Incendio e incendi

La Sicilia brucia da Trapani a Siracusa e Catania, senza risparmiare l’entroterra. L’incendio di vaste proporzioni che ieri ha interessato tutta l’isola ha devastato anche il territorio fra San Giorgio e Agira. A Noto le fiamme hanno distrutto parte del parco archeologico di Eloro come quello di Morgantina, chiuso ora per motivi di sicurezza. I mosaici saranno di nuovo visibili a fine stagione, così risparmieremo ai turisti la bellezza e lo scempio. Venite in Sicilia turisti d’ ogni dove perchè solo da noi proverete l’emozione di vedere mosaici di indefinibile valore ricoperti da sterpaglie e “munnizza”. E’ un turismo emozionale quello siciliano: il bello nello sterco. E poi ci offendiamo se Feltri ci racconta come trogloditi. L’ennesima giornata di fiamme e inefficienza, di polemiche per i ritardi e di spese insensate per spegnere incendi tanto dolosi quanto prevedibili. Le sterpaglie sono pericolose perché facilmente bruciano specie se c’è scirocco e allora perché non si puliscono i terreni? E allora perché non si mette in sicurezza una zona delicata come quella che a Leonforte porta all’ospedale? Di recente il paese ha esultato per un soccorso andato a buon fine ( ci accontentiamo di poco, noi) grazie anche al buon funzionamento dell’elipista e allora domandiamo perché non si pulisce il perimetro dell’elipista dalle alte “frasche”? L’inaugurazione dell’elipista del Ferro/Branciforti/Capra tardò per le “mancazzedde” che l’Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile, trovava: il cono di atterraggio, il traliccio, la lampadina. La pulizia del terreno circostanze la pista di atterraggio dell’elicottero è una condizione necessaria alla sicurezza perché il carburante non combusto è altamente infiammabile ( una ovvietà come quella delle sterpaglie che bruciano con facilità) e allora? Dato che il nostro nosocomio è famoso perché il Pronto Soccorro soccorre lasciamo che lo faccia al meglio altrimenti rischiamo di non avere nulla da dire la prossima volta.

Gabriella Grasso