Comandante Interregionale Italia Sud-Occidentale, Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez, in visita alla Guardia di Finanza di Enna

Il Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez, si è recato in visita al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna.

Accolto dal Comandante Provinciale – Col. t. ISSMI Giuseppe Licari – il Comandante Interregionale si è subito soffermato con il personale appartenente a tutti i Reparti, ai quali, dopo aver ricordato l’importanza della missione istituzionale affidata al Corpo, ed il forte impatto sociale delle attività svolte per la sicurezza economico-finanziaria del Paese, ha manifestato il proprio apprezzamento per l’impegno profuso e per i significativi risultati conseguiti dai Reparti.
Nella circostanza ha ringraziato della loro partecipazione i rappresentati dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia – A.N.F.I., chiamati a rinsaldare il legame delle Fiamme Gialle, tra passato e presente.
La presenza in città del Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez è stata anche occasione per un cordiale incontro di saluto con le locali Autorità: di Governo e con i vertici del Tribunale e della Procura della Repubblica ed in particolare con S.E. il Prefetto – Dott.sa Giuseppa Scaduto, con il Presidente del Tribunale, Dott. Cesare Zucchetto e con il Procuratore della Repubblica – Dott. Massimo Palmeri.
Nel corso della visita, il Colonnello Licari ha rassegnato i significativi dati dell’attività operativa svolta nel 2019, evidenziando la complessa e proficua azione di polizia economico finanziaria dispiegata in tutto il territorio ennese attraverso il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria, il Gruppo e le Tenenze di Nicosia e di Piazza Armerina, a tutela non solo degli interessi erariali, ma soprattutto di quella parte maggioritaria dell’economia sana, assediata da una congiuntura sfavorevole e dal proliferare di fenomeni illeciti di sistema, che ne aggravano gli effetti.
Il Comandante Interregionale ha avuto, infine, un incontro di commiato con il T.Col. Sebastino Scandurra, Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale di Enna ed il Magg. Antonino Licciardello, Comandante del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Enna, i quali a breve lasceranno il servizio attivo, per raggiunti limiti di età. Il Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez ha espresso apprezzamento e riconoscenza per la dedizione profusa in tantissimi anni di carriera, plaudendo ai pregevoli risultati raggiunti.

Breve sintesi del bilancio dell’attività svolta tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019 dalle Fiamme Gialle ennesi del Colonnello t. ISSMI Giuseppe Licari
L’attività operativa è stata incentrata in tre obiettivi “strategici” ed un obiettivo “strutturale”, articolati in 48 piani operativi ricadenti nella “mission” istituzionale della Guardia di Finanza a tutela della sicurezza economico – finanziaria del Paese.
Le linee d’intervento hanno riguardato in particolare il contrasto:
1. all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali;
2. agli illeciti in materia di spesa pubblica e all’illegalità nella P.A.;
3. alla “criminalità economico-finanziaria”,
partecipando, nel contempo, al “concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese”.
Sono complessivamente n. 2.690 gli interventi ispettivi conclusi dalla Guardia di Finanza di Enna tra il gennaio del 2018 ed il maggio 2019 – (più di 7 interventi al giorno) nei molteplici settori di servizio istituzionale; n. 1.069 risultano gli accertamenti e le indagini delegate al Corpo nello stesso periodo dalla Magistratura ordinaria e contabile.
Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività delle Fiamme Gialle, a contrasto dei più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.
Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati in uso al Corpo e sulla base anche dell’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
n. 405 interventi, nei confronti di altrettanti contribuenti ad elevato profilo di rischio, che hanno permesso di constatare una maggiore imposta IVA pari a oltre 5,5 milioni di euro ed una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 40 milioni di euro;
Per assicurare il recupero delle imposte evase, sono state avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie proposte di sequestro cautelari e per “equivalente” di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare di ca.13,5 milioni di euro;
lotta all’“economia sommersa”, per il recupero di risorse sottratte ai bilanci pubblici ed il contrasto di fenomeni d’illegalità di sistema che danneggiano il tessuto imprenditoriale sano che opera sul mercato nel rispetto delle regole. In tale contesto sono stati scoperti e verificati 31 “evasori totali”, per una base imponibile di oltre 11 milioni di euro; soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco;
in materia di “sommerso da lavoro” sono stati scoperti 54 lavoratori in nero e/o irregolari che operavano senza alcuna norma di sicurezza e privi di assistenza previdenziale.
il controllo economico del territorio ha visto oltre 2.532 interventi, di cui 1.580 nel comparto degli scontrini e delle ricevute fiscali;
n. 51 gli interventi in materia di tutela del monopolio sui giochi, scommesse e concorsi a pronostico conclusi con la verbalizzazione di 112 soggetti per violazioni alla specifica normativa.

CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il corretto utilizzo delle risorse pubbliche – comunitarie, nazionali e locali – è presupposto imprescindibile per il buon esito delle politiche di sviluppo economico e sociale e per garantire un’armonica crescita dell’area di riferimento.
In tale contesto, la Guardia di Finanza è chiamata ad assicurare una efficace azione di controllo anti-frode sulle erogazioni pubbliche quali i contributi alle imprese, i finanziamenti del servizio sanitario nazionale, le risorse destinate agli appalti pubblici e quelle relative al sistema previdenziale.
Nello specifico a tutela della spesa pubblica l’attività nel comparto ha permesso di constatare significative frodi comunitarie per un ammontare di 12 milioni di euro.
Tra le attività di maggior spicco, si segnalano:
l’operazione “RURIS” scaturita da pregresse indagini di P.G. coordinate dal Comando Provinciale di Enna ed eseguite dai Reparti dipendenti che hanno consentito di scoprire una truffa di 5 milioni di euro sui finanziamenti comunitari riconducibili al Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Sicilia. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Enna, hanno coinvolto 43 indagati per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, autoriciclaggio, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. I finanziamenti comunitari, indebitamente percepiti da diversi operatori economici, per lo più imprenditori agricoli operanti sui territori di Nicosia, Gagliano Castelferrato, Villadoro, Nissoria, Leonforte ed Assoro, consorziati in associazioni committenti, erano destinati alla realizzazione e al rifacimento di strade interpoderali nell’Ennese allo scopo di agevolare il comparto rurale dei luoghi nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale Sicilia. Gli imprenditori indagati, con la complicità delle imprese esecutrici delle opere, sono risultati autori di una consistente truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea, con conseguente danno all’erario quantificato in oltre 4 milioni di euro. Nel corso delle operazioni sono stati eseguiti n. 2 sequestri, anche nella forma per equivalente, per complessivi € 3.782.804,00, di cui € 1.036.648,00 in disponibilità liquide.;
l’operazione “MAGLIE LARGHE”, diretta dalla Procura della Repubblica di Enna, e condotta in coordinamento tra la Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Enna, aliquote Guardia di Finanza e Carabinieri, congiuntamente ai Reparti territoriali operanti sul territorio che ha evidenziato una colossale truffa all’U.E. perpetrata attraverso l’irregolare assegnazione di titoli della “Riserva Nazionale” e la conseguente riscossione indebita di fondi comunitari.
Le complessive attività sono sfociate nella esecuzione di n. 40 Ordinanze di misure cautelari reali ex artt. 321 C.P.P. e 322 ter c.p. nei confronti di n. 89 titolari di aziende agricole; di n. 16 rappresentanti di società e di n. 25 esponenti dei Centri di Assistenza Agricola (rappresentanti e/o operatori) indagati per i reati di cui agli art. 483 (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico), 640bis (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche), 648bis (Riciclaggio) e 416 (associazione per delinquere) del codice penale ed il sequestro preventivo, anche per equivalente, di valore complessivo pari ad € 13.974.424,74.
La pregevole attività posta in essere nel settore delle truffe c.d. “Ag.e.a.” ha riscosso favorevole e positivo riscontro negli operatori agricoli “onesti” rispettosi delle regole.
Nel settore dei danni erariali sono risultati significativi i rilievi, ammontanti a oltre 15,6 milioni di euro, con la denuncia di 67 soggetti responsabili.

