Aidone. Morgantina: storia di incendi annunciati


I primi fuochi della stagione hanno colpito duro aggredendo la zona archeologica di Morgantina, abbandonata da anni alle sterpaglie e all’incuria. È innegabile il fatto che le poche volte che si è intervenuto, sempre con colpevole ritardo, l’opera di diserbo ha riguardato solo le emergenze dell’agorà e delle zone che fanno parte del breve circuito turistico, lasciando tutto il resto, comprese le case della Collina Ovest, e i loro preziosi mosaici, alla voracità delle erbe infestanti e dell’ailanto che ormai sta creando una vera e propria foresta. Non sappiamo se gli incendi siano dolosi, o dovuti ad un gesto avventato o all’autocombustione, la cosa certa è che era facile prevedere che potesse succedere: l’erba alta e ormai secca ha conquistato ogni interstizio, ogni angolo!

Il senatore pd Faraone, che nel maggio scorso aveva denunciato la situazione con un video, è intervenuto chiedendo la testa di chi ha permesso che questo scempio si verificasse, “a cominciare dal presidente Musumeci” (che continua a mantenere l’interim dei BB. CC. e AA), tralasciando il fatto che tutti i governi regionali, compreso quello di Crocetta di cui il Pd faceva parte, sono ugualmente colpevoli nel considerare la crescita dell’erba una calamità imprevedibile. A stretto giro per la Regione ha risposto l’assessore alla Salute Ruggero Razza che ha negato che si siano verificati danni ai beni culturali di Morgantina.

“L’incendio non ha interessato le strutture archeologiche nè i percorsi interni destinati al pubblico. Al contrario, è stato prontamente arginato dagli operai dell’impresa, a cui la dirigente responsabile dell’Area archeologica, che è molto vasta, aveva affidato i lavori di scerbatura e pulizia finanziati dal dipartimento dei Beni culturali”. Questa era la situazione a seguito dell’incendio di venerdì che aveva lambito le Terme e si era esteso verso la collina ovest.

Ma un altro incendio si è sviluppato sabato interessando, sembra, l’area retrostante il Teatro. L’Assessore promette che con l’istituzione del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, a dirigere il quale in questi giorni è stata nominata l’architetto Vera Greco, le cose dovrebbero cambiare e, dal momento che le entrate resteranno al Parco, questi problemi potrebbero essere risolti più efficacemente. Ma sono ormai dieci anni che si vive di promesse mai mantenute, esattamente dal 2009, l’anno del rientro degli Acroliti che segnò la grande stagione dei rientri accompagnati da progetti mai realizzati e promesse di soldi che, quando e se sono arrivati, sono stati spesi in progetti inutili lasciando il museo e l’area archeologica senza alcuna risorsa finanziaria per l’ordinaria gestione e manutenzione.

È profonda l’amarezza e il senso di impotenza che prende tutti, ma questa volta sembra che la cittadinanza rappresentata nelle numerose associazioni non voglia restare passiva e continuare a subire, la Proloco ha subito pubblicato su Facebook la notizia e le foto delle zone devastate. L’Ecomuseo “I semi di Demetra” e tutte le associazioni rappresentate al suo interno prendono posizione duramente perché queste situazioni non si ripetano mai più, perché non si debba presentare puntualmente ogni anno lo stesso problema, e promettono azioni forti. Dichiara il presidente del Comitato Cittadino Angelo Drago “Come Comitato Cittadino di Aidone abbiamo anche noi inoltrato missive agli enti preposti denunciando lo stato di degrado e soprattutto lo stato di pericolo che corrono quei pochi turisti che decidono di visitare il sito in queste condizioni. Quello che è successo non è un incidente ma è un fatto annunciato che ha delle responsabilità precise, che solo per fortuna non si è tramutato in tragedia, ed è per questo che che è ancora più responsabile”.

E la presidente dell’Archeoclub Lilia Raffiotta “A nome dell’Archeoclub che rappresento, sono d’accordo che è necessaria un’azione di ferma protesta per evidenziare l’incuria e la disattenzione continua di chi è preposto alla tutela di uno dei beni più preziosi della Sicilia. Ricordo a tutti che quando noi cittadini abbiamo protestato in modo fermo, coinvolgendo i mezzi di comunicazione anche nazionali e ottenendo dei risultati positivi. Così è accaduto parecchi anni fa, quando abbiamo chiesto con decisione il rientro dei beni trafugati, così è stato a proposito degli Argenti per i quali abbiamo ricevuto delle promesse e per i quali ci batteremo perché non siano portati ancora via e lo scorso anno a proposito della dea che Sgarbi voleva portare via. A questo punto occorre un impegno sistematico e costante dell’Assessorato che ogni anno nel periodo adatto si occupi della pulizia del sito. Non é giusto che i turisti che pagano per visitare il sito vedano solo sterpaglia. Tante volte sono state impegnate somme importanti per opere inutili e trascurate quelle importanti come la pulizia e la cartellonistica. Il povero turista gira senza un punto di riferimento. Adesso dobbiamo dire Basta!” L’ex presidente dell’Archeolclub, Alessandra Mirabella ricorda con una certa nostalgia l’impegno profuso dalla sua associazione quando “ai volontari di Archeoclub fu data la possibilità di adottare delle case di Morgantina per tenerle pulite, fu permesso di ripulire anche le terme; un anno l’associazione mise a disposizione del prof Bell un operaio per diserbare alcune zone in cui la missione doveva fare delle indagini. Poi il nulla… tre anni in cui i funzionari del polo hanno preferito non fare piuttosto che prendersi delle responsabilità per migliorare la situazione. Inettitudine a tutti i livelli. Adesso sono necessarie azioni che diano concretezza alle tante denunce sui social”.

Anche il senatore 5Stelle Fabrizio Trentacoste che sabato ha visitato l’area ha riconosciuto che “Quanto accaduto non è una novità per il sito, ed è proprio ciò che fa più rabbia! Da decenni, ogni anno, puntualmente, numerosi roghi distruggono la vegetazione nell’area. Innegabilmente, esiste un problema serio che riguarda la manutenzione ordinaria del sito…  La soluzione è semplice: bisogna provvedere alla scerbatura e alla pulizia dell’area archeologica di Morgantina nei tempi dovuti, in modo ordinario, senza attendere il fuoco che arriva puntuale alle porte dell’estate”.
E intanto il sito rimane chiuso in questo weekend fino a mercoledì 18.

Franca Ciantia