Sindaco Leonforte segnala illegittimità del D.G. Ato Idrico 5 Enna

Convocata per lunedì prossimo la riunione dei sindaci dell’Ato Idrico 5 di Enna, tra i vari punti la richiesta del Sindaco di Leonforte che ha segnalato l‘illegittimità della nomina del Direttore Generale dell‘Ato Idrico 5 Enna. Il tutto parte già a dicembre dello scorso anno quando l’Amministrazione Barbera richiedeva alle società partecipate di trasmettere copia di documentazione contabile e amministrativa per potere procedere alla relativa revisione ordinaria. Sempre il primo cittadino rilevava da una verifica sul sito istituzionale dell’ATO 5 è emerso che in data 30.9.2016 a firma del Commissario Angela Scaduto l’ing. Guccione veniva prorogato nell’esercizio delle sue funzioni fino alla conclusione della fase di liquidazione dell’ATO 5 di Enna. Per cui viene fatto rilevare che la nomina dell’ing. Guccione risale al 18.12.2008 e che l’inerzia che accompagna la definizione delle procedure di liquidazioni dell’ATO 5 e, parallelamente, di avvio della piena operatività dell’ATI ha posto le condizioni per un’assunzione sostanzialmente a tempo inderminato (quanto dedotto si rileva un evidente conflitto di interessi, palesa una verosimile violazione del DL 165/2001 e DL 112/2008).
Il Sindaco Barbera continua ad affermare che la situazione anomala appare aggravarsi alla luce degli ultimi lavori dell’Assemblea ATI del 24 maggio 2019, nel corso del quale –con voto contrario del Comune di Leonforte – su proposta del Sindaco di Enna Maurizio Dipietro -l’Assemblea dava mandato all’ing. Guccione di attuare un piano per determinare l’avvio della piena operatività dell’ATI stessa, già in notevole ritardo. Barbera ci va abbastanza duro: “incredibilmente il DG dell’ATO 5 Enna, in palese conflitto di interessi, dapprima ha dilatato i tempi di avvio dell’ATI ed oggi si trova investito del gravoso compito di curare la procedura di subentro delle funzioni, competenze, personale, contratto di servizio dell’ATO 5 in liquidazione all’ATI di Enna”. Per tale motivo il Comune di Leonforte diserterà i lavori ATI fino a quando, in via pregiudiziale, l’Assemblea non porrà in discussione la verifica su eventuali incompatibilità del CdA e la verifica sulla legittimità dell’incarico all’ing. Stefano Guccione.

Per dovere di informazione il Presidente della Regione Musumeci ha istituito a novembre dello scorso anno una Commissione, ai sensi dell’art. 12 della Legge n. 19/2015, al fine di valutare la gestione della società AcquaEnna per verificare eventuali inadempienze contrattuali che avrebbe potuto portare allo scoperto le inadempienze di AcquaEnna per procedere, eventualmente, alla rescissione del contratto trentennale. Nonostante ufficialmente coinvolti i 19 comuni dell’ATO Idrico sembrerebbe che solo 4 hanno trasmesso la relazione specifica del proprio Comune per individuare le criticità del servizio idrico. Gli altri 14, con il loro silenzio, hanno fatto sì che la Commissione concludesse i suoi lavori non individuando inadempienze del gestore privato, a parte il componente dei comitati per l’Acqua Pubblica. SUI social molte le accuse sulle responsabilità di tutti i fronti politici, compreso il M5S, con i suoi consiglieri, anche di minoranza in qualche Comune, e con l’Amministrazione di Pietraperzia M5S silenziosa. La Commissione ha lavorato per diversi mesi. La Commissione ha concluso i suoi lavori affermando che la gestione di AcquaEnna è ineccepibile. Il contratto con AcquaEnna è fino al 2035.

Anche Rosy Bindi quando Presidente della Commissione Nazionale Antimafia dichiarò cose gravissime, durante il suo intervento presso la Prefettura di Enna nel novembre del 2016.
vedi link:
Rosy Bindi: “La mafia c’è anche ad Enna”