Strisce pedonali quasi del tutto sbiadite e praticamente inutili ad Enna bassa e Villarosa

“Segnaletica orizzontale e strisce pedonali, in parte sbiadite o ormai del tutto impercettibili, che espongono il pedone ad evidente pericolo di investimento e, di conseguenza, il comune ad eventuali risarcimenti in caso di incidenti”. E’ questa la denuncia che arriva dai cittadini di Villarosa che chiedono un intervento dell’amministrazione comunale. A far notare le condizioni per nulla ottimali in cui si trovano le strade del centro urbano, con un’interrogazione, è stato il capogruppo di Sicilia Futura, Giuseppe Ippolito. “Su sollecitazione di numerosi cittadini – afferma Ippolito -, che hanno segnalato difficoltà nell’attraversamento delle strade del nostro centro, chiedo all’amministrazione quali provvedimenti amministrativi sono stati presi o intende prendere al più presto al fine di un intervento di ripristino delle strisce pedonali, per garantire la sicurezza dei pedoni e rendere più ordinata questa città. Il tutto, considerato che non si svolgono lavori di tinteggiatura delle strisce pedonali e della segnaletica orizzontale da circa un anno e mezzo, lasciandole sbiadire giorno dopo giorno”. L’interrogazione fa pure riferimento al Decreto ministeriale 27 aprile 2006 n.777, che da le direttive sulla corretta e uniforme applicazione del codice della strada in materia di segnaletica.

A tal riguardo, lamentele sono arrivate anche da diversi cittadini che vivono a Enna bassa che segnalano come, nel tratto di viale dell’Unità d’Italia che va dalla Farmacia all’incrocio di viale delle Olimpiadi, le strisce pedonali sono quasi del tutto sbiadite e praticamente inutili. E’ un problema urgente, dal momento che nella strada si trovano numerosi negozi ed è ad altissimo traffico veicolare e viene attraversata quotidianamente da molti residenti e studenti. Sarebbe bene, è il suggerimento dei cittadini, che le nuove strisce pedonali venissero colorate non bianche, ma bianche e azzurre o bianche e rosse meglio visibili dagli automobilisti e dai pedoni, così come sono al quadrivio.

Giacomo Lisacchi