneggiare ulteriormente la prospettiva dei lavoratori. Al posto di curare la malattia noi vogliamo eliminare il medico?”