Reati contro la P.A.
Sono stati eseguiti n. 7 interventi a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione (peculato, concussione, corruzione, abuso d’ufficio) con la denuncia di n. 29 persone, di cui n. 3 Pubblici Ufficiali. Accertate condotte concussive/corruttive/di peculato per un valore complessivo di € 22.000,00. Sottoposti a sequestro beni per il valore di € 361.000,00.
In materia di appalti il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a circa 3,3 milioni di euro; le persone denunciate sono risultate essere complessivamente n. 36.
Sono stati, inoltre, svolti i controlli diretti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione delle cc.dd. “prestazioni sociali agevolate” e per l’esenzione dal ticket sanitario.
La costante azione dei Reparti della Guardia di Finanza di Enna è in continuo svolgimento, per disvelare condotte illecite, sprechi di fondi e risorse pubbliche, fenomeni corruttivi e di infedeltà nei riguardi della Pubblica Amministrazione, attraverso interventi mirati ed indagini di polizia giudiziaria.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA
La Guardia di Finanza, attraverso l’esecuzione di indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria, individua e sottrae beni e disponibilità illegalmente acquisite, riconducibili non solo a soggetti indagati o indiziati di reati di mafia o di altre gravi fattispecie criminose, ma anche ai responsabili di delitti di natura economica e finanziaria, nonché ai loro prestanome, per recuperare a favore della collettività la ricchezza illecitamente accumulata e rafforzare vieppiù il valore educativo della legalità e del rispetto delle regole a vantaggio dei cittadini onesti.
Tra le più significative operazioni di servizio, a livello locale, a contrasto nella lotta al crimine organizzato merita evidenza:
La nota operazione denominata “NEBROS 2” originata da pregresse indagini di P.G. dirette dal Comando Provinciale ed eseguite dalla Tenenza di Nicosia, nell’ambito delle quali sono state rilevate condotte illecite da parte di soggetti riconducibili alla c.d. “Mafia Rurale” riguardanti le gare pubbliche di concessione di lotti pascolivi bandite dalla Azienda Speciale Silvo Pastorale di Troina (ASSP). L’attività di P.G. ha disvelato numerose irregolarità nelle procedure di aggiudicazione di lotti assegnati da parte del citato Ente a favore di soggetti – titolari di imprese agricole risultanti, nel tempo, essere, tra l’altro, destinatari di informativa antimafia con effetti interdittivi ai sensi dell’art. 91 D.Lgs. 159/2011. A seguito delle risultanze emerse dalle indagini, la Procura Distrettuale della Repubblica di Caltanissetta, indagava n. 18 (diciotto) persone per i reati di cui agli artt. 323 c.p. (abuso d’ufficio), 353 c.p. (turbata libertà degli incanti), 513 bis c.p. (illecita concorrenza con minaccia o violenza), 640 bis c.p. (Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche), 7 D.L. 152/1991 convertito con L. 203/1991 (circostanza aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso), e condividendo appieno le risultanze investigative delle Fiamme Gialle di Enna richiedeva ed otteneva dal competente Ufficio G.I.P. n. 15 misure custodiali (7 arresti in carcere, 7 arresti domiciliari e 1 obbligo di firma).
A completare il quadro operativo descritto, l’attività svolta a tutela dell’economia, laddove il Corpo è impegnato a ricercare e reprimere quei fenomeni illeciti quali, in particolare, il riciclaggio, l’usura, il trasferimento fraudolento dei valori, i reati bancari, societari e fallimentari, in grado di contaminare sistematicamente i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza e la corretta collocazione e distribuzione delle risorse.
L’attuazione degli obiettivi previsti in questa area tecnico-strategica è stata realizzata attraverso 24 interventi e la denuncia di 35 soggetti con l’accertamento di 4,5 milioni di euro di valore di distrazione nel comparto dei reati fallimentari.
“Money Transfer”. Eseguiti 39 controlli, di cui 21 su attivazione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo; in tale ambito sono stati identificati 33 soggetti, di cui 4 extra-comunitari.
Continua incessantemente la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, in piena sinergia con le altre forze di polizia territoriali. Complessivamente sono stati eseguiti 172 accertamenti a seguito di richieste pervenute dal Prefetto della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Lotta alla Contraffazione e alla Pirateria Audiovisiva e Informatica
La lotta alla contraffazione, all’abusivismo commerciale ed alla pirateria audiovisiva si è svolta con più interventi mirati, in occasione di feste locali, mercati rionali e fiere. Nel settore sono stati eseguiti numerosi interventi a seguito dei quali sono stati denunciati n. 9 soggetti e sequestrati oltre 6.000 articoli contraffatti, pericolosi per la salute ovvero recanti false indicazioni di origine e provenienza per un totale di 70 mila euro di valore commerciale.

OBIETTIVO STRUTTURALE: CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E CONCORSO ALLA SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA DEL PAESE
Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza del Paese, la Guardia di Finanza assicura attraverso il “controllo economico del territorio”, ed il “dispositivo permanente a contrasto dei traffici illeciti”, congiuntamente alle altre forze di Polizia a competenza generale, un costante presidio contro le diverse forme di illegalità.
Nella continua lotta al traffico ed allo spaccio di stupefacenti sono stati disposti specifici servizi con particolare riferimento agli ambienti scolastici, giovanili ed ai mercati all’aperto. L’attività ha consentito di pervenire al sequestro di droghe leggere ed alla conseguente verbalizzazione di 39 soggetti responsabili.
Per concludere, un cenno alla crescente fiducia che il cittadino dimostra di nutrire verso il servizio di pubblica utilità ‘117’.
Molte delle segnalazioni pervenute presso la Sala Operativa della G. di F. di Enna hanno innescato specifiche attività di controllo da parte delle componenti territoriali del Corpo, consolidando sempre più il prestigio della Guardia di Finanza nella provincia, quale Polizia Sociale a competenza Economico-Finanziaria.