San Fratello – Nicosia – Aidone – Piazza Armerina: un legame storico da Nord a Sud per un percorso turistico ed enogastronomico sulle tracce del galloitalico

Da San Fratello ad Aidone passando per Nicosia e Piazza Armerina, senza dimenticare Sperlinga, si snoda in quattro giorni di convegni ed eventi il filo di un legame antico che riemerge sotto la spinta degli eredi di quei “lombardi” che oltre 900 anni or sono lasciarono le loro contrade per trovare fortuna nella ricca Sicilia ancora in mano agli arabi.

In Sicilia sulle tracce degli Aleramici erano venuti nel 2017 e 2018 Fabrizio Di Salvo e Roberto Maestri, l’autore della ricerca “Aleramici in Sicilia. Storia di una emigrazione dimenticata”, tragicamente scomparso lo scorso ottobre. Si erano svolti incontri e convegni a San Fratello, a Palermo, a Piazza Armerina. Nel corso di questi era stato presentato il progetto pluriennale “Aleramici in Sicilia” ben descritto dalle parole di Roberto Maestri “Il progetto intende creare un contenitore che permetta a territori, che oggi si presentano profondamente diversi, di ritrovarsi in un programma di respiro internazionale, nel rispetto delle tradizioni di una Sicilia che, in epoca medievale, rappresentò un vero “laboratorio” di accoglienza” . Ora il progetto, tenacemente perseguito da Fabrizio Di Salvo e dall’Associazione “I Marchesi del Monferrato” è ripartito seguendo un nuovo filo, quello delle tracce evidenti lasciate dai “lombardi” nei dialetti dei paesi che ormai comunemente vengono chiamati galloitalici. Da qui le quattro giornate ospitate nei paesi galloitalici per eccellenza: San Fratello per primo, giorno 5 maggio, Nicosia il 6, Aidone il 7 e Piazza Armerina l’otto maggio. Tutte e quattro le giornate saranno introdotte da Fabrizio di Salvo che, dopo il doveroso ricordo di Roberto Maestri, presenterà il Progetto Aleramici in Sicilia e l’Itinerario “Le vie Aleramiche”  e si soffermerà sulla necessità di recuperare la memoria di un’immigrazione medievale che ha caratterizzato tra Piemonte, Liguria e Sicilia l’identità di un popolo. In ciascuna giornata saranno toccati diversi temi, accompagnati da eventi.

A San Fratello (Museo Ermenegildo Latteri 5 maggio, ore 9,00), si approfondiranno vari aspetti relativi alla lingua galloitalica nella prospettiva di un riconoscimento costituzionale (relatori i professori Dario Caroniti e Giuseppe Foti dell’Università di Messina, Luigi Carroccetto e Alfonso Di Giorgio).

A Nicosia (Sala Consiliare g. 6 maggio, ore16) sarà il professore Salvatore Trovato a parlare del lessico e della cultura dei galloitalici di Sicilia. Salvatore Lo Pinzino si intratterrà sul galloitalico di Sperlinga e sull’arrivo in quella cittadina della famiglia dei Ventimiglia. Sperlinga, assente come paese ospitante, sarà presente sia a Nicosia che ad Aidone con l’intervento di Lo Pinzino e di Salvatore Lo Sauro che traccerà la rete socio turistica degli Aleramici in Sicilie e illustrerà il progetto del festival del galloitalico itinerante e della memoria storica locale. La comunità locale sarà rappresentata dall’Associazione Città Invisibili con una pièces teatrale e da Patrizia Venuta che parlerà di Alma Mater. Alla ricerca delle radici comuni.

In Aidone (alla Rocca di Cerere Factory, meglio conosciuta come ex Macello, g. 7, ore 16)   oltre agli interventi già menzionati di Di Salvo, Lo Pinzino e Lo Sauro, Lavinia Garsia presenterà la mostra di Adelasia a Piazza Armerina. Franca Ciantia e Attilio Trovato  parleranno della parlata galloitalica di Aidone e delle nuove prospettive per lo studio dei dialetti. A conclusione Valeria Fonti e Maria Pina Pittà argomenteranno sulla Contessa Adelasia in Aidone. Un momento per fare chiarezza sul nostro personaggio, fondatrice della Chiesa di santa Maria La Cava e dell’annesso monastero dei Benedittini e ricordata nel nome da sempre attribuito alla torre campanaria antistante la piazza Cordova. La contessa di Adernò è stata spesso confusa con la più famosa moglie di Ruggero. Valeria Fonti la ricorderà attraverso una breve ricostruzione storica e Maria Pina Pittà canterà le sue vicende alla maniera dei cantastorie “U cuntu da Cuntissa”. Personaggi in costume medievale accompagneranno l’intervento.

A Piazza Armerina (Ex chiesa di Sant’Anna vecchia, g. 8, ore 16), oltre ai menzionati interventi di Fabrizio di Salvo e Salvatore Lo Sauro, il professore Francesco Barone dell’Università di Catania parlerà di Simone Aleramico e la prof.ssa Rita Loredana Foti dell’Università di Palermo si soffermerà sull’importanza delle fonti onomastiche nello studio dell’emigrazione “lombarda” in Sicilia. Sarà presente Roberto Cerrato, il direttore del sito UNESCO “I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” che tratterà dei forti rapporti tra quel territorio patrimonio dell’umanità e la Sicilia.

All’organizzazione della giornata aidonese, che ha ottenuto il patrocinio del Comune, hanno contribuito il neonato EcoMuseo “i semi di Demetra” (la sua presidente, Maria Rosaria Restivo modererà gli interventi), l’Università del Tempo Libero di Aidone e l’Associazione Contessa Adelasia. Saranno i nuovi amministratori eletti nella tornata elettorale di domenica scorsa a onorare l’impegno preso da quelli precedenti con il patrocinio. Il convegno darà molta visibilità ai nostri comuni  in aree come quelle del Monferrato che sembrano tanto lontane da noi e che invece sono vicine per  peculiarità storiche e linguistiche e particolari colture agricole come il nocciolo e alcuni vitigni. Il progetto d’altra parte non intende limitarsi alla riscoperta, e valorizzazione, dei legami storici tra i territori, ma auspica di diventare anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico.

a cura di Franca Ciantia