Rifiuti Enna: dimissioni del CdA della SRR, Glorioso e Bevilacqua, la SRR entra in crisi

L’assemblea della Srr, tenutasi negli stabilimenti della discarica di Cozzo Vuturo, che aveva all’ordine del giorno la mozione di alcuni sindaci che chiedevano dopo oltre 2 anni il rinnovo del consiglio di amministrazione, si è conclusa con le dimissioni di Glorioso e Bevilacqua, componenti il CdA della stessa Srr.
Per l’occasione erano presenti 13 rappresentanti dei comuni, quasi tutti sindaci ed a capeggiare la mozione del rinnovo del CdA era il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, assieme al sindaco di Leonforte Barbera. Non c’è stato voto di sfiducia, ma appena è stata fatta la richiesta di rinnovo del CdA Glorioso e Bevilacqua si sono dimessi evitando lungaggini e critiche inutili. I sindaci dei comuni di Enna, Leonforte, Nicosia, Sperlinga, Barrafranca sono stati i più critici nei confronti del consiglio di amministrazione presenti poi i sindaci di Assoro, Licciardo, di Villarosa, Fasciana, l’Assessore Bannò di Agira, Zappulla di Gagliano, l’assessore Cacciato di Cerami e un assessore di Aidone, presente il presidente del collegio sindacale dott. Domenico Oliveri.
Il presidente Glorioso ha illustrato per grandi linee il lavoro fatto nei due anni di mandato svolti. Ha ricordato il successo per avere transitato la provincia di Enna nel nuovo sistema dei rifiuti, ha ricordato di avere dato tranquillità con la ricollocazione di 350 dipendenti, ed ha sottolineato in particolare di avere riavviato l’impianto di Cozzo Vuturo. Ha voluto ricordare anche i punti critici da risolvere come l’avvio definitivo dell’impianto di Cozzo Vuturo che dovrebbe avvenire entro la fine del mese di marzo, i 53 dipendenti che ancora restano da ricollocare, per i quali si era già trovata una soluzione anche alla luce dell’annunciato fallimento di EnnaEuno (il Tribunale di Enna ha già deciso), ha elencato quei comuni che ancora non hanno fatto la gara dei sette anni per l’affidamento del servizio, la situazione debitoria della Srr per il mancato pagamento da parte dei comuni delle quote di partecipazione. Glorioso ha relazionato su tutta l’attività svolta nei due anni precedenti, ha evidenziato i successi e i punti critici ancora da risolvere. La maggioranza dei sindaci ha espresso l’indicazione la volontà di cambiare il CdA e seduta stante Gorioso e Bevilacqua si sono dimessi.

Antonio Bavilacqua – Armando Glorioso

A questo punto si apre un vuoto politico nella governance della Srr, ora bisogna andare con un’urgenza alla elezione del nuovo CdA della SRR senza perdita di ulteriore tempo. ”Dopo 2 anni di intenso lavoro non retribuito né indennizzato si è arrivato alle dimissioni – ha dichiarato Glorioso – Da tempo sollecitavamo qualche altro sindaco a fare parte del CdA, ma finora tutti si erano rifiutati, probabilmente per il pesante fardello che chi fa parte del CdA si trova a gestire. Avere ereditato la gestione della ex Ato EnnEeuno spa, che ha creato in provincia di Enna dal 2004 al 2017 milioni di euro di debiti e prodotto un servizio scarso, non è stato facile. Se i sindaci presenti a Cozzo Vuturo pensano di averci fatto un torto si sbagliano, ci hanno fatto un regalo! Noi abbiamo la coscienza a posto, abbiamo fatto tutto quello che era possibile e credo che abbiamo fatto tanto bene. Certo 53 persone ancora non hanno la ricollocazione ma non è colpa nostra. Intanto la provincia di Enna non è più fanalino di coda in Sicilia per la raccolta differenziata. Ora sindaci si devono assumere la responsabilità di dare alla Srr un’altra guida e con una certa velocità. Noi ci ritiriamo in buon ordine e con molta umiltà”. Il nostro lavoro come CDA della SRR – ha dichiarato l’avv. Antonio Bevilacqua, sindaco di Pietraperzia – in questi anni è servito a superare le criticità maggiori del superamento del sistema marcio dell’ATO. Bisogna ritornare con la memoria a quando bisognava avviare le assunzioni e far partire i cantieri nei singoli comuni, si litigava su tutto e non si risolveva mai nulla. In questi mesi si sono risolti problemi nella gestione dei rifiuti che sembravano insuperabili e di questo occorre dare merito al Presidente del CDA che si è fatto carico del carico maggiore di lavoro. Alla fine del nostro lavoro devo, invece, dare atto ad Armando Glorioso di avere svolto questo ruolo come in pochi avrebbero saputo fare”.