Enna. Incremento dell’incidenza tumorale nell’ennese: soltanto panico o serio allarme giustificato?
Enna-Provincia - 25/03/2019
Fonte: Registro Tumori Integrato (Accreditato AIRTUM- IARC) Catania –Messina-Siracusa-Enna
La crescita più o meno diffusa dell’incidenza tumorale purtroppo non emerge nelle rilevazioni ufficiali, poiché i registri finora accreditati operano su campioni di popolazione di grandi dimensioni e su territori con sedi di rilevamento decentrate. Inoltre esse impattano con delle criticità reali: la mole di dati da esaminare e le informazioni desunte tra le varie fonti. Le fonti primarie sono le SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera), i referti di Anatomia Patologica e i Certificati di morte, Le fonti secondarie sono invece le cartelle cliniche, l’anagrafe delle esenzioni tickets e le informazioni provenienti dai medici di famiglia.
l’Archivio delle SDO e quello dei certificati morte sono le uniche fonti informatizzate di cui i Registri possono disporre, essendo queste raccolte nei database centralizzati dei Dipartimenti epidemiologici delle Regioni. Per quanto riguarda invece i referti di Anatomia Patologica e gli archivi clinici di oncologia e radioterapia, bisogno purtroppo notare che la digitalizzazione varia a seconda delle realtà locali. Pertanto si devono ancora fare i conti con diversi metodi di informatizzazione, non considerando soprattutto l’universo di coloro che si sottopongono a cure, diagnosi o accertamenti in centri specializzati fuori dalla propria provincia o, addirittura, dalla propria regione di appartenenza.
Come se ciò non bastasse a compromettere l’attendibilità delle rilevazioni ufficiali, le certificazioni di morte ai fini ISTAT sono state attribuite – almeno fino all’ultimo ventennio – ad arresto cardiaco o scompenso cardiocircolatorio, anche per una questione di riservatezza di dati sensibili. Pertanto – rispetto al passato – dalle rilevazioni ufficiali emerge paradossalmente che il decesso per malattie tumorali è in netta diminuzione; ma le cose non stanno affatto così ed i cittadini ne sono ben consapevoli.
Come ovviare a tale inconveniente e fare in modo di rilevare l’esatta dimensione del problema ai fini della prevenzione e il controllo dei fattori di rischio?
Gli amministratori dei comuni del territorio – essendo i primi tutori della salute dei propri cittadini – dovrebbero far sentire a pieno la propria voce a favore dell’istituzione di registro dei tumori dell’ASP (popolato da dati, provenienti da fonti secondarie, a cura di appositi registri comunali) per la rilevazione dell’incidenza delle malattie tumorali. A tale scopo, attraverso il trattamento organizzato e sistematico delle informazioni provenienti dai medici di famiglia si potrebbe meglio analizzare e descrivere l’entità del fenomeno rispetto ai costosi e poco attendibili rilevamenti campionari su grandi dimensioni.
Mario Alberti (Sociologo, esperto in studi sulla popolazione)