Piazza Armerina: filosofia alla scuola media “Cascino” in rete con il CRIF Sicilia orientale

Piazza Armerina. Si è felicemente concluso il laboratorio filosofico “Il giardino dei Pensieri” promosso dai D.S. proff.ri R. Ferrera e L. Di Gangi e condotto dalla prof.ssa Alessandra Tigano, docente di filosofia e presidente del CRIF Sicilia Orientale (Centro di ricerca per l’indagine filosofica), nella classe 3°E del plesso “Cascino” dell’I.C.S. “Falcone-Cascino”, e dai docenti tutors Prof.sse G. Tigano e M. Puglisi della scuola media. Durante ogni sessione filosofica, i ragazzi sono stati invitati a disporsi in cerchio al fine di costruire il dialogo e il confronto.

All’inizio di ogni lezione, venivano proposti giochi di “riscaldamento” per introdurre il tema filosofico. Le più coinvolgenti di queste attività si svolgevano spesso in silenzio, affinché gli studenti potessero imparare, oltre che a dialogare, anche a guardarsi negli occhi e a comprendersi senza l’utilizzo delle parole. Al termine di questa prima parte, iniziava il piano della discussione filosofica, introdotta da un pretesto narrativo lipmaniano, un brano o un mito tratto dal racconto “A spasso con Socrate” del Prof. Massaro. Gli spunti filosofici hanno sempre stimolato dialoghi e approfondimenti intensi, in cui i ragazzi trovavano la giusta occasione per mettere a confronto i propri pensieri. All’interno del cerchio è stata praticata la pedagogia dell’errore, infatti, non esisteva un’idea o un parere sbagliato: ognuno, dai più piccoli ai più grandi, aveva la libertà di esprimere la propria opinione, uno dei maggiori guadagni di questo laboratorio. Gli studenti si sono misurati con temi quali il coraggio e la paura, l’errore e il cambiamento, il limite e la verità, il rispetto verso gli altri e verso il mondo; hanno drammatizzato i miti di Prometeo e della caverna di Platone e hanno incontrato personaggi come il filosofo Talete. Con il prof. Domenico Massaro hanno mantenuto una fitta corrispondenza – dopo l’incontro avvenuto lo scorso 16 aprile presso l’auditorium del liceo scientifico – per risolvere interessanti indovinelli di logica e continuare a vivere la filosofia come opportunità di apprendimento per tutti attraverso l’uso della scrittura riflessiva. A conclusione del laboratorio i ragazzi hanno avuto la possibilità di “catturare” i temi più significativi del percorso filosofico per ripensarli in modo personale con il linguaggio della scrittura e delle metafore grafiche pubblicati nell’edizione speciale del giornale d’Istituto “Cascino Live 2.0”, interamente dedicata a “Il giardino dei pensieri”. Nelle loro riflessioni autobiografiche gli alunni della classe 3°E hanno affermato che la filosofia è un’opportunità perché ci permette di “andare oltre, ampliare i nostri pensieri e trasformarci” (Asia La Mattina), “ascoltare le nostre passioni e riflettere meglio” (Francesco Nocera, in arte Prometeo, Giuseppe Arena del gruppo “Fire”), “illuminare la nostra mente così da renderci più liberi e colti” (Ambra Diana), “esprimere i nostri pensieri e ragionamenti anche con il linguaggio teatrale, artistico e metaforico” (Gaia Pocorobba); la filosofia è un “giardino segreto da esplorare” perché “è libero pensare che aiuta a superare la timidezza” (Alessia Sarda), “è come un’aquila che ci fa volare verso la comprensione della vita libera dai pregiudizi” (Beatrice Portelli), “ci aiuta a pensare con la nostra testa” (Domenico Crea), “è flusso di linguaggio che contiene diversi significati” (Daniele Falciglia), “ci permette di prenderci cura degli altri” (Erika Arancio), “è una cosa magica che ci permette di avere legami con gli altri” (Martina Calì). Anche le studentesse liceali, delle classi 4°C e 4°D dell’indirizzo scientifico del nostro I.I.S. “Majorana-Cascino”, hanno dichiarato di avere imparato a “riflettersi nello specchio dell’altro” (Giulia Falciglia, Noemi Nicotra, Denise Reale, Irene Rivoli, Giovanna Marino, Angela Barresi, Iustina Morneala) poiché grazie alle attività filosofiche laboratoriali sono state “contagiate” dall’amore per il sapere e il pensiero.

Hanno imparato a “partorire” domande, a riscoprire il significato più puro della parola “meraviglia”, e a misurarsi con il ruolo di facilitatore del dialogo socratico, esperienza che hanno definito come “un percorso di crescita istruttivo e gratificante poiché ha permesso loro di uscire dalla caverna delle proprie paure e incertezze e aprirsi al gioco della vita, un’avventura costantemente aperta alla ricerca della conoscenza di sé, dell’altro e del mondo”.