A Pergusa l’Assemblea nazionale di Siciliani Liberi, avvio di una scuola di formazione politica

Si è tenuta a Pergusa l’Assemblea nazionale di Siciliani Liberi. Il parlamentino del partito indipendentista, eletto al congresso del 2018, ha trattato molti temi tra cui l’avvio a settembre della scuola di formazione politica, diretta dal prof. Massimo Costa, per la quale le iscrizioni, già pervenute numerose, si chiuderanno il 15 luglio. Un progetto che vede impegnati in prima fila i Giovani Siciliani Liberi, come ha sottolineato Angelo Priolo, vice coordinatore nazionale del gruppo giovanile, nella sua relazione sulle attività di GSL.

Il segretario nazionale Ciro Lomonte, dopo avere sottolineato l’importanza del lavoro svolto da GSL e dal gruppo che si sta occupando della comunicazione, che con Alessandro Costa, ha presentato le prossime campagne di informazione, ha affrontato i temi dell’attualità politica. I partiti italiani, ha affermato, usano alcuni argomenti, in questi giorni le ONG che portano i migranti a Lampedusa, come armi di distrazione delle masse dalle inchieste più gravi del momento (CSM, Angeli e demoni, ecc.) nonché da scelte pericolose come quelle relative alla disparità di trattamento economico fra Nord e Sud. Il clima è esacerbato, c’è chi lucra su questo estremismo di facciata. A noi non serve farci risucchiare nelle spirale di odio fittizio dei social. Stiamo vivendo un momento in cui è difficile fare previsioni: sui governi siciliano e italiano, sulla durata di alcuni partiti, sulla tenuta dell’Unione Europea (c’è chi parla di una imminente dissoluzione). Nel frattempo la Sicilia si svuota: siamo scesi sotto i 5 milioni, ma si prevede di perdere un altro milione di siciliani in poco tempo.
Il presidente Armando Melodia ha illustrato la proposta, approvata dall’Assembla, di indire per l’inizio del 2020 la prima conferenza programmatica di Siciliani liberi, che avrà l’obbiettivo di definire le linee di attività legate al programma, coinvolgendo fin dalla sua preparazione non soltanto gli iscritti ma anche i cittadini, le organizzazioni di categoria, i portatori di interesse, le associazioni. Il presidente ha evidenziato come in questo momento ci sia assoluto bisogno di parlare di Politica, proprio per uscire dal tunnel buio della “disaffezione” dei cittadini nei confronti della politica.L’astensione dal voto che alle elezioni europee ha raggiunto il 62% è un gravissimo sintomo di crisi della democrazia che deve allarmare e che attribuisce ad una formazione politica come Siciliani Liberi la responsabilità di dare una speranza ai siciliani onesti. Dare una speranza significa caricarsi il peso di passare dalla giustificata, ma inutile, protesta per tutto ciò che non va, alla presentazione di proposte serie, concrete, realizzabili e di inziative che supportino politicamente queste proposte. Ha concluso infine dicendo: “Noi ci siamo. E voglio dirlo anche a tutti quegli amici che continuano ad auspicare la nascita di un partito che possa riunire tutte le anime dell’indipendentismo siciliano: non occorre un nuovo partito, il partito indipendentista dei siciliani c’è, esiste e si chiama Siciliani Liberi.