Valguarnera: interrogazione su scuola Pavone ed atto di indirizzo su Tosap

Valguarnera. Una interrogazione e un atto di indirizzo destinate all’amministrazione comunale, firmate dai capigruppo consiliari di opposizione e maggioranza Concetta Dragà e Filippa D’Angelo:

La capogruppo di FI Concetta Dragà, (opposizione), chiede al sindaco, attraverso una interrogazione, di rivedere l’ordinanza di chiusura della scuola media “A. Pavone” n. 36 del 4 maggio 2018. La struttura costruita negli anni 60 era stata chiusa, con sospensione dell’attività didattica,  per problemi strutturali segnalate dall’ufficio tecnico-comunale. Gli alunni a seguito della chiusura vennero spostati in un’ala della elementare Don Bosco. “Dalle risultanze dello studio dell’ing. Giuseppe Garufi, tecnico incaricato dall’amministrazione – scrive la Dragà –  è emerso che la struttura presentava delle criticità che potevano compromettere la stabilità presentando da subito un collasso ai carichi verticali in assenza di sisma e, pertanto, nelle condizioni in cui si trovava era inadatta alla destinazione d’uso. Constatato che la struttura della Scuola Media “A.Pavone” è suddivisa in diversi corpi di fabbrica  e precisamente: Corpo A – palestra  con altezza  di mt. 7,30;  B  – spogliatoi  con altezza di mt. 3,40;  C  – ala di passaggio con altezza di mt. 3,4; D  – auditorium   con altezza di mt. 6,20;  E  – ala di passaggio con altezza di mt. 3,40;   F   –  ala di passaggio con altezza  di  mt. 3,40   G  – ala scolastica  con altezza  6,40;  H –  ala scolastica con altezza  10,20.

“Preso atto che la ristrutturazione è subordinata all’avviso del MIUR 35226 del 16/08/2017 ed  ha una previsione di un costo di € 3.900.000,00 nella programmazione triennale 2018/2020, e quindi , non avendo certezza nella corresponsione  del finanziamento richiesto, l’esponente di FI chiede di conoscere per iscritto: “quali interventi strutturali sono previsti nei corpi di fabbricati A,B,C,D,E, tali da pregiudicare l’incolumità pubblica  e se , non ritiene opportuno al fine di evitare un danno all’erario con il perdurare delle strutture  chiuse  (creando un altro asilo nido abbandonato per incuria delle amministrazioni degli anni 2000) di rivedere l’ordinanza 36/2018 ed  in parziale modifica escludere i corpi di fabbrica citati.”

La capogruppo UDC Filippa D’Angelo (maggioranza),  attraverso un atto di indirizzo, chiede invece al sindaco e al presidente del consiglio comunale, la riduzione della tassa sul suolo pubblico la cosiddetta Tosap, da discutere al primo consiglio utile. “Premesso- scrive la D’Angelo- che la tassa Tosap è un canone che devono pagare tutti i pubblici esercizi che svolgono la propria attività all’esterno dei propri locali su aree di proprietà comunale e che molte di queste attività insistono sul centro storico e occupano il suolo durante il periodo estivo, elementi, questi, che vanno presi in considerazione perché al cittadino o al turista va concesso di poter usufruire dei servizi al meglio, ossia prendere una consumazione all’aperto per godere del clima  e poter assistere alle manifestazioni che, solitamente, vengono fatte. Considerato che la  tassazione del suolo pubblico , per i tavoli e le sedie all’esterno dei locali, con pagamento prima dell’inizio della stagione estiva, può gravare notevolmente sulle attività commerciali, già mortificate dalla crisi in cui verosimilmente versano, è una cifra che forse risulta insostenibile economicamente, tanto da optare per non svolgere l’ attività all’esterno o a limitarla in un’ottica di sviluppo turistico e di riqualificazione del centro storico, affinché lo stesso sia fruibile e vitale, con bar, ristoranti e locali che hanno tavoli e sedie all’esterno, come sempre è avvenuto. L’esponente dell’UDC chiede al sindaco e alla giunta comunale di valutare la possibilità di esentare dal pagamento, o ridurre lo stesso, per quelle attività che, dietro richiesta di godimento del suolo pubblico, si impegneranno ad abbellire lo stesso (con piante, fiori…) e a garantire eventi che possano essere di attrazione per i cittadini residenti, ma soprattutto come messaggio di accoglienza ai nostri cittadini all’estero o ai turisti che avranno voglia di soggiornare a Valguarnera, così da lanciare il messaggio che il suolo libero non deve essere utilizzato come “moneta” per il Bilancio comunale.

 

Rino Caltagirone