Nicosia, al via la rappresentazione Sacra itinerante de “La Casazza”

Oggi, domani e domenica non prendete impegni! Venite a Nicosia ad assistere alla rappresentazione Sacra itinerante de “La Casazza” che, dopo la “riscoperta” dei testi da parte del dr. Giovanni D’Urso, appassionato di storia locale, e grazie all’impegno di un vero e proprio “pool” tra associazioni, compagnie teatrali, enti e singole persone, quest’anno si giunge alla quarta edizione.

E piano piano si sta arrivando a quel periodo aureo di secoli fa in cui la Casazza di Nicosia era celebre in tutta la Sicilia, un fiore all’occhiello, anzi un vanto, quasi un diamante incastonato in una collana di gemme preziose che è la Settimana Santa di Nicosia (che, ormai da 4 anni, ci abitua con la Casazza a ridosso della Domenica delle Palme e con “U Scuntro” la domenica di Pasqua. Quest’anno, a differenze delle altre tre edizioni precedenti, le scene abbracceranno anche l’Antico Testamento. “Anche”, perché l’opera omnia de “La Casazza” abbraccia diverse scene sia dell’Antico che del Nuovo Testamento: un tempo tutte le scene venivano rappresentate “in un sol colpo” coinvolgendo tutti gli strati della società nicosiana e, quasi presi dall’agonismo (sano), si faceva a gara su chi rappresentava la scena migliore, curando anche i minimi dettagli del vestiario. La riedizione della Casazza da quattro anni a questa parte invece gode di una politica diversa, per certi versi innovativa e quasi “magica”: non vengono rappresentate tutte le scene ma segmentate di anno in anno, quasi come un percorso, una stasi riflessiva, un concentrato di emozioni e pathos unici di anno in anno, un climax ascendente in cui lo spettatore viene coinvolto e catarticamente vive la scena che lo pervade e lo introduce nei misteri pasquali che vivrà nei giorni seguenti. Un percorso, una catarsi, uno spunto di riflessione che cambia di anno in anno non solo con la messa in scena di diversi episodi, ma anche con la scelta di luoghi differenti, facendo anche conoscere una Nicosia paese, culla e teatro che si piega, o meglio che accoglie i propri figli e si esalta assieme ad essi in una cornice, anzi in un quadro con tinte sempre diverse e nuove per ogni edizione, che solo con la presenza fisica si può comprendere. Altrimenti restano solo parole. Ecco perché domani e fino a domenica bisogna essere a Nicosia. Per non pentirsi un domani di non aver assistito a questo Kolossal antico-moderno, questo misto di emozioni, questo turbinio di tinte che solo il paese di Nicosia può offrire.

Alain Calò