Valguarnera. Prove tecniche di “trasmissione” in vista delle amministrative del maggio prossimo

Valguarnera. Prove tecniche di “trasmissione” in vista delle amministrative della primavera prossimo. Passata l’estate comincia ad esserci fermento nelle forze politiche e nei vari comitati civici per mettere in atto nel segno della discontinuità un nuovo progetto politico, che possa dare una svolta concreta e credibile alle sorti del Comune. Al sindaco uscente Francesca Draià che con molta probabilità riproporrà la propria candidatura allo scranno più alto di città, le forze politiche concorrenti discutono già da giorni sul da farsi e quale futuro dare alla città. Se saranno una, due o tre le liste concorrenti è presto poterlo dire, ma l’ambizioso progetto che in molti si propongono, è quella di formare un’unica lista civica di varie colorazioni politiche, da contrapporre all’amministrazione uscente. A sedere al tavolo delle trattative: “L’Altra Voce per Valguarnera” e Forza Italia che costituiscono al momento le forze di opposizione in Consiglio Comunale, nonché il Partito Democratico che elesse nel 2015 il sindaco Draià, sindaco che poi ruppe alla fine dello scorso anno ogni tipo di rapporto col partito che l’aveva eletta, per passare assieme a tanti altri suoi consiglieri nelle fila dell’Udc.
Dalle tre forze politiche riceviamo e pubblichiamo la sottostante nota:

Rino Caltagirone

I movimenti politici locali “L’Altra Voce per Valguarnera”, “Forza Italia” e “Partito Democratico” si sono riuniti per analizzare il contesto locale ed iniziare una nuova fase politica finalizzata a costituire un’alternativa all’attuale governo.
I delegati dei movimenti e i rispettivi Consiglieri Comunali hanno sottolineato l’eccezionalità del momento politico, caratterizzato da un governo inadatto a rappresentare degnamente il nostro ente, e quindi la necessità di avviare una fase di dibattito in grado di trovare una sintesi tra le diversità nell’esclusivo interesse della comunità valguarnerese.
Tutti hanno concordato sulla superficialità e negligenza con cui è stata condotta la macchina amministrativa e che questo determinerà nel tempo gravi conseguenze finanziarie e gestionali.
In questi anni non sono state effettuate politiche a sostegno delle attività produttive, del patrimonio storico-culturale, dell’ambiente, del patrimonio immobiliare e del settore culturale.
I presenti hanno evidenziato l’incapacità di organizzare i settori della pubblica amministrazione, è prevalsa una logica di tipo clientelare che ha delegato le scelte politiche ai funzionari del nostro Ente i quali hanno omesso di svolgere la funzione di controllo nel rispetto delle leggi e dei regolamenti comunali, questo ha generato una grave crisi finanziaria che ha comportato il ricorso sistematico all’anticipazione di cassa per circa un milione di euro gravando il nostro bilancio di circa 50 mila euro all’anno.
La gestione dei rifiuti, pur migliorata nella fase gestionale, ha segnato una negligenza tecnico/amministrativa, ancora oggi si procede utilizzando il sistema emergenziale e il conferimento del servizio a ditte private, nominate dalla stessa Amministrazione, le quali hanno continuato ad operare in presenza di violazioni contestate dagli organi di controllo esterni; è necessario valutare un diverso modo di governare il servizio secondo logiche gestionali pubbliche e non privatistiche. Questa compagine governativa continua a limitare con qualsiasi mezzo l’azione politica di chi la pensa diversamente, anche la stampa e i consiglieri di minoranza hanno subito querele e continui attacchi personali da coloro che non riescono a comprendere l’importanza della parola “libertà”. Registriamo una forte pressione psicologica e condizionante verso i settori produttivi del nostro paese e un’azione amministrativa populista e demagogica che ha come unico scopo quello di deviare l’attenzione della gente comune dai problemi reali.
Gli interventi hanno evidenziato la necessità di avviare una nuova fase politica nella quale più che i nomi contano le idee e i programmi; questioni come la gestione delle risorse finanziarie e umane dell’ente, i servizi sociali, la gestione dei rifiuti, l’utilizzazione del patrimonio pubblico, i servizi socio-sanitari, la sicurezza, la viabilità, il rispetto delle regole e della convivenza civile, la promozione delle attività culturali, l’urbanistica, la valorizzare dei quartieri, la promozione delle attività produttive e le politiche ambientali sono argomenti che meritano di essere affrontati con competenza e serietà ponendo al centro dell’azione amministrativa la sostenibilità ambientale, sociale, istituzionale ed economica.
Consapevoli che nel nostro territorio sono presenti soggetti, gruppi d’opinione e movimenti che sentono la necessità di dire la propria al fine di elaborare un nuovo progetto politico/amministrativo, rivolgiamo il nostro appello alle forze sane di questo paese affinché scendano in campo a difesa dei valori fondamentali di qualsiasi comunità civile e democratica.