Piazza Armerina. Consigliera comunale Zagara: “al comune una paralisi del settore economico finanziario”

“In questi giorni imperversa la polemica sulle bollette della TARI, bollette che sono state inviate prima della scadenza, anticipando la data dal 30 Giugno al 30 Aprile 2019, giustificando tale decisione, con la necessità di fare cassa per poter pagare gli stipendi ed alcuni servizi. Niente di più falso. C’è da sottolineare che, la modifica della data delle bollette TARI, e non solo, deve seguire un iter burocratico amministrativo ben normato. La proposta deve essere inviata al consiglio comunale che deve votarla e approvarla, e deve contenere gli estremi della delibera approvata dal consiglio comunale, tutto l’iter è comunque validato dall’approvazione del bilancio, cosa ancora ad oggi ben lontana, senza un rendiconto ed un bilancio, siamo un ente strutturalmente deficitario quindi non si possono cambiare le scadenze ma adoperarsi per approvarne la programmazione dello stesso.
L’ultima delibera di consiglio comunale nel merito è la nr. 36 del 13 Aprile 2017, delibera che per legge deve essere riportata come riferimento sulla nuova delibera e gli estremi della delibera approvata dal consiglio comunale, riportate sulle bollette, così come si evince da una qualsiasi bolletta degli anni precedenti. Una procedura diversa, quale quella in essere, rende l’atto viziato e la bolletta impugnabile di fronte alla commissione tributaria. Purtroppo, sono già diversi i cittadini che si stanno recando all’ufficio tributi per chiedere chiarimenti in merito alle bollette già recapitate, ma non per chiedere quale iter sia stato seguito per modificare le date di scadenza delle stesse, bensì per chiedere cosa abbia portato l’ufficio tributi ad inviare agli utenti le bollette che fanno riferimento non a l’anno in corso 2019 ma a quello già trascorso, il 2018. Risulterebbe infatti, che siano state inviate circa 500 bollette, trascritte in modo errato dall’ufficio tributi, creando il dissenso dei cittadini e soprattutto confusione in quanto trattasi di tributo già pagato.
Alcuni cittadini piazzesi, si vedranno recapitare una seconda bolletta in quanto dovranno essere inviate quelle dell’anno in corso, oltre a ciò bisogna considerare anche il disagio dei dipendenti che devono rispondere in modo esaustivo ai chiarimenti richiesti. Tale errore purtroppo, ha creato un danno economico all’ente, se si considera che si sono spesi, fra stampa ed invio, ben Euro 5,00 per ciascuna bolletta. Appare evidente, come la riorganizzazione delle funzioni dirigenziali, dette TPO, che ha determinato la sostituzione al vertice, sia caratterizzata da disorganizzazione e mal funzionamento. Ad oggi, viviamo una paralisi del settore economico finanziario, che addossa la colpa a tutti, tranne che alla gestione stessa, ed un ufficio tributi che pur di far cassa, invia ben diecimila bollette con un vizio di forma che porterebbero ogni cittadino ad impugnare l’atto così da creare danno erariale, enorme, all’ente. Mi chiedo per l’ennesima volta, perché tenere bloccati ben quattro milioni di euro?”.

Comunicato stampa della Consigliere comunale Anna Zagara